Il nuovo logo di Appenninica mette al centro l’Appennino

Le inconfondibili forme delle montagne emiliane sono il cuore pulsante del nuovo logo di Appenninica MTB Stage Race: un messaggio che rafforza il già intenso legame dell’evento con i territori attraversati

Che l’Appennino emiliano-romagnolo fosse il cuore pulsante di Appenninica MTB Stage Race lo si era capito già dal nome, ma a ribadire questo legame profondo da oggi c’è anche un nuovo logo. Il comitato organizzatore di Appenninica ha infatti dato corso ad un’importante operazione di rebranding, che ha portato proprio i pendii appenninici al centro della nuova immagine coordinata.

Nell’ambito di una strategia di promozione territoriale studiata insieme alla Regione Emilia-Romagna, il re-branding di Appenninica ribadisce il ruolo della corsa a tappe MTB, in programma dal 12 al 18 settembre 2021, come vero e proprio biglietto da visita per mettere in mostra le bellezze delle zone Appenniniche e dare impulso al turismo estivo, esaltando la rete sentieristica e la genuinità dell’accoglienza.

Nel nuovo logo, le linee degli Appennini spiccano all’interno di una cornice, rappresentazione ideale di una medaglia, con il lettering Appenninica (anch’esso rinnovato), appoggiato sul verde dei boschi e dei pascoli delle montagne emiliane.

Realizzata dall’agenzia Kipo Studio di Reggio Emilia, la nuova immagine coordinata di Appenninica è rimasta legata ai colori originali e ormai distintivi dell’evento organizzato da Asd Happy Trail MTB, ma aggiungendo un tocco di epicità che ben si sposa con gli oltre 420 km di lunghezza e 16000 metri di dislivello dell’edizione 2021.

Il nuovo logo esalta il Dna di Appenninica e il suo legame con i territori attraversati e orgogliosamente rappresentati nel mondo – spiegano Beppe Salerno e Milena Bettocchi, organizzatori di Appenninica MTB Stage Race -. Questa nuova immagine rafforza anche l’unità d’intenti con la Regione Emilia-Romagna: siamo convinti di poter dare un contributo importante nel promuovere le ricchezze e peculiarità degli Appennini in ogni parte del mondo.”