La mtb e il Trentino ripartono da Lavarone

Oltre 1000 gli atleti iscritti alla due giorni di gare dello scorso week end a Lavarone per la 25.a edizione della 100Km dei Forti. Un traguardo importante quello dei 25 anni per una ripartenza all’insegna delle ruote grasse e della passione per l’offroad.

Il fine settimana del 19 e 20 giugno è finalmente ripartita la Mtb anche in Trentino con la gara organizzata dallo Sciclub Millegrobbe Lavarone. Abbiamo voluto essere presenti dopo quasi due anni senza corse allo storico evento trentino che attira sempre molti appassionati che amano pedalare nella natura sui sentieri dell’Alpe Cimbra Bike, immersi in pascoli verdeggianti, piste forestali, attraversamenti di piste da sci e anche soprattutto nel finale qualche single track tecnico per accontentare i palati dei bikers piu’ incalliti. La gara ha aperto il circuito Trentino MTB ed. 2021 ed era anche valevole come 3.a tappa del circuito TREK Zerowind.

Dopo la pausa forzata del 2020 causa pandemia la gara è stata egregiamente organizzata con circa 700 finishers coinvolti nelle due gare proposte la domenica con la 100Km (94.5km effettivi con 2800 m di dislivello segnati dal nostro ciclocomputer) e la piu’ abbordabile 50km con 1200m di dislivello. Discreto anche l’interesse suscitato dalla gara del sabato, la Nosellari bike , che con i suoi 37.5 Km e quasi 1000m di dislivello, ha visto impegnati quasi 200 bikers. Causa le difficoltà legate alla pandemia quest’anno la classifica combinata tra Nosellari bike e percorso Classic (1000 Grobbe bike) è stata concentrata su 2 giorni, contro i tre delle edizioni precedenti. Un plauso agli organizzatori che non hanno gettato la spugna ed hanno approntato nello stesso week end quindi ben 3 gare piu’ anche la virtuosa Mini Mille Grobbe bike, dedicata ai piu’ piccoli. Nel pomeriggio di sabato un centinaio di appassionati piccoli bikers si sono sfidati sul divertente e corto tracciato di Parco Palu’.

La tenacia del C.O. trentino in cui per gli organizzatori è davvero complicato organizzare eventi, è stata premiata con tanti complimenti da parte dei partecipanti, che hanno potuto prendere parte ad un evento in totale sicurezza nel rispetto delle regole Covid.

Notizia di queste ore infatti l’annullamento di un altro evento trentino, questa volta su strada, la Leggendaria Charlie Gaul del prossimo 10-11 luglio. Quindi come abbiamo purtroppo imparato in questi ultimi due anni , è lodevole l’impegno di quegli organizzatori che riescono ad organizzare seppur con mille difficoltà.

Precisa e ordinata la distribuzione dei pacchi gara il sabato e la domenica mattina. La misurazione della temperatura, l’obbligo di indossare la mascherina e la autocertificazione erano i requisti necessari per accedere all’evento con il braccialetto blu che garantiva di mantenersi per i due giorni di gara in una sorta di “bolla”. Il pacco gara proponeva una bella T-shirt ricordo dell’evento , un pezzo di formaggio locale, una bottiglia di vino, borraccia e integratori, oltre che il buono per il pasta party. A fine gara infatti oltre che un packed lunch con acqua, Redbull, banana e dolce, anche un piatto di pasta caldo era il gradito ristoro per i lunghi quasi 100km della gara di Lavarone. La scelta del piatto caldo a differenza di altri eventi organizzati a giugno ci fa intuire che la fine dell’incubo pandemia sia quasi vicino.

La gara che abbiamo già descritto in un articolo precedente (QUI) ha visto due protagonisti assoluti , ovvero Serena Calvetti e il colombiano Diego Arias Cuervo che si sono aggiudicati la vittoria entrambi con autorevolezza ed ampio margine.

Il tracciato ha permesso di attraversare luoghi mitici della Grande Guerra come  Forte Cherle, la Scala dell’Imperatore e l’ex Ospedale militare fino al Forte Sommo Alto.

Da segnalare anche le forature che sono accorse ad alcuni protagonisti come il livignasco Mattia Longa e il trentino Andrea Righettini, che pero’ visti i distacchi molto probabilmente non avrebbero cambiato il nome dei vincitori.

Mattia Longa (Scott)

Il colombiano Diego Arias Cuervo (team Giant Polimedical), assente il suo “capitano” Leo Paez per l’imminente matrimonio, ha offerto ancora una prova di spessore , cogliendo il suo ottavo podio negli ultimi due mesi di gare in Italia.

Queste le sue parole al termine della gara: “Fin dall’inizio mi sono posizionato davanti a fare ritmo – racconta Arias – Sono molto contento di questa vittoria: io e la mia squadra abbiamo cercato di tenere un ritmo molto regolare nella prima parte della gara. Ormai sapevo che ero il rivale un po’ per tutti: nessuno cercava di tirare. Tante volte mi mettevo davanti e tiravo, poi i ragazzi del Team Scott Racing tiravano poco e ad un certo punto, verso il km 40, Righettini ha preso velocemente la discesa, in cui è molto bravo, ed è andato via, durante la salita i ragazzi dello Scott Racing Team (Mattia Longa e Cristian Cominelli) erano davanti. Io mi sono messo lì a ruota ed ho iniziato a superarli uno dopo l’altro. Con il mio ritmo sono passato davanti. Ho cercato di continuare quanto più regolare possibile, con un buon ritmo, e piano piano ho staccato sempre più Cristian Cominelli. Piano piano sono riuscito ad allontanarlo ed ho pedalato regolare fino all’arrivo. Abbiamo lavorato tantissimo per questa stagione: in quella passata non ho praticamente gareggiato, e questo forse ha giocato a mio favore perché ho potuto lavorare sul mio stato di forma, che sto sfruttando ora. Questo è il mio “quarto d’ora di fama” e me lo godo. Dedico la vittoria a mia moglie, a mia mamma, che sono in Colombia, a Loredana e Gianfranco, che mi stanno vicino per darmi il meglio possibile, ringrazio gli sponsor e Space Bike per l’aiuto di oggi.

Diego Arias Cuervo (Giant Polimedical)

Molto soddisfatta anche la verbanese neo mamma Serena Calvetti che ha conquistato il successo dopo avere già vinto quest’anno la South Garda Bike ed avere colto il podio alla Gf Costa degli Etruschi. “Oggi stavo bene. Dopo i primi 10km mi sono avvantaggiata su Claudia in discesa (Peretti, ndr) ed ho fatto il mio ritmo , vincendo con oltre 3 minuti. È la prima volta che faccio una gara così lunga: avevo un po’ paura di gestirmi senza guardare le avversarie, sono andata col mio ritmo. Gli ultimi chilometri erano davvero duri, ho tenuto una gestione controllata. Ho ripreso Claudia dopo la prima salita, in discesa. Comunque la prima parte del percorso va via veloce con tutti quei su e giù, è alla fine che diventa più dura. Si sente la fatica dei chilometri fatti, ma gli ultimi cinque sembrano non finire più! Mi dicevano che era sempre staccata di un minuto e mezzo. Dedico la mia vittoria ad Ettore, il mio bimbo, che oggi compie un anno e mezzo. Ora mi concentrerò sul XCO poichè vorrei fare bene ai campionati italiani di Biella. L’occasione di potere disputare sia i campionati del mondo XCO che Marathon in Italia è un ottimo stimolo per me per alternare le due discipline. In assenza del Marathon Tour contatterò il CT Celestino per conoscere quali gare saranno indicative per il Mondiale Marathon di inizio ottobre a Capoliveri”

Serena Calvetti (team Todesco)

Soddisfatti anche i due vincitori del Classic:

Tobias Oberhammer (KSV for fun cycling team) – 1° percorso Classic

È la prima volta per me a questa gara, la vittoria è inaspettata: negli ultimi tre chilometri ho pensato di non riuscire a farcela perché avevo i crampi, ma ho dato tutto e sono passato in testa. Le discese mi sono piaciute molto, la prima metà di gara per me è stata ottima ma poi ho sentito la fatica e la stanchezza. Sono contento di essere riuscito ad ottenere questo risultato passando in testa proprio nell’ultima parte di gara. Questa vittoria la dedico ai miei amici, al mio allenatore e a mio padre”.

Anna Ongaro (gruppo Nulli -Gruber banca) – 1.a percorso Classic

È il mio primo anno da Elite, ho sempre corso come master. Ho fatto un inizio di stagione bruttissimo e molto travagliato: piano piano la condizione sta arrivando. Complimenti per il percorso perché è bellissimo, il mio preparatore me l’aveva consigliato perché è una gara molto bella. Siamo partite e ho tenuto la testa bassa fino alla fine. Ho incontrato il mio compagno durante il percorso: ha avuto un problema tecnico ed è riuscito a risolverlo e piano piano mi ha aiutata psicologicamente molto. Il passaggio da Master a Elite oggi si è coronato, è difficile mentalmente perché il livello si è alzato parecchio: ogni gara è una battaglia, più quasi di testa che fisica. Si è più o meno sempre tutte lì, è dura. I miei allenamenti sono cambiati perché da quest’anno ho un nuovo preparatore, già quello è un cambiamento importante: ho il supporto della squadra al 100% e il mio direttore sportivo mi dà libertà e non mi mette nessuna pressione, proprio perché è il mio primo anno”.

I prossimi appuntamenti con i due circuiti saranno:

Trentino MTB: DOLOMITICA BIKE, 26-27 giugno, Pinzolo (Tn)

TREK Zerowind: “Assietta Legend“, 3-4 luglio , Sestrieres (To)

(MM)

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