Vincono ancora Schurter-Forster e Langvad-Van der Breggen. Sale il team Trek Selle San Marco con Porro e Ferrato, ora al 4° posto della generale.

La Cape Epic è entrata nel vivo. Dopo il prologo è arrivata subito una tappa impegnativa, con 111km e oltre 2700mt di dislivello.

Cambia il tipo di tappa, ma non cambia il risultato, visto che sia in campo maschile che in quello femminile si sono confermate le coppie vincitrici del prologo.

Nella gara maschile, se era pensabile una buona prestazione nel prologo, in meno avrebbero scommesso sula conferma al vertice per i due specialisti dell’XCO Nino Schurter e Lars Forster. Ma i campioni (del mondo e d’europa), hanno dato sfoggi di grande tecnica e di una condizione perfetta, tanto che i due svizzeri hanno sbaragliato la concorrenza di tanti specialisti delle gare a tappe.

Schurter e Forster hanno chiuso la 1^ tappa con il tempo di 4h24’04, precedendo ancora una volta Manuel Fumic e Henrique Avancini di 2’51”. 3^ piazza per due big del “settore” come Karla Platt e Alban Lakata, staccati di 4’09”, che lasciano giù dal podio le coppie Huber-Stiebjahn, Ferraro-Porro, Kulhavy-Gaze, Geismayr-Kaess, Hynek-Fagerhaug, Hatherley-Beers e Frey-Schneller.

Nella classifica generale Schurter e Forster allungano e consolidano il primato ed ora hanno 3’33” su Fumic e Avancini e 6’14” su Kulhavy e Gaze. Risale bene il team Trek Selle San Marco composto da Porro e Ferraro, che ora è al 4° posto a 6’26”.

Nella gara donne successo bis per Annika Langvad e Anna Van der Breggen, che sembrano, salvo imprevisti, non avere atlete in grado di impensierirle. Le due campionesse hanno preceduto ancora il team composto da Ariane Luthi e Maja Wloszczowska di 3’07” e il team Lill Morath di 5’20”. Uguali le posizioni della generale, con il duo Langvad-Van der Breggen che ha già 5’42” di vantaggio sulle seconde.

Nelle altre categorie vittorie per Josè Hermida e Purito Rodriiguez nei Masters (4° posto per Jaikel e Debertolis), per Azevedo e Brentjens tra i Grandmasters e dei due Stark tra i team misti.

(Max Alloi)

Fonte: solobike.it