S&H Program Training: il preparatore atletico e l’atleta

Nel precedente articolo targato S&H Program Training abbiamo consigliato ad ognuno di voi di analizzare la stagione appena trascorsa. Il tempo a disposizione per comprendere gli errori che avete commesso è però sfortunatamente poco: la preparazione invernale per il prossimo anno infatti inizierà nelle prossime settimane

Siamo sicuri che moltissimi di voi avranno dato colpa delle cattive prestazioni dell’anno precedenti al proprio allenatore/ preparatore atletico che non è stato in grado di trovare il miglior metodo di allenamento per voi.

Ovviamente ognuno è libero di prendere le proprie decisioni e di fare le proprie valutazioni, però sappiate che nessun trainer è in grado di fare miracoli e spesso il fisico di un atleta amatoriale ha bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla nuova metodologia di allenamento.

Se decidete dopo solamente un anno di abbandonare il proprio allenatore, probabilmente non state prendendo la decisione migliore.

La preparazione atletica è una missione, continua ed infinita, che non può essere valutata nel breve periodo.

La pazienza è l’arma segreta per poter migliorare le proprie prestazioni sportive.

Se invece volete cambiare preparatore atletico per altri svariati motivi siete liberi di farlo: cambiare è spesso sinonimo di nuovi stimoli e in alcuni casi può darvi quel qualcosa in più.

Consiglio spesso agli atleti di comunicare al proprio preparatore se c’è qualcosa nel rapporto tra le due parti che non va. Troppo spesso nascono degli spiacevoli equivoci che potrebbero essere risolti grazie alla comunicazione.

Il rapporto tra coach-atleta è il fondamento su cui si deve basare una collaborazione.

A novembre moltissimi atleti inizieranno la propria preparazione invernale.

Prendendo un termine cestistico ci piace definire questa parte dell’anno come OFF SEASON TRAINING.

Nel periodo invernale ogni atleta ha il modo di poter lavorare sui propri punti deboli, e molti sportivi possono sfruttare questo periodo per colmare il gap con gli avversari.

La stagione ed il miglioramento deve partire in questo momento: ogni persona deve provare a dare la migliore versione di se stesso. Ciò vuol dire provare a migliorarsi ogni giorno fino ad arrivare al successo.

E ciò non è determinato da uno o altro preparatore atletico…. ogni persona deve avere la consapevolezza che il miglioramento di una prestazione fisica passa da sacrifici quotidiani.

Questa è una decisione che ogni sportivo deve prendere ad inizio preparazione: dare il massimo ad ogni allenamento oppure vivere sempre nella propria zona di comfort aspettando il programma di allenamento magico.

Come scegliere il preparatore giusto??

Affidare le proprie prestazioni atletiche ad una persona non è per nulla semplice: il vostro coach farà parte della vostra quotidianità e dovrà conoscere le dinamiche della vostra vita sportiva.

La prima qualità che dovete riscontrare nel vostro trainer è la fiducia.

Vi dovete fidare ciecamente di tutto ciò che vi propone, sicuri che ogni allenamento o ogni ripetuta che dovete fare è solo per il miglioramento della vostra performance.

Il confronto ed i feedback permettono poi al preparatore di essere sicuro di essere sulla stessa linea con il proprio atleta. L’errore più grande è quello di essere su due linee parallele con le proprie sensazioni e idee che non si incrociano mai. Il preparatore atletico non è colui che manda le “tabelle”, ma è colui che attraverso il confronto organizza al meglio un programma, che può essere modificato in base alle sensazioni dell’atleta.

Un rapporto tra allenatore-atleta senza contatto settimanale non può esistere: questo è un punto cardine della filosofia S&H PROGRAM TRAINING.

Ogni preparatore atletico mette a disposizione del proprio atleta un bagaglio di conoscenza scientifica legata anche ad esperienze empiriche. Le teorie scientifiche senza una reale prova su campo valgono veramente poco.

E’ chiaro che ogni allenamento deve innanzitutto essere “fattibile”: complicare la vita ad un atleta è l’errore più grande che un preparatore atletico possa fare.

Capire e comprendere: un ciclista deve capire perché svolge un determinato allenamento.

Un atleta non deve essere solamente un esecutore di un determinato lavoro specifico, ma deve come prima cosa essere istruito ad un metodo dal proprio coach.

Essere informato su ciò che fa, avvicina l’atleta al mondo del proprio trainer.

Il fine dello staff S&H Program Training è quello di fare in modo che i valori che abbiamo tramesso ispirino qualcun’ altro a fare dello sport la propria passione.

Questo vale molto di più di ogni vittoria o di ogni podio!

Se volete approfondire visitate: www.shprogram.it

Giovanni Gilberti

Fonte: Solobike.it