Gioele Bertolini: prima l’Italia, poi l’Europa. E adesso l’avventura in Australia

Dopo il tricolore la maglia di campione d’Europa. Due centri su due negli appuntamenti clou. Ora la stagione di Gioele è pronta alla svolta con l’appuntamento iridato. E visto che sognare costa poco…Solobike.it: Ciao Gioele. Innanzitutto i meritati complimenti. Quanta è la soddisfazione?Gioele Bertolini: Grazie mille. Mah, che dire, non mi sembra ancora vero. Sono quelle maglie che vedi e che sogni di vestire ed esserci riuscito è fantastico!
Solobike.it: Un podio atteso dal 2012 e un oro che mancava dal 2011 grazie a Kerschkbaumer. Cosa rappresenta per te questo importante traguardo?Gioele Bertolini: Per me rappresenta un punto di partenza. Cioè, sapevo di stare bene e che avrei potuto fare qualche risultato in più con un pizzico di fortuna, però sapevo di stare bene e questa maglia lo conferma e mi mette li a fianco di grandi campioni nella categoria under 23. Ora devo giocarmi bene le mie carte per il finale di stagione!
Solobike.it: Una vittoria forse inaspettata per molti, dopo una stagione di Coppa travagliata. Quali erano le tue sensazioni e come hai vissuto la gara?Gioele Bertolini: Come detto, con un pizzico di fortuna avrei potuto fare qualche risultato in più anche in coppa del mondo. Sapevo di stare bene e dopo il titolo italiano avevo preparato bene il campionato europeo ed è stato fantastico centrare entrambi gli obbiettivi.
Solobike.it: In questo 2017 è cambiata la guida tecnica della nazionale. Cosa è cambiato con Celestino? Quali le linee che il Cele ha proseguito dal suo predecessore e quali le novità?
Gioele Bertolini: E’ cambiato il ct, ma non la voglia di vincere. La forza del Cele è il gruppo e il dialogo che mancava un po’, aimè. Ha continuato a dare fiducia agli atleti su cui la nazionale puntava e quando ha cambiato tattiche lo ha spiegato apertamente con gli atleti.Solobike.it: Una nazionale giovane, che in futuro potrà dire la sua anche ai massimi livelli. Quale futuro vedi per la nazionale azzurra della MTB?
Gioele Bertolini: La nazionale c’è ed è giovane. Bisogna avere un po’ di pazienza e fiducia e non sparlare sempre troppo presto, come purtroppo succede nello sport: chi ti esalta alle volte ti pugnala alle spalle al primo passo falso…Solobike.it: A Darfo tu e Colledani avete regalato emozioni e medaglie. battendo atleti importanti, come ad esempio Andreassen, da tutti segnalato come una delle star del futuro. Una bella iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni. Mondiale compreso. A Cairns a questo punto sarei uno dei favoriti. Questo sarà più uno stimolo o una pressione per l’appuntamento clou dell’anno?
Gioele Bertolini: Dal mio punto di vista mi fa solo piacere, perché vuole dire che qualcuno dovrà temermi e mi controlleranno, quindi perché devo avere pressioni… farò la mia gara e darò il massimo e poi dopo la gara tireremo le somme.Solobike.it: Di festeggiare se ne parla poi. Ora come prosegue il tuo programma in vista dei mondiali? Canada in Coppa?
Gioele Bertolini: Purtroppo salterò il Canada e ci rivedremo in Coppa del Mondo in Val di Sole per il gran finale. Magari prima farò una corsa in Svizzera, ma è ancora da valutare. Ora un piccolo stacco e poi torniamo con le pile cariche.Solobike.it: Per ora ti salutiamo. Un orgoglio avere in casa il campione d’europa. Ci vediamo in Australia e la faremo il tifo per te (e per i tuoi compagni azzurri).Gioele Bertolini: Grazie mille. E’ sempre un piacere poter parlare con voi. Grazie e ci vediamo in Australia.(Max Alloi) (Ph. UEC)