Cape Epic: di nuovo Sarrou-Beers, ancora Frei-Stigger

Nella 3^ giornata di gara alla Cape Epic, la 2^ tappa della gara sudafricana ha portato gli atleti a Saronsberg, con in programma 96km e 2050mt di dislivello. Una giornata caratterizzata da bel tempo, con un percorso che prevedeva una lunga salita (impegnativa soprattutto nella 2^ parte) che portava al GPM intorno al 40° chilometro, seguita da un saliscendi e un’altra salita che terminava intorno all’80° chilometro. Poi gli ultimi chilometri, tutti in discesa.

Nella gara uomini è stata una giornata positiva per i leader della classifica Jordan Sarrou e Matt Beers, che dopo una bella battaglia hanno “preso” l’ultima discesa al comando e non sono più stati ripresi, andando a vincere la loro 2^ prova e allungando nella classifica generale. 2° posto di giornata a 26″ per il team composto da Seewald e Stosek, con Huber e Schneller al 3° posto a 1’46”. Poi Becking e Dias e al 5° posto il team Trek Pirelli di Porro e Rabensteiner, che ha pagato un distacco di 2’02”. Altra giornata complicata per Filippo Colombo e Juri Zanotti, che hanno chiuso la giornata col 14° posto.

Nella classifica generale Sarrou e Beers guidano con 2’13” su Seewald e Stosek. 3° posto a 4’04” per Huber e Schneller. Il team Porro-Rabensteiner insegue al 6° posto con un ritardo di 10’06”, mentre Colombo e Zanotti sono al 13° posto con un distacco di 27’50”.

Poca storia nella gara donne, con il 3° successo per Laura Stigger e Sina Frei, che questa volta hanno lasciato a 1’02” Robin De Groot e Ariane Luthi. 3^ piazza per il duo Candice Lill-Mariske Strauss.

Stigger e Frei naturalmente guidano la classifica con un vantaggio rassicurante. Luthi e De Groot inseguono con 7’32”, mentre la coppia Lill-Strauss è già oltre i 18 minuti.

Domani altra tappa impegnativa, con un tracciato di 91km e 2100mt di dislivello. Il punto più impegnativo e decisivo della giornata sarà il passaggio al Fanties Pass, con punte del 20% e gli ultimi due chilometri con una pendenza media del 14%. Il tutto a circa 10km dal traguardo.

(Max Alloi)

Fonte: solobike.it