Pidcock conquista le Strade Bianche

Un folletto sullo sterrato senese. Un funambolo che passa con naturalezza dalla strada alla mountain bike e a quella da ciclocross. Thomas Pidcock ha 23 anni, è britannico di Leeds, e non ha mezze misure. Vincitore del Giro d’Italia Under 23 nel 2020, campione olimpico della Mtb a Tokyo 2021, iridato di ciclocross 2022, primo nella tappa regina del Tour de France 2022 sull’Alpe d’Huez e oggi dominatore della Strade Bianche alla maniera dei grandissimi. La diciassettesima edizione della classica degli sterrati senesi premia uno dei nuovi talenti di questa generazione. Cresciuto nella squadra giovanile di Bradley Wiggins, e all’inizio della sua avventura in bici così piccolo che la mamma gli legava i piedi sui pedali. A differenza di Van Aert e Van der Poel, non ha un fisico bestiale: è 1.70 per 58 chili, ma può fare tutto. Solo le cronometro gli sono indigeste.

ATTACCO IN DISCESA 

E se l’anno scorso Pogacar era partito con la sua azione solitaria a 50 km dall’arrivo, oggi Pidcock manda fuori giri tutto il gruppo con un pazzesco attacco in discesa sempre a 50 km dal traguardo, nello stesso settore di sterrato ma in discesa, non in salita come fece lo sloveno. In piazza del Campo a Siena, stracolma di gente, precede di 19” il francese Valentin Madouas, terzo il belga Tiesj Benoot a 21”, poi Rui Costa e Valter. Nono Davide Formolo a 1’23”. Pidcock mette sulle ginocchia il favoritissimo Mathieu Van der Poel, che non si aspettava un tentativo da così lontano: alla fine l’olandese resta solo contro tutti, e anche con meno gambe di quello che pensava. Pidcock invece disegna traiettorie da favola là dove gli altri corridori hanno paura e rallentano. Senza guanti, una caratteristica che condivide con Van der Poel e Evenepoel, cioè chi è abituato a voler sentire davvero il manubrio. Quella di Pidcock è una corsa solitaria: alle sue spalle ci provano Mohoric e Benoot, Formolo e il tricolore Zana, Rui Costa e Bilbao. A – 7km, sono 20” per Pidcock. È una sinfonia, la sua, primo britannico a conquistare la corsa. Da segnalare la bruttissima caduta di Alberto Bettiol, che aveva attaccato qualche istante prima di Pidcock: il fiorentino è rimasto per lunghissimi secondi sull’asfalto senza muoversi, poi si è ripreso dallo shock.

Testo e foto: Gazzetta.it