Peter Sagan: il campione nella testa

Peter Sagan. Un campione nella testa, non solo nei risultati.
Sui giornali si nomina spesso il suo atteggiamento mentale da “Guascone”, appellativo attribuitegli in seguito alle risposte originali e spavalde che il campione è solito rilasciare nelle interviste post-gara.
Un atteggiamento mentale, quello di Sagan, che lascia trasparire una profonda e radicata sicurezza nelle proprie capacità nonché la volontà di mettersi continuamente alla prova sfidando i rischi insiti nel suo sport.
Leggendo o ascoltando sul web le numerose interviste rilasciate da Peter Sagan è interessante cogliere, dietro la sua apparente sfrontatezza e spavalderia, i segreti di una mentalità vincente.
“L’importante per me è divertirmi in corsa. Correre il Mondiale è bello.” Ha affermato Sagan in un’intervista successiva alla sua terza vittoria consecutiva ai mondiali di ciclismo su strada.
“Fin da quando ero bambino io in bici mi divertivo e le cose mi si aprivano da sole, non ho mai pensato di fare il prof. Ai giovani che si avvicinano a questo sport consiglio di vivere tranquilli e divertirsi.”
Due i segreti della mentalità vincente messi in evidenza da Peter Sagan: la capacità di divertirsi e la tranquillità intesa come serenità interiore.

Peter Sagan, nel corso di un’intervista mette in evidenza anche un’altra caratteristica fondamentale che caratterizza la sua mentalità da campione:
“Ai Mondiali di Bergen non avevo tattica. Ho solo aspettato. Non puoi pianificare tante cose in pochi secondi. Il mio ciclismo è istinto, è movimento. Non è una tattica o una strategia che sogni di notte. Io corro per l’istante, corro per il momento. La tattica è inutile prepararla prima.”
L’attenzione al momento presente. La capacità di stare concentrato istante per istante sulla prestazione, è questo il terzo segreto della mentalità vincente di Sagan.
Infatti quando l’atleta vive la sua prestazione istante per istante, con un’  attenzione volta ad attendere e a reagire, sarà anche maggiormente pronto e attivo di fronte all’imprevisto, sarà pronto a cogliere le opportunità che si presenteranno in gara.
All’opposto un atleta che nel pre-gara si crea delle aspettative che poi in corso di competizione vengono disattese assume un atteggiamento mentale che può facilmente inficiare in modo negativo sulla prestazione se non viene gestito.
Sagan non è fra questi. Sagan non si aspetta nulla, vive l’istante.
L’unica certezza che porta con sé è che “Se sto bene posso vincere.” Questa certezza in psicologia dello sport si chiama “Autoefficacia” e rappresenta la miglior compagnia possibile per un atleta.
 “Ogni anno è diverso e io sto provando sempre. Niente è impossibile.” La volontà di mettersi alla prova, di rischiare, di cambiare per migliorarsi, è di certo un altro punto di forza di Peter Sagan.
La mentalità vincente sta nella testa dei grandi campioni dello sport. Qualcuno ci nasce con una mentalità vincente, altri imparano gradualmente “a crederci” e a ragionare come dei vincitori.
La psicologia dello sport ti dice che la mentalità vincente si può allenare. Serenità interiore, autoefficacia e motivazione si possono sviluppare, potenziare e rafforzare.
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Dott.ssa Claudia Maffi (psicologa dello sport)