S&H Program Training: l’approccio ad una gara

Le coppe si vincono in allenamento: in gara si va solo a ritirarle”

Per molti sarà una semplice frase fratta, mentre tanti altri si ritroveranno in queste parole.

La gara non è nient’altro che una competizione fra più persone ugualmente desiderose di superarsi a vicenda per il conseguimento di una vittoria o di una soddisfazione morale.

Partiamo dalla definizione del vocabolario per capire quanto sia fondamentale per uno sportivo approcciarsi in maniera corretta alla gara.

Per arrivare al massimo ad una competizione bisogna essere innanzitutto preparato dal punto di vista fisico, dal punto di vista mentale, dal punto di vista motivazionale cercando di curare quei dettagli che alla fine spesso e volentieri fanno la differenza.

S&H Program Training in questo articolo vuole cercare di analizzare quali siano le modalità’ corrette per essere al top su ogni punto di vista.

Vogliamo dividere in 3 grandi categorie l’approccio che un biker deve avere: l’approccio fisico, l’approccio mentale, l’approccio alimentare.

Per approccio fisicointendiamo l’organizzazione ottimale di un periodo di allenamenti che vi porterà nella migliore condizione atletica possibile.

Nella letteratura scientifica questa fase finale, che dura dai 7 ai 14 giorni, è definita TAPERING, ossia “rifinitura”.

Il tapering è un aspetto molto importante che però viene spesso trascurato, perché viene considerato come una semplice fase di riduzione del carico.

Il discorso però è molto più ampio.

Lo scarico comporta infatti una progressiva, e non lineare, diminuzione del carico, ma non dell’intensità, che deve rimanere sempre alta.

E’ una questione di centimetri” diceva Al Pacino nel film OGNI MALEDETTA DOMENICA.

Il tapering è il momento in cui si cercano margini di miglioramento ovunque, in ogni dettaglio.

Ciascuno sport, qualunque sia, ha i suoi chilometri, i suoi chili, i suoi passi, i suoi centesimi.

E durante il tapering ci accorgiamo che qualunque aspetto è in grado di incidere sulla prestazione finale.

L’allenatore che vuole vincere con il suo atleta si dovrà concentrare su ognuno di quei centimetri, perché nel momento decisivo sarà la somma di quei centimetri che farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta. E’ una questione di dettagli….

Un altro aspetto molto importante è il sonno.

L’allenamento più importante, quello che consente di ripristinare l’energia ed essere veramente in grado di esprimere tutte le proprie potenzialità, non si svolge di giorno ma di notte.

Il sonno è fondamentale per la qualità delle prestazioni, ma anche per l’apprendimento, per lo sviluppo e per la buona saluta fisica e mentale.

L’approccio mentale è probabilmente il fattore principale per avere un’ottima performance.

Molti atleti hanno un approccio completamente sbagliato alla gara e non fanno nulla per migliorarlo.

La fisiologia aiuta la psicologia, la psicologia migliora la psicologia.

Non è un gioco di parole ma ci fa capire quando è importante allenarsi su entrambi i fronti.

Tutto è migliorabile ma chiaramente deve essere provato e riprovato in allenamento.

Consiglio sempre ai miei atleti di crearsi una propria routine.

Una routine che funziona prevede il risveglio ad una determinata ora, una colazione equilibrata, una preparazione fisica e mentale allo sforzo da eseguire.

Il riscaldamento poi non deve essere solo fisico ma deve anche prevedere un corretto approccio alla fatica che andrete a fare.

Ricordatevi che spesso e volentieri è la motivazione che fa la differenza.

Quando la motivazione è al massimo è probabile che l’atleta ceda solamente quando lo sforzo coincide in effetti con il suo limite fisiologico.

Il più delle volte però l’atleta cede quando crede di essere arrivato al limite.

E’ questo che a volte fa la differenza tra chi vince “stringendo i denti” e chi arriva secondo.

The last but non the least… l’approccio alimentare.

Girovagando per i campi gara noto spesso degli errori veramente banali per quanto riguarda l’argomento nutrizionale.

Gli atleti però non sono persone comuni, bensì individui speciali che hanno bisogno di un quantitativo di nutrienti più alto e specifico per le loro elevate prestazioni.

Ci deve essere una sinergia tra nutrizione e allenamento. Questo è l’approccio che S&H Program Training ha sull’argomento.

E’ ovvio che i due aspetti sono collegati; in caso contrario, sarebbe come avere una vettura da Formula Uno senza preoccuparsi di quale tipo di carburante abbia bisogno.

L’importante è conoscere qual è esattamente l’esigenza dell’atleta: se necessita di un’integrazione alimentare oppure se ha solo bisogno di rimettere ordine al proprio regime nutrizionale.

Questo tipo di lavoro deve essere svolto solamente da un nutrizionista sportivo che ha le conoscenze necessarie.

Non affidatevi ad altre persone che si spacciano per guru della nutrizione.

Ricordatevi che la performance è un insieme di fattori che non possono essere tralasciati.

Se volete approfondire l’argomento visitate: www.shprogram.it

Giovanni Gilberti

Fonte: Solobike.it