Val di Fassa Bike bagnata, Val di Fassa Bike fortunata… per Johnny Cattaneo e Christina Kollmann

Una Val di Fassa Bike flagellata dal maltempo, che già da sabato sera ha imperversato sulla Val di Fassa, costringendo gli organizzatori, per ragioni di sicurezza, ad eliminare due dei tre percorsi previsti, portando tutti su un Hard Track abbreviato a 35 km dei 48 previsti, pur mantenendo un rispettabile dislivello di 1.500 mt. dei 2.000 del percorso originale. Con un parterre degno di una gara di coppa del mondo la lotta non è certo mancata, sia in campo maschile sia in campo femminile e alla fine a spuntare le vittorie sono stati Johnny Cattaneo e Christina Kollmann, ma sono state incerte fino agli ultimi metri. La gara fassana era valida come prova del Marathon Tour FCI e dei circuiti Itanian MTB Awards Scapin e MTB Ahead.
Moena (TN), nel cuore delle Dolomiti, ha ospitato la Val di Fassa Bike, giunta alla sua decima edizione, una gara nel cuore dei biker che rievoca momenti memorabili della storia di questo sport.

I possibli protagonisti alla conferenza
Tante erano le novità di questa edizione che hanno evidenziato un deciso cambiamento di rotta. Purtroppo il maltempo ha cambiato le carte in tavola, costringendo gli organizzatori ad una soluzione di ripiego, che alla fine si è dimostrata indovinata, consentendo una gara regolare.

Lo show di bike trial con Daniel Degiampietro ed Ezio Zeni
Purtroppo degli 800 iscritti, bloccati a questa cifra da una settimana di previsioni nefaste, al via se nesono presentati poco più di 300, bikers temerari che alle 8.30 si sono schierati nelle griglie sotto una pioggia battente. Sembrava di essere sulla griglia della Moto GP, con moltissimi atleti che fin che hanno potuto si sono riparati dalla pioggia con ombrelli.

Presente alla partenza e già nel giorno precedente per la conferenza stampa, il campione italiano Juri Ragnoli, testimonial della gara fassana.

Gianfranco Degiampietro con Juri Ragnoli, intervistati da Fabio Balbi alla conferenza di sabato
Alle 9.00 il via della gara dato dallo speaker Fabio Balbi, con il serpentone di bikers che si lancia lungo la salita al Passo San Pellegrino.

Foto Ralf Brunel
Pochi metri dopo il via il primo colpo di scena, con Cattaneo e Cargnelutti, entrambi del Wilier Force Squadra Corse, che si agganciano, perdendo parecchi secondi, assorbiti anche da molti amatori, costringendoli ad un recupero con conseguente dispendio di energie.
La prima salita, che avrebbe dovuto portare al GPM in località Le Cune, a quota 2.000 metri, si fermava in località Colvere, a 1.870 metri, risparmiando la sommità battuta dal vento, che avrebbe creato non pochi problemi per le basse temperature con gli atleti inzuppati dalla pioggia. Qui a scollinare per primo è il colombiano della Polimedical FRM Leonardo Paez, con a una manciata di secondi Mattia Longa (Cannondale RH – Racing) e poco dietro Riccardo Chiarini (NOB Selle Italia). Alle loro spalle Cristiano Salerno (Scott Racing Team), la coppia della Cicli Taddei, Casagrande e Failli, con Cattaneo a quasi due minuti di ritardo dalla testa della corsa.
Da qui il bergamasco si butta nella lunga discesa, recuperando posizioni e riducendo lo svantaggio da Paez, che a Soraga è sempre solitario al comando con Longa e Chiarini all’inseguimento, ma Johnny è già sesto. Da qui la gara passa sull’altro versante della valle, transitando da Malga Roncac, Malga Panna e Malga Peniola, da dove parte l’ultima salita della gara odierna. In Val Sorda termina l’ultima salita, con Paez in testa ma Cattaneo è già secondo e si getta nell’ultima discesa, con tratti tecnici resi insidiosi dal fango. Al passaggio da Medil Johnny ha già ridotto lo svantaggio e nell’ultima parte della discesa, verso il campo sportivo di Moena, riesce a completare l’inseguimento, agganciando il colombiano all’inizio della pianura, a circa un chilometro dal traguardo. A questo punto il favorito diventa Cattaneo con le sue doti esplosive. Difatti sull’ultimo strappetto riesce a guadagnare qualche metro su Paez, vantaggio che gli consente di tagliare il traguardo con due secondi di margine.

Terza posizione per Chiarini che nel finale di gara ha staccato Longa. A completare la top 10 sono Failli, Casagrande, Salerno, Deho, Novak e Serai.

La gara femminile ha visto la fuga iniziale della campionessa italiana Maria Cristina Nisi (Bike Innovation | Focus | Pissei), che sfrutta le sue doti di scalatrice, inseguita da Annabella Stropparo (Scapin-Finestre Vittoria) e Christina Kollmann (Texpa Simplon). La Nisi scollina al comando al GPM, per poi buttarsi in discesa verso Soraga. Qui è Annabella Stropparo a forzare il ritmo e aggancia la Nisi in prossimità della partenza della funivia, poco sopra l’abitato di Moena. Anche la Kollmann si avvicina e nel tratto di ciclabile verso Soraga aggancia la Nisi che nel frattempo si è staccata dalla Stropparo. Si sale verso la Val Sorda e Annabella scollina al comando con una manciata di secondi sulla Kollmann. La Stopparo non rischia troppo in discesa, non conoscendo il margine sulle avversarie e questo le è fatale. L’austriaca si butta a capofitto in discesa, riuscendo ad agganciare la Stropparo quasi a valle. Anche qui ci si gioca tutto nel finale, con Annabella al comando tallonata stretta. La Kollmann gioca il tutto per tutto a poche curve dal termine, entrando con decisione sulla Stropparo, che una volta chiusa deve mollare un attimo, perdendo qualche metro, proprio qui metri che non le hanno permesso di saltare l’avversaria sul traguardo, che la precede di un solo secondo. Terza giunge la campionessa italiana, che nella tecnica discesa finale viene avvicinata da Lisa Rabensteiner, riuscendo comunque a mantenere un buon margine per completare il podio. Quinta posizione per Jessica Pellizzaro, seguita a breve distanza da Daniela Stefanelli, prima atleta delle categorie amatoriali, poi nell’ordine chiudono Alice Lunardini, Silvia Scipioni, Simona Mazzucotelli e Ylenia Colpo.

Questele parole dei due vincitori:
“Sono felicissimo e molto soddisfatto” ha detto Cattaneo al traguardo. “La partenza non è stata delle migliori ma sapevo che il percorso, così ridisegnato a causa della pioggia, era adatto alle mie caratteristiche e quando ho agganciato Paez in fondo alla discesa asfaltata ho capito che potevo farcela”.
“È stata durissima, ho patito tanto freddo, ma mi è piaciuto il percorso, veloce, divertente, una bella gara. Sono davvero contenta” ha dichiarato la Kollmann all’arrivo.

Classifica maschile
1 Cattaneo Johnny (Wilier Force Squadra Corse) Ita Openm 01:36:36
2 Paez Leon Hector Leonardo (Polimedical FRM) Col Openm 01:36:38
3 Chiarini Riccardo Team (Nob Selle Italia) Ita Openm 01:38:26
4 Longa Mattia Cannondale (Rh-Racing) Ita Openm 01:38:59
5 Failli Francesco (Cicli Taddei) Ita Openm 01:39:33
6 Casagrande Francesco (Cicli Taddei) Ita Openm 01:40:08
7 Salerno Cristiano (Scott Racing Team) Ita Openm 01:40:09 
8 Deho Marzio (Cicli Olympia) Ita Openm 01:40:11 
9 Novak Jiri (Dmt Racing Team) Cze Openm 01:40:12
10 Sarai Pietro (Polimedical FRM) Ita Openm 01:40:14

Classifica femminile
1 Kollmann Christina (Texpa Simplon) Aut Openf 01:59:41
2 Stropparo Annabella (Scapin-Finestre Vittoria) Ita Openf 01:59:42
3 Nisi Maria Cristina (Bike Innovation | Focus | Pissei) Ita Openf 02:02:11
4 Rabensteiner Lisa (Focus Xc Uci) Elite Team Ita Openf 02:03:52
5 Pellizzaro Jessica Team (Rudy Project) Ita Openf 02:13:26 
6 Stefanelli Daniela (Team Cingolani) Ita Mw2 02:13:39
7 Lunardini Alice (Cicli Taddei) Ita Mw1 02:13:42
8 Scipioni Silvia (Cicli Taddei) Ita Mw1 02:13:44 
9 Mazzucotelli Simona (Massì Supermercati) Ita Openf 02:15:24 
10 Colpo Ylenia (Estebike Zordan) Ita Mw2 02:18:20

Classifiche complete su www.tds-live.com
 
All’ASD Val di Fassa Events del presidente Riccardo Franceschetti, con il supporto fondamentale del responsabile di percorso e del coordinamento Gianfranco Degiampietro, non possiamo che fare i nostri complimenti, sia per aver gestito una situazione meteorologica che per alcuni momenti ha fatto temere un annullamento della gara, non dimentichiamo che ci troviamo in zone di alta montagna, dove le condizioni climatiche avverse possono creare seri problemi e il pericolo di ipotermia dei concorrenti è sempre in agguato.

Il processo alla tappa IMA Scapin
La scelta di modificare il percorso si è rivelata azzeccata, consentendo a quasi 300 bikers di terminare la gara, che alla fine è risultata divertente e impegnativa.

Le maglie verdi dei leader IMA Scapin
Il ricco pasta parti finale, a base di prodotti tipici trentini, ha soddisfatto tutti, come pure le premiazioni finali che hanno coinvolto i primi dieci atleti di tutte le categorie.
A questo punto l’appuntamento con la Val di Fassa Bike è per il 2018, augurandole di avere condizioni climatiche favorevoli che permettano di godere appieno dei percorsi e degli scenari maestosi offerti dalla Val di Fassa.
(Aldo Zanardi)