Seewald e Süss si aggiudicano la Grand Raid Bcvs

Giornata di sole e grand sport nel Vallese con la 29.a edizione del Grand Raid che ha visto il biker tedesco imporsi a sorpresa nel percorso Marathon, dove al femminile si é imposta la campionessa svizzera Suess. Sul percorso da Heremence a Grimentz nuovo record della corsa grazie alla friburghese Chavaillaz. 2400 bikers allo start con al via anche il campione della moto GP Dani Pedrosa.

Una delle gare mitiche che ogni anno nel week end di Ferragosto attrae migliaia di appassionati delle ruote grasse é andata in scena sabato sui sentieri del Vallese. Una gara che sa coinvolgere l’ampia e prosperosa regione della Svizzera romanda, ovvero il cantone svizzero di lingua francese. Diversi gli italiani al via anche per il fatto che la gara era anche valevole come 3.a tappa del circuito Mtb Alpine cup, con la Sella Ronda Hero, MB race e a settembre la tappa finale (la Forestiere).

Ritrovo nel pomeriggio di sabato nel pieno centro di Sion per il ritiro dei pettorali e le verifiche delle Bike, a cura dei 4 meccanici incaricati. Una operazione necessaria per il grande numero dei partecipanti, estesa dai semplici appassionati ai bikers professionisti. La verifica delle bike poteva anche essere svolta nei giorni precedenti in alcuni centri autorizzati.

Novità di quest’anno la proposta di una “corsa staffetta” con la possibilità di suddividere il percorso tra 4 corridori.

Piatto forte della gara i 4 percorsi con gli scorsi paesaggistici di alta montagna, il mitico passaggio sul Pas de Lona quasi a quota 2800 mslm.

Il principale proponeva 125km con 5025m di dislivello con partenza da Verbier ed arrivo a Grimentz. Un nuovo single track  inserito sulla prima discesa ha cambiato e rallentato leggeremente il tracciato rispetto alle edizioni precedenti.

Gi altri tre percorsi non erano cosi “monstre” anche se definibili ugualmente come marathon di alto livello con quello da Nendaz (93km con 3944m di dislivello), quello da Heremence (68km con 2966m di dislivello) e infine il corto da Evolene (37km con 1845m di dislivello).

Salite lunghe, salite tecniche, discese veloci, discese scassate, discese veloci, strade forestali, fondo suer asciutto, sentieri viscdi e bagnati per lo sciogliersi delle nevi dei ghiacciai: tutto questo e di piu’ era offerto dalla Grand Raid, con in piu’ il tratto di “portage” che con pendenze davvero estreme faceva guadagnare il GPM di Pas de Lona, dove era posto anche l’arco del main sponsor BCVS, la banca cantonale vallesana.

Un grande dispiegamento mediatico per seguire in diretta tv e radio la corsa sulle emittenti locali, elicotteri al seguito e acune telecamere fisse nel finale. Grande attenzione anche agli atleti con un ristoro praticamente ogni 10km, tanto che per ciascuno era praticamente impossibile rimanere senza acqua e rifornimenti in generale.

LA GARA: tanto stupore in griglia a Verbier per il fatto di vedere schierata anche la maglia del leader della mtb alpine cup, Urs Huber. Il detentore del record della corsa infatti, nonché testimonial da 3 anni dell’evento, ha deciso di prendere il via molto cautamente a causa della frattura alla clavicola già ridotta domenica scorsa dopo la caduta alla Eiger bike challenge. Per lui il ritiro é arrivato come programmato alla sommità della prima lunga salita. Circa 9°C alla partenza alle 6.30 da Verbier con un tiepido sole a fare lentamente capolino sulle montagne del vallese.

Erano diversi i bikers da tenere d’occhio con anche il nostro Samuele Porro (TREK selle san marco) che partiva con la tabella n. 1 quale vincitore dello scorso anno. Con lui anche il fido compagno Rabensteiner. Pronto per riscattare la delusione dello scorso anno Juri Ragnoli (SCOTT) che sull’ultima discesa ruppe la ruota posteriore. In gara anche diversi atleti del team Soudal Leecougan e della Silmax Specialized.

Ritmo molto veloce sulla prima salita con il gruppo che ha cominciato lentamente a sfilacciarsi. La vera svolta della corsa sulla salita di Nendaz dove l’attacco del tedesco Seewald riusciva a spaccare ulteriormente la testa della corsa con il solo Porro che gli resisteva.

Il tedesco Seewald in piena azione

Il tedesco imprimeva un ritmo davvero forsennato tanto é che il vantaggio sugli inseguitori aumentava in poco tempo a quasi 3 minuti.

Sulla salita verso Mandelon il ritmo imposto dal tedesco era troppo alto e Porro decideva di proseguire del proprio ritmo, lascando Seewald a comando da solo.

Al controllo di Evolene prima del durissimo finale in testa Seewald con quasi 2m30s su Porro, seguiva un terzetto composto da Looser, Rabensteiner e Sauser a oltre 5 minuti.

Nelle dure rampe verso Pas de Lona Seewald incrementava il suo margine su Porro e lo ampliava a dismisura nel tratto a piedi visto le sue doti anche di skyrunner, mentre dietro si dilatava il margine e Rabensteiner alla sua prima Grand Raid perdeva terreno nel tratto a piedi.

Successo quindi a sorpresa per Seewald che sfiorava anche il record della corsa in 6h0012s. Secondo Porro ugualmente soddisfatto a quasi 10 minuti. Terzo lo svizzero Looser che precedeva in volata l’ex campione del mondo sia xc che marathon Sauser. Quinto posto in 6h15m44s per l’altro italiano Rabensteiner a completamente di una ottima giornata per il team TREK Selle San Marco. Appena fuori dalla top10, all’11. posto Luca Ronchi del team Soudal Leecougan.

In campo femminile gara senza storia con la svizzera campionessa nazionale in carica Süss che vince con l’ottimo crono di 7h30m45s. Seconda Cornelia Hug a quasi 30m e al terzo la vincitrice dello scorso anno , Darbellay in 8h05m55s.

Da segnalare che la vittoria della staffetta é andata al team Le Dzoya in 7h08m56s, davanti al team BMC che ha accusato un ritardo di 7m30s.

Porro e Rabensteiner con il campione della moto GP lo spagnolo Dani Pedrosa

Prova soddisfacente e conclusa anche per il campone della moto GP Pedrosa che nel percorso da 68km con quasi 3000m di dislivello ha impiegato 6h25m14s per portare a termine la sua fatica.

Appuntamento al prossimo anno per la edizione del Giubileo, la 30.a con la nuova data già fissata per il 23 e 24 agosto.

(MM)