8 alle 8: il bronzo europeo Fabian Rabensteiner si racconta

Proseguiamo con le nostre interviste esclusive con 8 domande al campione altoatesino del team TREK Selle San Marco, fresco vincitore del bronzo agli europei marathon di Spilimbergo. Un inizio stagione travolgente il suo in cui ha anche dato spettacolo in Sud Africa alla Cape Epic, trionfatore in coppia con Michele Casagrande nella tappa finale e sesti nel ranking finale.

solobike.it: complimenti Fabian per questo tuo esplosivo inizio di stagione 2018! vuoi raccontarci le emozioni di domenica scorsa in cui hai vinto il bronzo agli europei mtb ?

FB: grazie, queste emozioni sono difficili da raccontare a parole. Non pensavo di potere conquistare una medaglia ma ho rischiato qualcosa ed è andata bene. Pian pianino inizio a realizzare che ho portato davvero questa medaglia a casa. Dietro questo bronzo ci sono tanti sacrifici e tanto lavoro insieme alla mia squadra e al nostro preparatore.

solobike.it: già a marzo ci avevate stupito con la vostra grande prestazione alla Cape Epic con un terzo, due secondi e la vittoria, storica, nell’ultima tappa. cosa ti ha dato questa Cape Epic?

FB: sapevamo di potere fare bene e che ci eravamo preparati bene, poi pero’ ci vuole anche tanta fortuna e un grande Team dietro che lavora senza stufarsi mai. La Cape Epic mi ha regalato tantissime emozioni, fiducia in me stesso e una grande motivazione per i prossimi appuntamenti!

solobike.it: in Sud Africa non eri alla tua prima partecipazione , mentre il tuo compagno Casagrande si. La vostra coppia ha funzionato a meraviglia. Un tuo commento sulla prestazione di Michele?

FB: abbiamo avuto la possibilità di correre insieme l’ anno scorso alla Brasil Ride e così ci conoscevamo già abbastanza bene. Ho cercato di aiutarlo il più possibile grazie alla esperienza che io avevo potuto raccogliere negli anni scorsi, ma devo dire che lui è stato veramente bravo a presentarsi così forte alla sua prima Cape Epic. Questo ragazzo non molla mai ed ha una grinta enorme!

Fabian rabensteiner guida gli inseguitori

solobike.it: per iniziare cosi forte hai cambiato qualcosa nella tua preparazione lo scorso inverno? vivendo a Villandro quali sport pratichi in inverno oltre alla mtb?

FB: penso che sia stato un continuo lavoro negli ultimi anni, che mi ha fatto crescere gradualmente. Non ho fatto grandi cambiamenti nella preparazione, ma ho avuto un inverno perfetto senza malattie nemmeno raffreddore e niente altro.

In inverno mi piace praticare sport alternativi come lo sci alpinismo, sci da fondo e corsa in montagna, ma di solito ho anche la possibilità di uscire in bici vicino a Bolzano dove si riesce a pedalare quasi tutto l’ inverno.

solobike.it: prima di essere un biker hai praticato da buon altoatesino lo slittino. questo sport cosi particolare ti ha aiutato a essere performante e spericolato in discesa?

FB: non sembra, ma questo sport è molto complesso, perché é molto importante trovare la linea e velocità giusta ma poi ci vuole anche un po di coraggio di rischiare a volte qualcosa.

Tanti pensano che praticare lo slittino consista solo nello scendere veloci ma non è così, perché bisogna sempre risalire a piedi con uno slittino di quasi 10kg sulle spalle, quindi si allena molto anche la condizione fisica.

solobike.it: a soli 28 anni sei già uno specialista delle marathon affermato e molto competittivo. A che punto della tua carriera hai capito che le prove long distance erano piu’ adatte a te dei cross country?

FR: nelle granfondo sono sempre andato più forte che nelle Cross Country, poi ho avuto la fortuna di trovare Marco Trentin e Alessandro Saponaro che mi volevano nella loro squadra e dove mi é stata data la possibilità di crescere con calma

solobike.it: la passione della mtb è fortemente radicata nella tua famiglia. ti alleni spesso con tua sorella Lisa?

FR: mi piace molto uscire insieme a mia sorella, ma purtroppo siamo entrambi tanto in giro e quindi restano pochi giorni in cui potremmo riuscire a fare un giro insieme.

Rabensteiner

solobike.it: per il prosieguo di stagione quali altri obiettivi ti sei posto, sia per le gare di un giorno che per le gare a tappe?

FR: Penso che per tutti noi Italiani un grande obiettivo è quello di arrivare in una buona condizione al mondiale ad Auronzo e ovviamente anche l’ italiano è un appuntamento importante, dove voglio provare a salire qualche gradino dopo il terzo posto dell’ anno scorso. Per la prima volta vorrei anche partecipare sul percorso lungo della Sellaronda Hero vicino a casa mia.

solobike.it: grazie Fabian e arrivederci sui campi gara.

FR: grazie a voi e a presto.

(MM)