Programmare il finale di stagione

Dopo aver trascorso un periodo di meritate vacanza estive, dopo un intenso anno trascorso tra lavoro e duri allenamenti, è giunta l’ora di tornare a tutte le normali attività quotidiane.
Il ritorno alla routine giornaliera è spesso traumatica e inserirci la propria attività sportiva durante i primi periodi post-vacanze è in alcuni casi complicata.
Molti bikers infatti hanno ancora gare da fare nel mese di settembre e ottobre.
La paura però che la pausa estiva, sia dagli allenamenti che dalle competizioni, abbia compromesso la propria forma fisica attanaglia la mente di molti amatori.
Se vi siete affidati ad un preparatore atletico sicuramente avrete programmato questo periodo di riposo, dove avete dato modo a corpo e mente di recuperare e di preparare il finale di stagione.
A molti atleti che alleno, prima di questa interruzione dagli allenamenti, inserisco carichi di lavoro di elevata intensità, allo scopo di sovraccaricare i sistemi dell’organismo.
Il risultato può consistere nel determinare un ritardo nel recupero dell’atleta, con un ulteriore crescita dello stress indotto. Questo processo viene chiamato “crashing”, un termine abbastanza inquietante per descrivere cosa accade al corpo nell’adattarsi a questo tipo di carico di lavoro.
L’inserimento di un periodo di lavoro a seguito del crashing determina il fenomeno della super-compensazione, cioè un adattamento fisiologico, per effetto dell’allenamento superiore al normale.
Bisogna prestare molta attenzione a questo tipo di metodo, perché il rischio di overtraining è molto elevato. Se compaiono i primi sintomi meglio interrompere i carichi di allenamento e diminuire l’intensità dello sforzo.
Moltissimi durante le proprie vacanze estive si sono voluti mantenere attivi e hanno svolto attività alternative fortemente consigliate anche da me, come camminate oppure sedute di core training.
Tranquilli, se visiete rilassati sulla spiaggia e non avete svolto nessun tipo di attivitàsportiva, non preoccupatevi.
Vi rassicuro dicendovi che un’interruzione dai vostri allenamenti di 7-10 giorni comporta solo una perdita della capacità aerobica del 5%.
Solo dal decimo giorno in poi noteremo una perdita del tono muscolare che comporterà anche un calo di forza.
Quando un atleta torna ad allenarsi dopo un periodo di riposo ritornerà alla condizione di formafisica in un tempo abbastanza ridotto, grazie soprattutto alla memoria muscolare del nostro corpo.
Fondamentale soprattutto nella prima settimana riprendere in maniera graduale senza esagerare con i carichi di allenamento.
Chi utilizza il cardiofrequenzimetro si accorgerà che i battiti del nostro cuore saranno leggermente più alti rispetto al solito, ma anche questo non deve essere un campanello dell’allarme visto che in poche sedute torneranno come prima.
Consiglio di inserire nelle prime sedute alcuni richiami di forza resistente (SFR) accompagnati magari da un lavoro al medio (80%-85% della Fcmax).
Fondamentale poi riprendere il feeling con la propria Mountain bike; un allenamento mirato al miglioramento della vostra tecnica di guida vi farà riscoprire la bellezza di questo sport.
Con il passare poi dei giorni vi accorgerete come il periodo di riposo vi abbia fatto riacquistare quella brillantezza e quel colpo di pedale che negli ultimi periodi sembrava andato perso.
Con l’avvicinarsi delle competizioni bisognerà cercare di svolgere lavori specifici che vanno a simulare l’intensità della gara.
Ricordiamoci però che l’allenamento non è e non deve essere una gara: quindi uscire “atutta” non è sempre la migliore soluzione per cercare la migliore condizione diforma.
Avere una programmazione di tutto il calendario agonistico che include le vostre gare, i vostri periodi di massima forma e le vostre settimane di riposo è la chiave per poter essere competitivi e avere risultati.

Se voletemaggiori informazioni su come programmare o organizzare il vostro finale distagione scrivete a: shprogramtraining@gmail.com(Giovanni Gilberti)