Il ventennale della 24H of Finale, tra evento e storia

Kai Saaler, SOLO, e il Team Marchisio volano sull’anello della 24h of Finale, nelle donne torna sul podio anche la single speeder Ausilia Vistarini e nei team il MTB Oppenau

Un mix di emozioni ha accompagnato la ventesima edizione della 24h of Finale partita con l’evento inaugurale della 6h VoltaAge, la manifestazione dedicata alle bici a pedalata assistita.
Fin dalle prime ore di venerdì 18 maggio l’Altopiano delle Manie si è affollato di migliaia di biker, accompagnatori e membri dell’organizzazione impazienti di ritrovare anche quest’anno quella partecipazione così entusiasta che ruota attorno al finalese e a ciò che questo territorio offre alla mountain bike.

È stata unicamente l’improvvisa e tragica scomparsa di un amico della bici a cambiare i colori ed il folklore propri di questa festa: il clima disteso della 24h of Finale si è infatti tramutato in silenzio con l’interruzione, per il resto della giornata, di ogni attività prevista. Nella condivisione di questo dolore ci si è stretti idealmente in un abbraccio collettivo che ha scaldato gli animi e che, unito al sole ed alla luce del mattino successivo, ha permesso di ripartire insieme con la manifestazione, all’insegna dello sport e dei suoi valori.

La ventesima edizione della 24h of Finale ha quindi ripreso il programma stabilito sabato 19 maggio con i numerosi eventi collaterali e con la partenza alle Manie dei partecipanti Solo e Team2, seguiti dai Team 4/8/12 che invece hanno affollato piazza di Spagna a Finalmarina.

Sin da subito i protagonisti si sono messi in luce iniziando a imporre un buon ritmo che mano a mano ha scremato i potenziali inseguitori.

Unicamente il vincitore di giornata nella categoria SOLO, Kai Saaler, ha iniziato la gara con ben tre forature che in poco tempo lo hanno relegato attorno alla 15 posizione. Giro dopo giro Kai ha risalito la classifica fino a trionfare nella più prestigiosa categoria, accumulando ben 25 giri per un totale di 300 km.
In seconda posizione chiude Mauro Ranieri con 24 giri, mentre terzo arriva Oliver Best che totalizza 21 giri.

Nella categoria squadre vince il Team Marchisio, composto da 8 elementi che complessivamente hanno totalizzato 35 giri e 420 km. Un vero lavoro di squadra ha portato il Team alla vittoria. Proprio durante la notte, il momento più difficile di una 24 ore, i ragazzi hanno dato il massimo incrementando il distacco sugli inseguitori. Secondi tra i Team arriva il quartetto Haaans con 34 giri, mentre terzi arrivano i Team Rock Nationals (squadra da 8) che percorrono 33 giri.

In ambito Femminile la Singlespeeder più amata dal finalese Ausilia Vistarini vince la gara SOLO con 18 giri e 216 km percorsi, distaccando di 1 giro la seconda classificata Eva Fuenfgeld e di 2 giri Linda Fabris, che chiude terza.

Nei Team femminili con 26 giri e 312 km complessivi si aggiudica il gradino più alto del podio il Team da 4 MTB Oppenau Powered By Volvo; seconde chiudono le otto STCTC Girls con 24 giri. Mentre terze arrivano Le Ragazze Free Ride con 22 giri.

La 24H ha contribuito a cambiare il modo di andare in bici e questo non solo nel finalese, attraverso un approccio molto più legato alla passione e meno all’agonismo, sviluppando l’amore per l’utilizzo dei bei sentieri collegato alla loro cura” dichiara Lorenzo Carlini co-fondatore della 24H.

Al di là dei risultati raggiunti dagli atleti, e appassionati, il più grande traguardo per la 24h of Finale è quello di aver saputo mantenere nel corso degli anni la sua particolare indole al di là dell’agonismo tipico della mountain bike.

La 24h of Finale dà appuntamento al 2019, con un angelo in più a correre assieme ai futuri partecipanti.