Largo ai giovani: Nove Mesto per Andreassen e Lecomte

New era nella MTB internazionale. Almeno così sembra dopo la tappa (la prima di questo doppio turno ceco) di World Cup disputata oggi a Nove Mesto. Certo c’era tanta curiosità. essendo l’1 di ottobre e nonostante questo, causa Covid, fosse il primo vero appuntamento in cui c’erano tutti i migliori, ad esclusione di MVdP.

La prima sorpresa di giornata è arrivata nella gara donne, dove all’esordio nella categoria Elite Loana Lecomte sorprende tutti con una gara autoritaria e va a prendersi un inaspettato successo. La francesina ha spiazzato tutti e nonostante la sua giovane età (21 anni), ha preferito cimentarsi nella categoria regina, vincendo ampiamente la scommessa.

Alla fine la Lecomte ha chiuso con 31” di vantaggio su Anne Terpstra e 37” sulla campionessa del mondo Pauline Ferrand Prevot. A seguire si sono piazzate Lena Gerault, vera sorpresa di questa strana stagione, Laura Stigger, Kate Courtney, Sina Frei e Evie Richards.

3 le azzurre in gara, che chiudono al 22°, 32° e 51° posto con Eva Lechner, Martina Berta e Chiara Teocchi.

Molto combattuta anche la gara uomini, complice anche una partenza complicata e difficoltosa per Nino Schurter, che nel 2° giro si trovava intorno alla 24^ posizione. Davanti erano Avancini e Vader i più attivi, ma non sono mai riusciti a prendere un vero vantaggio sui rivali. Con loro si facevano vedere Andreassen, Tempier, Marotte, Koretzky e anche Hatherly.

Davanti si davano battaglia, mentre dietro Kerschbaumer e soprattutto Schurter cominciavano una spettacolare rimonta.

Nelle battute finali a giocarsi la vittoria sono rimasti Marotte e Andreassen, con Vader un po’ in deficit d’ossigeno. Il danese, finalmente ritornato quello che tutti pronosticavano come un top rider un paio di stagioni fa, apriva il gas negli ultimi metri e andava a conquistare una bella e meritata vittoria. Marotte non poteva nulla e col 2° posto mancava un’occasione unica, mentre per Vader il 3° posto è come un successo. Alle loro spalle, sul traguardo, sbucava Nino Schurter, che giro dopo giro ha superato chiunque si trovasse sulla strada e che con un giro ancora a disposizione avrebbe potuto lottare per la vittoria, bruciando in volata Henrique Avancini. Top 10 completata da Hatherly, Cooper, Gerhard Kerschbaumer, Cink e Litscher.

Più indietro gli altri italiani, con Tabacchi 24°, Luca Braidot 40°, Daniele Braidot 50°, Nicolas Pettinà 55°, Andrea Tiberi 57° e Alessio Agostinelli 81°. Ritirato Nadir Colledani.

(Max Alloi)

Fonte: solobike.it