La loro (Sud) Africa – La Cape Epic del Team Trek Selle San Marco, 3^ tappa

Un’altra tappa di questa Cape Epic 2018 se ne è andata in archivio. La tappa più complicata ha portato risultati buoni per i team Trek Selle San Marco (perchè una Top 10 in una gara così difficile è sempre un buon risultato), ma che poteva offrire di meglio vista la condizione di Casagrande e Rabensteiner.

La fortuna ci ha messo però lo zampino e il podio, che ci si poteva giocare fino alla fine, è svanito. Sensazioni meno positive per Porro e Ferraro, che però hanno chiuso poco lontano dai compagni di squadra. Ancora al traguardo, in buona posizione Righettini, che continua a mettere da parte esperienze importanti.

Dicevamo dei risultati, comunque positivi, anche se soprattutto Casagrande e Rabensteiner potevano ambire a un risultato più positivo. Ci raccontano quanto successo i due protagonisti. Deluso Fabian Rabensteiner: “Peccato per oggi. Proprio quando ci siamo messi in gioco per il podio, Michele ha forato. Siamo riusciti a ripararlo con due Dynaplug e due co2, ma la riparazione non teneva al 100%. Siamo arrivati per miracolo alla technical zone e abbiamo dovuto cambiare la ruota. E anche oggi ci è toccato fare 40km da soli, con tanto vento in faccia. Domani è un altro giorno…”

Grande la voglia di riscatto anche per Michele Casagrande: “La tappa più lunga della Cape Epic è andata male per me e Fabian. Una foratura in un momento delicato della corsa ci ha tolto dalla possibilità di lottare per il podio. Mancavano 40km al traguardo e ce li siamo fatti in solitaria. Rimane il rammarico per un risultato mancato, ma rimaniamo ottimisti per le prossime tappe, perchè la condizione è buona e la voglia di riscatto tanta!”

Damiano Ferraro era in buona condizione, ma ha supportato al 100% la giornata no del suo compagno: “Oggi era la tappa più lunga. Stavo veramente bene, ma purtroppo Samuele non era al meglio ed è rimasto un po’ indietro nella bagarre della partenza. Poi siamo riusciti a rientrare sul gruppo inseguitore. Siamo sempre rimasti la e poi nel finale però, negli ultimi 25km, Samuele non riusciva a reggere il ritmo e allora abbiamo mollato, cercando di arrivare al traguardo regolari. Peccato per Fabian e Michele, che potevano fare un altro podio perchè stavano bene, ma hanno forato nel momento peggiore, sull’ultima salita. Quindi hanno dovuto fare gli ultimi 25-30km da soli e con il vento contrario.”

Il più deluso è di sicuro Samuele Porro: “Oggi giornataccia. Sono anche caduto, ma per fortuna in salita e senza conseguenze. Ho sofferto fin dall’inizio. Una tappa troppo veloce per me. Sono riuscito, grazie a Damiano, a stare con il gruppo inseguitore fino dopo al 4° water point. Poi ho pagato la fatica e il mio compagno mi ha scortato fino all’arrivo.”

Continua la positiva esperienza di Andrea Righettini: “I percorsi fino ad ora non si addicono molto alle mie caratteristiche. Tanta, tanta pianura, spesso controvento e nella sabbia! Discese non molto tecniche dove bisogna pedalare. Oggi però stavo un po’ meglio e fino al km105 eravamo messi bene. Eravamo 15 e non lontani da chi ci precedeva. Le sensazioni erano stranamente buone nonostante la fatica nelle gambe. Dopodichè però il serbatoio si è svuotato del tutto e abbiamo perso 8 posizioni negli ultimi 17km. Sono contento di essermi tolto questa tappa dalle “scatole”. Ora devo resistere ancora domani, con altri 111km e poi ne arrivano tre più corte dove posso fare meglio.”

(Max Alloi)

Fonte: Solobike.it