Petropolis: Schurter dice 33. McConnell firma la 1^

Una partenza di World Cup decisamente particolare quella di Petropolis (Brasile). A parte la location, assoluta novità, la gara ha visto diversi forfait di atleti anche di spicco, causa covid (o altri virus non identificati…) e anche alcuni degli atleti comunque partiti sono stati costretti al ritiro a causa delle cattive condizioni fisiche.

Nella gara donne, col forfait dell’ultimo minuto della Neff e della Richards, tutto sembrava già chiuso dopo i primi due giri, con la fuga di Loana Lecomte, ma la francesina forse non è ancora tornata al 100% dopo l’infortunio. Dietro via via hanno cominciato a recuperare terreno l’australiana Bec McConnell e soprattutto l’olandese Anne Terpstra, che sembrava la più in forma tra quelle in grado di giocarsi la vittoria. Intanto spariva presto dalle prime posizioni Pauline Ferrand Prevot, costretta al ritiro per le sue cattive condizioni.

La gara si è decisa nell’ultimo giro, con tre atlete a cercare l’acuto. La Lecomte pagava qualcosa, la Terpstra sembrava in controllo, ma lo strappo decisivo l’ha dato Bec McConnell, che dopo tanti piazzamenti ha finalmente fatto centro. Dopo 1h29’41” l’australiana ha centrato la sua prima vittoria in Coppa, precedendo di 17″ la Terpstra e di 38″ la Lecomte. Poi a completare il podio le due giovani austriache Laura Stigger e Mona Mitterwallner, che se le sono date di santa ragione fino al traguardo. A seguire si sono piazzate Bohe, Indergand, Keller e Courtney, che dopo una partenza pessima è riuscita a recuperare tante posizioni.

La miglior italiana è stata Martina Berta 12^, con Eva Lechner 19^.

Molto combattuta anche la gara uomini, anche qui con tre atleti a fare la differenza su tutti gli altri. L’esperienza di Schurter e Marotte hanno dovuto fare i conti con l’esuberanza del giovane Dascalu che ha cercato di sparigliare le carte. Dietro, ad inseguire, un terzetto davvero inaspettato, composto da Filippo Colombo, da Sebastian Fini e dal carneade Pierre De Froidmont.

Anche nella gara maschile tutto si è deciso nell’ultimo giro, anzi in volata. Schurter ha tentato di gestirla a modo suo, mettendosi al comando, ma sull’ultimo strappo Marotte ha rotto gli indugi, lanciandosi nella discesa finale al comando. Tutto sembrava portare alla 1^ vittoria in Coppa del Team Santa Cruz FSA, ma non bisogna mai fare i conti senza l’oste, che in questo caso portava il nome di Nino Schurter.

Lo svizzero, quasi 36enne, non lascia scampo al rivale e riesce finalmente a rompere il muro dei 33 successi in Coppa. A Petropolis Schurter centra la vittoria, la sua 33^ in Coppa, affiancando il mito Julien Absalon ed entrando definitivamente nella storia. Marotte si deve accontentare del 2° posto, con Dascalu al 3° posto. Poi Fini, Colombo, De Froidmont e Luca Braidot, che chiude la sua gara in crescita. 21° Gerhard Kerschbaumer e 29° Gioele Bertolini.

(Max Alloi)

Fonte: solobike.it

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