Sudety MTB Challenge, la Polonia che non ti aspetti: No compromise, absolute MTB

La Sudety MTB Challenge è una delle storiche gare a tappe europee e, anche se non molto nota, è giunta alla sua 13a edizione. Incuriositi da alcuni racconti e foto, quest’anno Solobike.it ha voluto toccare con mano questa realtà, di seguito potrete leggere ciò che ne è emerso.
Partiamo dall’inizio, dalle fasi d’iscrizione. Il sito lo troviamo subito ben organizzato e ricco d’informazioni. Contattiamo la segreteria gara e la risposta è rapida, cordiale ed esaudiente, a questo punto decidiamo di iscrivere una coppia per toccare con mano, o meglio “ruote”, questa realtà.
Nell’elenco iscritti notiamo altri italiani, alcuni dei quali già li conosciamo e li contattiamo per avere informazioni, visto che loro hanno già partecipato alla Sudety nel 2015.
Nadia Pasqualini ci conferma che la gara è ben organizzata e che i percorsi sono belli e “tosti”. Lei si recherà in Polonia con il marito Paolo Paci, in coppia con il quale aveva corso l’edizione 2015, ma quest’anno correrà con un altro volto noto della mtb, Daniela Stefanelli, mentre Paolo farà coppia con Alberto Vitali, tutti rappresentanti del team marchigiano Cingolani. Loro si recheranno in Polonia con un furgone, mentre noi decidiamo di prendere un volo su Praga, in Repubblica Ceca, per poi usufruire del transfert messo a disposizione dall’organizzazione.
Arrivati a Praga il 22 luglio, veniamo accolti e, con una coppia mista belga, un maltese e un russo, raggiungiamo Kudowa Zdrój, bella cittadina turistica a pochi chilometri dal confine ceco, località da dove, il giorno seguente, prenderà il via la gara e dove il 28 luglio arriverà l’ultima tappa.

Kudowa Zdrój
Una volta in albergo montiamo le bici e ci rechiamo a sbrigare le procedure di registrazione, cosa che avviene in modo celere. Abbiamo così tutto il tempo per provare il percorso del prologo del giorno successivo, 4.3 km all’interno del parco Zdrojowy di Kudowa Zdrój.

Il lago del parco Zdrojowy di Kudowa Zdrój
Consultiamo il dettagliato Race Book e troviamo facilmente il parco, dove incontriamo anche gli amici marchigiani. Il percorso non è ancora segnalato ma con il supporto della traccia gps riusciamo a percorrerlo senza problemi e ci rendiamo conto subito di cosa intendevano per “percorsi tecnici”!
L’indomani facciamo colazione in albergo e, visto che le prime partenze sono previste per le 14, abbiamo tutto il tempo per fare una sgambata e riprovare il percorso, che troviamo perfettamente segnalato. Al pomeriggio prende il via la gara, con singoli e coppie che, intervallati da 30”, affrontano il primo gradino di quella che sarà una dura avventura. In serata le premiazioni di tappa, ma un forte temporale lascia presagire quello che ci aspetterà l’indomani e nei giorni successivi, viste le previsioni meteo tutt’altro che rassicuranti.
A questo punto potremmo descrivervi lo svolgimento delle 5 tappe, con cronache di gara, ma forse vi annoieremmo e perciò optiamo per darvi un’idea generale di quello che è stata la Sudety 2017, dividendo il tutto i 5 step, documentandoli con numerose foto, che rendono l’idea meglio delle parole…..
1 Percorsi
I percorsi della Sudety hanno un indubbio fascino. Luoghi incontaminati, vegetazione rigogliosissima, immersi in una natura a tratti selvaggia. Dislivelli importanti ad ogni tappa e tracciati da non sottovalutare…….

Anche tratti durissimi che costringono al portage

Molti single track si sviluppavano tra piante di mirtilli
2 Tecnica
Tutte le tappe hanno un tasso tecnico elevato, con molti chilometri di single track, molti dei quali tra sassi e radici degni di un XCO da coppa del mondo…….

Tanti "Rock Garden" naturali che hanno messo a dura prova i bikers

Le radici….

A differenza di un XCO si affontano ostacoli senza averli provati, a volte il risulatato non è ottimale!

3 Acqua e fango
L’edizione 2017 è stata contraddistinta da tanta pioggia e conseguente fango, che hanno reso ancora più impegnativi percorsi che lo sono già di per sé…..

Poteva bastare quella dal cielo, ma di acqua ne hanno aggiunta con passaggi spettacolari

4 I volti
I volti dei partecipanti danno l’idea dell’avventura affrontata, sofferenza, fatica ma anche tanta gioia per aver concluso “un’impresa”……

Daniela e Nadia con la loro simpatia hanno conquistato proprio tutti

Anche in condizioni estreme lo spirito è sempre positivo
5 Il finale
Come sempre, quando si porta a termine un’impresa titanica, la soddisfazione è grande…..

Al termine dell’ultima tappa si percepisce di aver compiuto un’impresa…

Nadia e Daniela al traguardo finale

Alberto e Paolo terminano la loro gara vittoriosa

In attesa delle premiazioni finali

La folla assiste applaudendo i vincitori

Al termine della competizione nella versione Classic, la distanza lunga, abbiamo percorso 350 km e oltre 11.000 metri di dislivello+.
Grande soddisfazione per Grzegorz Golonko, fondatore della gara, che si è congratulato con tutti i vincitori e finisher per aver portato a termine un’edizione resa durissima dalle condizioni meteo. A dimostrazione della coriaceità dei concorrenti è stata l’ultima tappa, dove, malgrado condizioni di gara veramente estreme, nessun concorrente si è ritirato, andando a conquistare la tanto agognata maglia di finisher!

Dopo le premiazioni il party finale
Le vittorie individuali finali sono andate al danese Dane Erik Aagaard, mentre al femminile è stata la polacca Monika Wrona ad aggiudicarsi la vittoria. Buona prestazione per Luca Medici (Cycling Team) che ha chiuso in nona posizione assoluta tra i “solo”.

Luca Medici
Tra i team ottimi risultati per gli italiani in gara. La coppia Nadia Pasqualini-Daniela Stefanelli (Cingolani Woman Team) ha portato a casa il successo di categoria, pur vero che era l’unica coppia femminile in gara, ma la loro condotta è stata esemplare e hanno ottenuto un tempo complessivo ottimo, mettendo alle loro spalle numerosissimi team maschili.

Il podio della Team Woman
Bella vittoria tra i  Team Master per Paolo Paci e Alberto Vitali (Cingolani Master Team), che hanno letteralmente dominato la categoria vincendo tutte le tappe.

Il podio della Team Master
Soddisfazione anche per il team Solobike.it composto da Aldo Zanardi (ScottRacing Team) e lo svizzero Lorenzo Milesi (Balmelli Sport Lugano), che ha conquistato il terzo gradino del podio finale nella categoria Team Master 100.

Il podio della Team Master 100
Nella stessa categoria troviamo in nona posizione l’altra coppia italiana composta da Fulvio Damian e Lorenzo Bortoluzzi (Polonia a tutta birra).

L’arrivo di Fulvio e Lorenzo
In gara nella categoria Solo M2 anche Antonio Marfisi (Jolly) che ha chiuso in 24a posizione e Renzo Possamai (Polonia a tutta birra), ritiratosi dopo la terza tappa per problemi alla schiena.

Complessivamente un’esperienza positiva, ottima ospitalità, buon cibo, panorami incantevoli, unico rammarico essere incappati in una settimana di maltempo, cosa purtroppo da mettere in preventivo in questa zona della Polonia.

Grande la soddisfazione per i tre team italiani a podio
Già in cantiere l’edizione 2018 che si correrà dal 22 al 27 luglio, sperando il tempo sia più clemente.
Tutte le info le potete trovare sul sito http://www.mtbchallenge.com
(Aldo Zanardi)
(Ph. BikeLife e A.Zanardi/Solobike.it)