Incubi notturni la sera prima della gara: il curioso significato dei sogni

Chi non ha mai avuto un“incubo” notturno la notte, o le notti, prima di una gara?
“Mi sono sognato che allo start, quando faccio per pedalare, la bicicletta non si smuove e mi sento le gambe pesanti come due macigni!” oppure “Ho sognato che continuavo a sbagliare percorso, si era fatto buio ma io ero ancora in gara e non capivo più dov’ero.” ecc. ecc…
Frequenti sono anche i sogni che, apparentemente, nulla c’entrano con la gara o con la prestazione eppure al risveglio ci lasciano una sensazione di inquietudine.
Purtroppo gli atleti più “suggestionabili” si lasciano influenzare facilmente dalle immagini notturne pensando magari a qualche significato premonitore insito nel sogno e, inevitabilmente, le sensazioni negative generate da questa soggettiva “interpretazione” potranno generare nel biker una condizione di ansia pre-gara, aumentandone le sensazioni di insicurezza e sfiducia sull’esito finale della prestazione.
MAI SOGNI DEL PRE- GARA SONO DAVVERO DEI SOGNI PREMONITORI??
ASSOLUTAMENTE NO!
Mettetevi il cuore in pace amici bikers terrorizzati dai sogni del pre-gara.
I sogni, semplicemente, sono la rappresentazione per immagine delle nostre PAURE, delle insicurezze e dei dubbi che durante la giornata, di solito, vengono messi a tacere dalla parte più “critica” e razionale della nostra mente per proteggerci così da emozioni e sensazioni negative.
Tuttavia, durante la notte questa parte più razionale della mente si assopisce insieme all’atleta ed è per questo più semplice che, proprio durante il sonno, dall’inconscio emergano quelle paure e i dubbi che durante la giornata cerchiamo di non ascoltare e accantonare.

La nostra mente è molto “creativa” pertanto è raro che nei sogni le paure si esprimano “nude e crude” così come sono realmente; il più delle volte le nostre paure entrano a far parte del sogno in modo “mascherato” e, per questo, spesso difficilmente indentificabile.
Ad esempio se il biker teme di fare una pessima prestazione in gara, durante la notte potrà sognare di arrivare in ritardo ad una festa per il suo compleanno, rimanendoci molto male perché tutti gli invitati se ne saranno già andati. 
Cosa c’entra questo con la gara? Apparentemente nulla! Tuttavia, attraverso un lavoro di interpretazione del sogno, assieme all’atleta, si potrà da questa immagine risalire alla sua reale paura, che potrebbe essere ad esempio quella di deludere le aspettative degli amici e famigliari accorsi per assistere alla sua gara.
Infatti, anche se la parte più razionale della mente  durante la notte è “assopita” non è del tutto assente e continua così ad esercitare un lieve controllo sulle paure che emergono alla coscienza impedendo talvolta che queste emergano allo stato puro bensì mascherandole con altre immagini.
I sogni diventano PREMONITORI soltanto se l’atleta gli permette di diventarlo.
Se il corridore la notte prima della gara sogna che al primo km inizierà a sentirsi stanco e fiacco e che finirà per ritirarsi probabilmente, se guidato dalla credenza di aver fatto un sogno premonitore, è possibile che già prima dello start il biker inizierà effettivamente a sentirsi stanco e che deciderà di ritirarsi per poi andare a raccontare “ecco, lo avevo sognato io che sarebbe finita così!”.
Questo fenomeno, in psicologia, non ha nulla a che fare con i sogni premonitori bensì viene definito “PROFEZIA CHE SI AUTO- AVVERA”: l’atleta poco fiducioso delle sue capacità e timoroso che la sua prestazione possa avere un esito negativo, a seguito di questi pensieri, altera il suo comportamento in modo tale da andare a confermare esattamente il suo pensiero.
I pensieri generano azioni, le azioni sono influenzate dai pensieri.
Non esistono i sogni premonitori cari amici bikers, la gestione della prestazione è nelle vostre gambe e nella vostra mente.
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(Dott.ssa Claudia Maffi)