S&H Program Training: analizzare una gara

E’ forse il momento più interessante, ovvero il momento in cui si va ad analizzare tutto ciò che è successo durante le fasi di gara.

Saremmo ipocriti se affermassimo il contrario: anche noi come tutti gli appassionati agonisti siamo tra i primi ad andare a controllare la nostra posizione in classifica.

La posizione in classifica è un po’ come il “voto” alla fine di un esame; è quel momento in cui capisci se sei riuscito a raggiungere gli obbiettivi che ti eri prefissato.

Ed è esattamente così: essersi posti un OBBIETTIVO è il primo passo per lavorare sul nostro fine e per analizzare cosa è andato positivamente o negativamente durante il nostro percorso.

Prima di andare a verificare o controllare qualsiasi dato del nostro ciclo-computerino è fondamentale chiedersi se si è soddisfatti della propria PRESTAZIONE.

Abbiamo parlato di PRESTAZIONE…non di RISULTATO…

Vorrei che ogni atleta sapesse differire questi due concetti.

Il risultato è solo un numero, un posizionamento in classifica dovuto a moltissime situazioni che accadono durante la gare. Ricordiamoci che non sempre vince il più forte, ma spesso vince chi sa gestirsi meglio, chi riesce a cogliere l’attimo giusto o chi ancora risparmia più energie fino agli ultimi chilometri… Il ciclismo è uno sport di resistenza che si decide in pochi secondi…

La prestazione invece è tutto ciò che noi facciamo per cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Ogni prestazione viene determinata dalle capacità fisiche dell’atleta, dalle capacità motivazionali, dalla capacità gestionale dei momenti e da tanti altri fattori che completano la personalità di uno sportivo.

Se durante una gara siamo riusciti a dare il massimo delle nostre potenzialità, riuscendo a fare tutto ciò che ci eravamo prefissati, non dobbiamo assolutamente aver nessun rimpianto.

Non importa quale posizione abbiamo in classifica…. Tutto ciò che potevamo fare l’abbiamo fatto…. Dobbiamo solamente, in maniera lucida e razionale, cercare quei dettagli che ci potranno far migliorare nelle prossime gare.

Proprio per questo motivo ci viene in aiuto l’analisi del file di una gara.

Maggiori dati avremo a nostra disposizione, più utili saranno le informazioni che saremo in grado di ricavarne. La prima cosa che notiamo quando siamo davanti ad un misuratore di potenza o ad un cardiofequenzimetro è l’enorme quantità di numeri.

Non spaventatevi: per ottenere informazioni utili la ricerca scientifica sportiva li ha trasformati in una forma leggibile e comprensibile.

Particolare attenzione deve essere posta nel momento in cui si analizzano i dati di frequenza cardiaca. La frequenza cardiaca, infatti, può cambiare in risposta a fattori indipendenti dall’impegno in gara o dal vostro stato di forma. Essa è influenzata dalla temperatura del corpo e dell’aria, dallo stato d’idratazione, dalla postura in bici e da altri fattori.

Nonostante queste variabili, la frequenza cardiaca rimane un parametro molto utile, che non deve essere ignorato. La combinazione tra FC e rilevazione della potenza è un’ottima fonte di informazione sulla vostra prestazione.

Possiamo valutare quanto tempo durante la nostra gara stiamo nelle varie ZONE di ALLENAMENTO, verificando il fatto di aver gestito nei migliori dei modi i vari momenti di gara.

Avere il misuratore di potenza ci aiuta ancor di più a definire quali sono i momenti in cui abbiamo avuto cali di spinta e ci indica in maniera precisa i ritmi tenuti nelle varie salite.

Avere un dato di una determinata POTENZA MEDIA ci fornisce una misurazione meccanica diretta del livello di lavoro dell’atleta.

I più attenti appassionati avranno notato anche la presenza di un altro dato interessante, ovvero la POTENZA NORMALIZZATA. La Potenza normalizzata viene calcolata tramite uno speciale algoritmo che calcola la potenza corretta di ogni uscita o di un segmento (maggiore di 30”).

Di base essa rappresenta il wattaggio medio che si potrebbe erogare pedalando in maniera costante come se stessimo pedalando su un cicloergometro.

Un altro dato che leggiamo sul nostro computerino è l’IF ovvero il fattore d’intensità.

L’IF è il rapporto tra la potenza normalizzata e la nostra potenza di Soglia Funzionale.

Questo dato rappresenta un utile valore per confrontare le intensità relative ad una seduta di allenamento o ad una gara.

L’ultimo valore che andiamo ad analizzare è il TSS (Training stress score), un valore numerico che prende in considerazione la durata e l’intensità di un allenamento o gara per arrivare a sintetizzare il carico complessivo e lo stress a cui è sottoposto l’organismo.

Quelli che siamo andati a vedere sono solo alcuni dei dati che possiamo analizzare a seguito di una qualsiasi uscita in bicicletta.

Per poterne capire l’importanza e il valore di certi dati dobbiamo avere una certa dimestichezza con i software di analisi che ormai moltissimi preparatori atletici utilizzano.

Il riscontro numerico è importante per poter programmare un picco di forma o per poter gestire nei migliori dei modi una stagione agonistica.

Detto questo vorrei ricordare quanto comunque sia importante riconoscere le proprie sensazioni in gara e poterle analizzare nel post competizione.

Guardiamoli i numeri che sono certamente importanti, ma riuscire a guardare una gara oltre al risultato è ciò che vi permetterà di migliorare.

Se volete approfondire l’argomento scrivete a : shprogramtraining@gmail.com

(Giovanni Gilberti)

 

Fonte: Solobike.it