Powerade Madrid-Lisbona mtb, quando la sfida è non-stop

La sesta edizione della Powerade Non Stop Madrid-Lisbona mtb va in archivio confermando il grande successo preannunciato dal record di iscrizioni ottenuto. Si è trattato di un’edizione particolarmente impegnativa, perché le elevate temperature raggiunte, con punte superiori ai 40°, e la conseguente necessità di idratarsi adeguatamente, hanno aumentato il coefficiente di difficoltà di una competizione che già di per sé è tutt’altro che semplice. Seguire una traccia gps giorno e notte, essere autosufficiente per almeno una settantina di km a frazione, avere una illuminazione adeguata alle ore notturne, sono solo alcuni delle principali aspetti di cui bisogna avere il pieno controllo: basta aggiungere un imprevisto, anche piccolo, e capirete che non è una passeggiata.  Cominciamo dai vincitori, e dobbiamo registrare il nuovo successo del team Berria Bargosa Fruit, composto da Francisco Mancebo, Juan Pedro Trujillo, Ivan Coca e Jesus del Nero che ha raggiunto una meritata vittoria nel tempo di 31 ore e 05 minuti e 36 secondi, quindici minuti in meno della passata edizione. Considerato che quest’anno Ivan Coca e Jesus del Nero hanno sostituito Rafael Marquez e Miguel Gómez, la squadra ne è riuscita rafforzata, anche se non è riuscita a migliorare il record  di 28 ore 53 minuti e 33 secondi registrato dai vincitori dell’edizione 2014. Fin dall’inizio hanno imposto l’andatura e aumentato il gap in ogni stazione di idratazione: già a metà gara il distacco dai primi inseguitori è sembrato incolmabile, concretizzandosi in oltre due ore di vantaggio sul traguardo finale nei confronti del team sponsorizzato dal comune di Navaconcejo: Alberto García, Lorenzo Sánchez, Rubén Herrero e Javier Muñoz si sono presentati al Parco delle Nazioni di Lisbona dopo 33 ore 42 minuti e 30 secondi. L’ex professionista Juan Pedro Trujillo all’arrivo non ha mancato di sottolineare il grande lavoro svolto, ed ha espresso la massima soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto. La strategia scelta era tutto sommato semplice, ma si è rivelata vincente: nelle prime quattro frazioni di gara si è cercato di ottenere il massimo vantaggio possibile, per poi lavorare cercando di mantenerlo ed evitare i rischi connessi alle frazioni notturne o a eventuali guasti e cadute. Il terzo gradino del podio assoluto è stato invece deciso allo sprint fra il team basco ULB Sport Zegama (composto da 3 elementi) e dalla squadra rappresentante la cittadina di Coruche. È stato quest’ultimo, con quattro partecipanti, ad avere la meglio. Francisco Herrero e Ramón Pérez, sono quinti in generale, ma prima coppia assoluta.

In campo femminile menzione speciale per Isabel Pérez e Noemí Lopes, che sono state le prime ad arrivare, anche davanti a squadre di quattro partecipanti, e a dominare quindi la classifica assoluta. Di tutto rispetto anche l’impresa di Sergi Lopez, che è riuscito a tagliare il traguardo per primo tra i solitari senza riposarsi mai, letteralmente. L’atleta del RocaBikes-MB Motors non si è fermato in nessun momento e ha completato il percorso in oltre 47 ore. Lo hanno seguito in questa speciale classifica José Manuel Panda e  Guillermo Prieto, che corre con una sola gamba, e che ha dato una incredibile prova di forza. Tra i nomi conosciuti degli altri partecipanti troviamo quelli  dei ciclisti Francisco Mancebo e Moises Duenas Nomi, dell’ ex calciatore Roberto Solozábal, dell’ex giocatore di basket Iñaki de Miguel, dell’ex giocatore di pallamano Samuel Trives e del giornalista televisivo Antonio Lobato, grande appassionato di endurance.

Come avrete sicuramente già memorizzato i bikers hanno dovuto pedalare per un totale di 770 chilometri, di giorno e di notte, potendo contare per lunghi tratti solo su se stessi e sui ristori posizionati nelle dieci stazioni di rifornimento e cambio previste. Il dislivello totale positivo superava i 10.000 metri, e i 22 atleti che hanno affrontato in solitario la prova hanno dovuto adottare strategie di gara ben diverse rispetto a chi correva in team da due, tre o quattro componenti. Il tempo massimo di gara era di 55 ore, e bisognava raggiungere Lisbona entro le ore 18 della domenica, con partenza alle ore 12 del venerdi.

Il via è stato dato dagli impianti sportivi di Las Rozas, urbanizzazione alla periferia di Madrid che si presta in modo eccellente come base operativa. Noi siamo arrivati dopo un viaggio di 1800 km in furgone, approfittando del fatto che avevamo previsto due team di coppia. Chi volesse puo’ optare per l’arrivo in aereo ed il noleggio del mezzo in loco, tenuto conto del fatto che è obbligatorio avere un mezzo di supporto: pensate al fatto che è prevista la medaglia di finisher anche per l’autista, e questo vi dovrebbe dare l’idea di quanto sia delicato ed importante il ruolo di chi vi assiste. Le dieci frazioni di gara hanno gradi ed elementi di difficoltà diversi. Chi parte deve fare attenzione alle ore più calde della giornata, la seconda e la terza sono le più difficili dal punto di vista tecnico, la quarta si percorre in piena notte, con temperature basse e difficoltà di orientamento, e così via. Pertanto è una gara che va studiata, anche in base alle caratteristiche del team, proprio per sfruttare al meglio le doti di ognuno: la fatica va messa sempre in conto, i tempi di recupero non sono molti, e bisogna sfruttarli in pieno. Nei ristori c’è un po’ di tutto, ma consiglieremmo di aggiungere un po’ di frutta fresca in più, soprattutto in considerazione del fatto che si corre si verso la fine dell’estate, ma in zone dal clima comunque caldo.

Ecco a nostro parere il grado di difficoltà espresso in decimi delle frazioni di gara, perlomeno sotto l’aspetto tecnico.

1: LAS ROZAS – ROBLEDO DE CHAVELA (66Km e 1025m di dislivello)  6/10

2: ROBLEDO DE CHAVELA – BURGOHONDO (79Km e 1640m di dislivello) 8/10

3: BURGOHONDO – NAVALPERAL DE TORMES (59Km e 1469m di dislivello) 8/10

4: NAVALPERAL DE TORMES – NAVACONCEJO (60Km e 496m di dislivello) 6/10

5: NAVACONCEJO – CAÑAVERAL (83Km e 1187m di dislivello) 6/10

6: CAÑAVERAL – ALCANTARA (72Km e 1430m di dislivello) 5/10

7: ALCANTARA – CEDILLO (80Km e 1719m di dislivello) 8/10

8: CEDILLO – PONTE DE SOR (99Km e 1304m di dislivello) 7/10

9: PONTE DE SOR – CORUCHE (85Km e 1148m di dislivello)  6/10

10: CORUCHE – LISBOA (109Km e 628m di dislivello) 4/10

Powerade Madrid-Lisbona mtb è una prova di Endurance atipica ed originale, perché il team relay non stop sulle lunghe distanze non affolla certo il calendario, ma ha un fascino indiscutibile, ed è una sfida che vale di pena di provare a raccogliere, ovviamente con i dovuti accorgimenti. In bocca al lupo a tutti coloro che nel 2019 la affronteranno!

(Sandro Bongiorno)