Se pensiamo alla multidisciplinarietà nel ciclismo attuale, il primo nome che balza nella testa di tutti gli appassionati è senza ombra di dubbio MATHIEU VAN DER POEL.Fino a poche settimane fa l’atleta olandese era noto soprattutto per i suoi risultati nel ciclocross, dove ha collezionato numerosissime vittorie come il Mondiale a Tabor nel 2015 e altri podi  nelle gare del Supeprestige.Attualmente insieme a Wount Van Aert è il miglior ciclocrossista in circolazione.Van der Poel è un atleta olandese di soli 22 anni con un notevole palmares alle spalle: infatti da Junior vinse il mondiale su strada a Firenze nel 2013.Non solo ciclocross e strada; quest’anno ha collezionato un 8° posto nella prima tappa di Coppa del Mondo di Mountain bike a Nove Mesto partendo addirittura dalla 90° posizione.Un risultato incredibile pensando alle difficoltà del percorso e ai pochissimi spazi di sorpasso.Nei giorni seguenti poi Mathieu si è superato, conquistando la vittoria di tappa nel giro del Belgio con bici da strada davanti al campione belga Philppe Gilbert.Ancora più incredibile è stato il secondo posto alle spalle di sua maestà Nino Schurter nella gara di Albastadt, altra tappa di Coppa dal Mondo Xc. E’ riuscito nonostante una caduto a concludere a soli 30” dal campione svizzero. Davvero una prestazione di altissimo livello!!Ciclocross, Mountain bike, strada: come si può essere competitivi in tutte e tre le discipline che sembrano così diverse tra loro????Analizzando il caso specifico di Van der Poel dobbiamo dire che siamo davanti ad un campioneforse unico, che riesce a fare cose davvero straordinarie con qualsiasi tipo di bicicletta. La genetica sicuramente è dalla sua parte: suo padre Adri è stato un ciclista di altissimo livello così come il nonno materno Raymond Poulidor vincitore di una Vuelta di Spagna e più volte sul podio del Tour de France.Alla base di un campione del genere c’è sempre un talento innato, qualcosa che la natura gli ha donato fin da bambino.Negli ultimi anni anche in Italia i nostri tecnici hanno iniziato a parlare di multidisciplinarietà come base fondamentale per la crescita dei giovani ciclisti.Non solo attività su strada per i ragazzini, ma anche pista, bmx, fuoristrada e cronometro.L’attività “stradistica” infatti ha dei limiti: gli allenamenti spesso sono ad un’intensità costante e prolungata, ci sono poche oppurtunità di azioni brevi di qualità, c’è uno scarso sviluppo degli aspettiforza/potenza e soprattutto c’è una scarsa consapevolezza dell’atleta sul proprio potenziale.Inserendo nel programma di allenamento altre discipline, il ciclista ha più stimoli allenanti, allena maggiormente la componente tecnica di guida, si diverte di più e ha più obbiettivi. La federazione ciclistica Italiana infatti ha, già dagli anni passati, inserito 4 weekend da Aprile a Luglio per l’attività alternativa su tutto il territorio nazionale per le categorie Giovanissimi, Esordenti, Allievi e Juniores.Si potrà quindi gareggiare su pista, in Mountain bike, a cronometro, o in gimkane per i più piccoli.Moltissimi bikers utilizzano la bici da strada come mezzo di allenamento, utilissima per svolgere  lavori specifici e per affrontare le distanze più lunghe.Allo stesso modo la Mountain Bike dovrebbe essere usata come mezzo di allenamento dagli stradisti per migliorare determinate caratteristiche specifiche.In Mtb è possibile svolgere esercizi di alta intensità (Soglia-Fuorisoglia) con rapporti anche agili su pendenze impegnative. Può essere un diversivo durante la stagione quando la subentra un calo della voglia di uscire su asfalto magari nei periodi più caldi della stagione.E’ utilissima nei periodi invernali: per le più basse velocità si prende meno freddo e si può allenare la tecnica su terreni magari fangosi e instabili.Alternare le varie attività ciclistiche è consigliato per tutti, da più giovani all’amatore che utilizza la bici come mezzo per divertirsi.Non dimentichiamoci che moltissimi ex bikers sono stati protagonisti nelle grandi corse a tappe: Evans, Hesyedal, Kessiakoff, Fuslang, Pèraud senza scordarci del nostro Fabio Aru.Se volete capire come introdurre nel vostro programma di allenamento un’attività alternativa o volete provare la multidisciplinarietà potete contattarmi: giovanni_gilbo@hotmail.it(Giovanni Gilberti)