Kate Courtney riporta la maglia iridata negli USA

Incredibile performance della statunitense Kate Courtney, che si laurea campionessa del mondo.

Cielo senza una nuvola per l’ultima giornata di gara dedicata all’XCO, in attesa del gran finale della DH domenica. A Lenzerheide la gara femminile Elite è scattata alle 12.30, con un lotto di pretendenti al successo a cui faceva capo la padrona di casa Jolanda Neff.

Dopo la veloce partenza è Annika Langvad a prendere il comando, lei che si è già imposta nella gara iridata XCO nel 2016 a Nove Mesto Na Morave, ma che a casa possiede anche una nutrita collezione anche di maglie iridate marathon (quattro).

Il folto pubblico spinge col tifo Jolanda Neff, che però pare non essere brillantissima e fatica a tenere il passo delle migliori. Sembra quindi un monologo da parte della Langvad, ma dietro c’è qualcuno che non ci sta.

La canadese Emily Batty e la statunitense Kate Courtney inseguono con un buon ritmo, anche se qualche errore di troppo della Batty la relega definitivamente in terza piazza. Chi però inizia ad inanellare tempi record sul giro è proprio la Courtney, che dopo aver dovuto pagare una trentina di secondi di distacco, riduce sensibilmente il gap.

La Langvad sbaglia e scivola a terra, così nell’ultimo giro avviene l’aggancio, ma al traguardo non c’è volata perchè la Courtney mette ben quarantasette secondi sulla danese, e conquista la sua meritata maglia iridata. La riporta negli USA dopo diciotto anni, l’ultima fu Alison Dunlap. E pensare che è al primo anno nella categoria Elite.

La Batty mantiene la terza posizione, ma il pubblico è in ovazione per celebrare il quarto posto di Jolanda Neff, e quinta piazza per la polacca Maja Wlowszczowska. Gara regolare per Eva Lechner, che chiude venticinquesima.

Kate Courtney (1a, USA): “Oggi è stata davvero una giornata speciale, volevo solamente fare una gara pulita anche se sapevo di essere molto in forma, ed in ogni caso affrontare i tratti difficili meglio che potevo. Questo successo dimostra che i risultati si ottengono quando si corre in maniera costante. E’ stato fantastico rappresentare gli USA e regalare questo risultato, sono felice per il team, per i miei parenti”.

Annika Langvad (2a, DEN): “Ho avuto un’ottima partenza, ho provato a stare davanti da subito, nonostante la scivolata mi sentivo bene. Sono contenta per questo successo di Kate, se lo è meritato in questa atmosfera pazzesca”.

Emily Batty (3a, CAN): “Ho avuto una buona forma per tutta la stagione, a parte solo l’inizio, ho fatto anche molto allenamento in quota. Per un tratto ho pedalato con Kate, ma dopo il traguardo non avevo più energie, segno che ho dato tutto. Il percorso era difficile, ed ho cercato di massimizzare le risorse”.

(AB)

Ph. Max Alloi/Max Bertello/Marco Meia – Solobike.it