GF Terre del Sangiovese: D’Oria e Ballestri i protagonisti

In una bella giornata di sole, nell’affascinante contesto di Bertinoro (FC) e le sue colline tipicamente romagnole, è andata in scena la seconda edizione della GF Terre del Sangiovese. Assenti giustificati i big, sia elite che amatori, impegnati a Sestriere al Campionato Italiano Marathon. La Gara maschile è stata incerta per quasi tutta la durata e solo nelle battute finali Andrea D’oria (Ciclissimo Bike Team) è riuscito ad avere la meglio su Samuel Mazzucchelli (Mazzucchelli Racing Team) e Andrea Dei Tos (Cicli Olympia). La gara femminile ha avuto una dominatrice, Giulia Ballestri (Stemax Team), al comando fin dalle prime battute di gara, alle sue spalle Valeria Amadori (Cicli Taddei) e Valeria Bartolini (Team Torpedo Bike) completano il podio.

Bertinoro (FC) è stato il teatro della GF Terre del Sangiovese, alla sua seconda edizione, prova inserita nei circuiti IMA Scapin – Italian Mtb Awards e MTB Emilia Romagna, che ha visto sfiorare quota 500 atleti iscritti. Sito sulle colline romagnole, a pochi chilometri a monte della Via Emilia, fra Forlì e Cesena, a sud della città di Forlimpopoli, Bertinoro è un tipico borgo di origine medievale, sulla cima del monte Cesubeo. Il nome “Bertinoro” ha suscitato molte contese ed ha visto nascere molte leggende sulla sua origine. L’etimologia più verosimile è quella che vuole Bertinoro derivare da Britannia, o meglio derivare il suo nome dalla usanza dei pellegrini, che da Roma erano diretti verso le terre britanne o viceversa, di fare tappa sul monte Cesubeo per ristorarsi. Castrum Brittinori significherebbe quindi Castrum dei Britanni. Il borgo è caratterizzato dalla sua Rocca, che fu costruita probabilmente intorno all’anno mille. Interessante notare come la sua posizione rialzata permise a Bertinoro di difendersi egregiamente nel corso dei secoli tanto da renderla quasi imprendibile. Caratteristica importante inoltre, la Rocca venne costruita in modo tale da fonderla perfettamente con gli speroni di roccia sui quali poggia e questa la dota di un ulteriore strumento di difesa naturale. Naturalmente questa costruzione rappresenta il nucleo di un sistema difensivo che comprendeva una forte cerchia di mura rinforzate da 4 torrioni, un ponte levatoio ed una serie di porte fortificate che garantivano la sicurezza del borgo. La Rocca fu per molto tempo il cuore pulsante del paese ed oltre che residenza signorile, fungeva anche da deposito di provviste ed acqua, prigione ed era il centro della vita militare (all’interno di essa infatti vivevano e si addestravano i soldati). Dopo aver ospitato Federico Barbarossa nel 1177, le sue mura ospitarono personaggi legati alle famiglie Sforza e Borgia, fino a divenire sede vescovile. È sede del Museo di arte sacra e del Centro universitario di Bertinoro. Oggi il borgo ha una vocazione turistica e vitivinicola. Numerose sono le cantine che producono ottimi vini e il paesaggio circostante è dominato dalle vigne, che ne caratterizzano i pendii.

Alle 9.00 le griglie sono già affollate, proprio sotto la bella torre del Palazzo Comunale, con gli atleti al via pronti a darsi battaglia lungo il tracciato di 40 km e 1.300 metri di dislivello positivo, su un percorso molto nervoso e panoramico.

Lo speaker Paolo Malfer intervista gli atleti e i possibili protagonisti di giornata.

In rappresenzanza del Comune, sul ring di partenza, in vice Sindaco Mirko Capuano, omaggiato dagli organizzatori della tabella nominale con il numero “00”.

Alle 9.30 il via, per un giro di lancio che ha visto il lungo serpentone percorrere alcuni tratti caratteristici del cento di Bertinoro, per poi ripassare sotto al Palazzo Comunale ed imboccare la salita verso la Rocca.

Fin dalle prime battute si forma un terzetto al comando della gara maschile, Andrea Dei Tos (Cicli Olympia), Andrea D’oria (Ciclissimo Bike Team) e Samuel Mazzucchelli (Mazzucchelli Racing Team), che guadagnano margine sugli inseguitori. L’avversario più ostico di giornata, per tutti, è il caldo, che miete vittime e molti saltano per questo motivo. Uno di questi è proprio Dei Tos che si stacca dal terzetto di testa. A questo punto i giochi per la vittoria sono a due, D’Oria e Mazzucchelli. Sono le rampe finali, nel centro di Bertinoro, a decidere la gara, dove D’Oria riesce ad allungare su Mazzucchelli.

Il podio a questo punto è deciso, Doria, Mazzucchelli e Dei Tos.

Nella prova femminile poca storia con Giulia Ballestri (Stemax Team), al comando fin dalle prime battute di gara, Valeria Amadori (Cicli Taddei) saldamente in seconda posizione, mentre la lotta è stata per il terzo gradino del podio dove, nel finale, Valeria Bartolini (Team Torpedo Bike) riesce a precedere Vania Rossi (It Army C.T.).

A seguire l’ottimo pasta party, il processo alla tappa IMA e le ricche premiazioni.

Classifiche

Maschile

1 D’oria Andrea (Ciclissimo Bike Team) 1:41:24

2 Mazzucchelli Samuel (Mazzucchelli Racing Team) 1:42:29

3 Dei Tos Andrea (Cicli Olympia) 1:43:22

4 Malusardi Daniele (Green Devils Team) 1:44:40

5 Acco Francesco (Ciclissimo Bike Team) 1:44:55

6 Menghetti Peter (Team Bike Innovation Focus Rosti) 1:44:58

7 Ceci Filippo (Free Bike Team) 1:45:08

8 Paperini Patrizio (Scott-Pasquini Stella Azzurra) 1:46:57

9 Menghini Alessandro (Chero Group Team Sfrenati) 1:47:06

10 Rivi Marco (Newmotorbike) 1:47:40

Femminile

1 Ballestri Giulia (Stemax Team) 2:02:52

2 Amadori Valeria (Cicli Taddei) 2:15:45

3 Bartolini Valeria (Team Torpedo Bike) 2:26:01

4 Rossi Vania (It Army C.T.) 2:26:54

5 Ragazzini Elena (Team Bike Innovation Focus Rosti) 2:34:22

6 Chillo Tania (Imola Bike) 2:35:18

7 Toschi Benedetta (Pol Young Line) 2:39:28

8 Napolitano Sara (B’twin Racing Team Decathlon Italia) 2:41:08

9 Buzzi Claudia (Team Bike Innovation Focus Rosti) 2:41:57

10 Castaldelli Elisa (Iema Mtb Team) 2:48:49

Gli Highlights di MTB Granfondo

I complimenti vanno fatti a Erio Briccolani (Staff Bike 2000) affiancato da Gianluca Barbieri alla logistica, che, in collaborazione con il Comune di Bertinoro, sono riusciti a creare un evento che ha saputo accontentare i partecipanti.

Belli i passaggi nei parchi di Villa Norina e Villa Prati, che hanno caratterizzato la parte centrale della gara.

Aldo Zanardi

 

Fonte: Solobike.it