Giovani ciclisti: dal talento alla maturità sportiva

Lunedì 21 maggio, ore 20.30 presso Urban Center- C.so Rosmini 58 a Rovereto (TN)

Il convegno, rivolto a tecnici di ciclismo e appassionati, esamina il processo di crescita dei giovani ciclisti che va dalla valutazione della capacità fisiche, fino alla selezione nelle squadre nazionali e professionistiche.

La serata nasce dalla proposta di TEAM LAPIERRE TRENTINO, storica Società Roveretana da 25 anni attiva nel ciclismo multidisciplinare, che può contare sulla preziosa collaborazione di CeRiSM – Università di Verona, della Federazione Ciclistica Italiana e del suo Centro Studi. Indubbiamente, l’argomento è di interesse attuale, Rovereto è Centro Federale Ciclismo Giovanile Fuoristrada e si presta ad ospitare un nuovo corso di laurea in scienze dello sport e della prestazione fisica, che vedrà il ciclismo come una materia di specializzazione. Quale migliore occasione di proporla quindi nella giornata di riposo del Giro d’Italia e alla vigilia della importante tappa a cronometro “Trento/Rovereto”?

Il Progetto Sviluppo Talenti Mountain Bike a Rovereto (TN)

Paolo Garniga responsabile Settore  Fuoristrada  della Federazione Ciclistica Italiana

Lo sviluppo delle potenzialità di un atleta è la fase più importante del processo di identificazione di individui che possano in prospettiva essere competitivi a livello internazionale (i cosiddetti talenti). Contribuire allo sviluppo del talento significa fornire ed ottimizzare tutti quegli stimoli ambientali che consentano alle doti innate di svilupparsi ma anche di esprimersi e rendersi evidenti. Questo anche nell’ottica di conservare (o mantenere) le risorse umane a disposizione per evitare che talenti inespressi escano dal sistema sportivo (abbandono). Per elaborare il progetto siamo partiti da alcune considerazioni ed un lavoro di squadra che ha coinvolto il Settore Fuoristrada MTB della Federazione Ciclistica Italiana, la Commissione Tutela Salute della Federazione Ciclistica Italiana ed un centro ricerche universitario (CeRiSM di Rovereto, Università di Verona) specializzato nello sport. Questa fase ha richiesto più di un anno, ma la definizione degli obbiettivi e l’elaborazione di un progetto realistico e fondato su basi solide richiede attenzione e tempo.  

Il movimento giovanile nella MTB ha mostrato una tendenza alla crescita negli ultimi anni di circa il 15% all’anno. Questo ha rafforzato l’idea di concentrarsi sulla gestione dei giovani atleti più che sul loro reclutamento dato che quest’ultimo non sembrava essere un punto critico prioritario. In termini temporali, essendo un progetto talenti, sono stati posti degli obiettivi a medio e lungo termine con una fase pilota fino alle Olimpiadi di Londra 2012, ed una fase di messa a regime fino alle Olimpiadi del 2020 passando dal Brasile 2016. Essendo uno dei punti “deboli” del nostro movimento l’abilità tecnica, quest’area è stata identificata come una priorità di intervento. Basandoci sulle informazioni derivate dalla letteratura ed esperienze estere è stato quindi elaborato un progetto che fosse fattibile ma potenzialmente efficace. I presupposti scientifici possono essere riassunti in due punti: 1) importanza degli stimoli ambientali e 2) programmazione deliberata.

Il progetto Sviluppo Talenti MTB si pone quindi come l’obbiettivo di fornire, specialmente agli atleti delle categorie Esordienti/ Allievi (categoria d’ingresso), degli stimoli ambientali adatti per favorire lo sviluppo delle doti innate ed un monitoraggio costante per seguirne i cambiamenti nel tempo:

  1. Supporto logistico;
  2. Suppoto tecnico;
  3. Supporto scientifico;
  4. Supporto sociale.

L’applicazione dei supporti deve però avvenire in modo organizzato e coordinato, ovvero attraverso la “Programmazione Deliberata” che consiste nella costruzione di un percorso strutturato (e non casuale).

Un punto importante del progetto sarà la raccolta dei dati. Verranno infatti raccolte informazioni fisiologiche e funzionali utilizzando test scientificamente validi e che permettano un confronto internazionale, ma fattibili e che non portino via troppo tempo agli atleti durante i ritiri collegiali. Verranno anche raccolte informazioni sul tipo e quantità di allenamento e sull’età biologica. Questa è una caratteristica importante del progetto perché raccogliere dati può essere relativamente facile ma il loro utilizzo può essere problematico senza le competenze necessarie. In particolare, come fanno altre nazioni, si vuole creare una banca dati che aiuterà a capire attraverso processi statistici quali sono le caratteristiche che si possono misurare o valutare sui giovani per identificare futuri talenti.

Il progetto prevede “raduni” presso il CENTRO FEDERALE Mountaibike – cross country di ROVERETO (TN) per le categorie giovanili con particolare attenzione agli Esordienti/Allievi m/f, durante i quali verranno forniti tutti i supporti di cui sopra. La logistica verrà fornita dal Comune di Rovereto tramite le strutture del circuito di MTB permanente al BOSCO DELLA CITTA’ – Rovereto create con la società locale Team Lapierre Trentino Alè, oltre che l’accesso alle strutture del CeRiSM che fornirà la superivisione scientifica al progetto, le valutazioni in laboratorio e sul campo e l’analisi ed interpretazione dei dati raccolti. Durante i collegiali l’attenzione verrà concentrata sull’allenamento tecnico e ci saranno momenti educativi , anche con una psicologa dello sport, che curerà in particolare gli aspetti motivazionali e la preparazione mentale alla pratica sportiva dei giovani atleti e che svolgerà incontri formativi rivolti ai tecnici e ai genitori, ai quali sarà consentito ed agevolato l’accesso ai ritiri.

In questo progetto saranno coinvolti anche le società ed i loro tecnici così da non escludere componenti importanti che contribuiscono nei fatti allo sviluppo dei giovani biker. L’ingresso al progetto non avverrà solo in relazione ai risultati ma anche in base a scelte tecniche dello staff della nazionale di MTB dato che i risultati non sono un buon predittore del futuro successo di un atleta e favorirebbe la maturità biologica a cui spesso è associato la miglior prestazione a livello giovanile. I test fisiologici saranno di screening ma non selettivi. Questo pone lo staff che segue gli atleti delle squadre Nazionali al centro delle decisioni e vede le altre strutture come supporto alle loro scelte. Questo approccio è scientificamente ed eticamente corretto non essendo ancora possibile predire il futuro competitivo dei giovani atleti. Ne consegue che l’approccio più appropriato sia supportare lo sviluppo così da consentire ai talenti di mettersi in evidenza e permettere loro di massimizzare le potenzialità. Questa è l’essenza del progetto Sviluppo Talenti MTB.

Dal primo appuntamento, nel 2013, sono stati proposti 2 raduni ogni anno; in agosto a Rovereto  e poi partenza per gli Europei Giovanili, direttamente da Rovereto.