Il biker ipoattivato: strategie mentali per regolare il livello di attivazione

Spesso nei miei articoli ho fatto riferimento alla tensione pre- gara, ovvero quello stato di IPER ATTIVAZIONE che, se non gestito, può indurre nel biker una condizione di affaticamento precoce, concentrazione ridotta, difficoltà a gestire la propria emotività, e tutta una serie di “sintomi” fisici quali tachicardia, apnea, rigidità legata ad un eccessiva tensione muscolare, tutte manifestazioni che rischiano di ostacolare il biker nell’esecuzione della performance.In questo caso ci siamo già detti che imparare, attraverso il mental training, adeguati esercizi di RESPIRAZIONE e tecniche come il TRAINING AUTOGENO ed il RILASSAMENTO PROGRESSIVO di Jacobson aiuterà il corridore a ridurre lo stato di eccessiva attivazione che frequentemente accompagna la partecipazione a gare e competizioni sportive.
Nell’articolo di oggivorrei però farò riferimento anche ad un’altra condizione frequente nei biker in partenza ad una gara, ovvero lo stato di IPOATTIVAZIONE intesa come un livello di attivazione insufficiente affinchè l’atleta riesca ad esprimere il massimo di sé all’interno della performance.
Il corridore IPOATTIVATO, la mattina della gara, si sentirà fisicamente stanco, spento e privo di energia mentre dal punto di vista mentale verranno a mancare motivazione verso l’obiettivo e anche la capacità di mantenersi concentrato subirà un drastico calo.

IPERATTIVAZIONE e IPOATTIVAZIONE sono entrambe modalità con cui un corridore può reagire di fronte ad eventi sfidanti, in questo caso le competizioni sportive.
Soprattutto quando ilbiker nutre aspettative elevate verso il risultato della competizione ma non è sicuro delle proprie capacità di raggiungere l’obiettivo, in base alla personalità dell’atleta, il suo livello di attivazione potrà subire un’IMPENNATA o, all’opposto, CADERE A PICCO.
L’obiettivo del mental training, in questo caso, consiste nell’insegnare al biker delle tecniche mentali per INNALZARE un livello di ATTIVAZIONE evidentemente troppo basso.
Come potete vedere nell’immagine, infatti, un livello di attivazione troppo ALTO o troppo BASSO rappresentano i NEMICI della prestazione: per essere nelle condizioni di esprimersi al meglio all’interno della performance il biker dovrà essere in grado di regolare il suo livello di attivazione ad uno stato intermedio, quello appunto OTTIMALE.
Un livello adeguato di attivazione, infatti, consente al biker di avvertire benessere fisico e serenità mentale, massima concentrazione e motivazione verso l’obiettivo. La tensione sarà presente, ed è normale che ci sia, tuttavia il livello di attivazione sarà tenuto sotto controllo dall’atleta che si appresta alla partenza: è la cosiddetta tensione positiva, quella che ti fa’ scalpitare, quella voglia diiniziare a spingere sui pedali per mostrare a te stesso cosa sai fare.

Quali STRATEGIE utilizzare per aumentare il livello di ATTIVAZIONE quando è troppo basso?
Gli esercizi di visualizzazione mentale sono una tecnica molto utile per gli atleti al fine di innalzare il proprio livello di attivazione: ripassare specifici tratti del percorso di gara, immaginarsi in bici ad esempio nell’atto di affrontare un single track o specifiche discese tecniche o tratti in salita del percorso di gara inducono dei micromovimenti reali nel corpo, con effetto attivante sia sul fisico sia sulla mente.
Gli Esercizi immaginativi, invece, lasciano libero sfogo all’immaginazione dell’atleta con l’obiettivo di rievocare ed attivare nel presente emozioni positive legate ad esperienze passate di raggiungimento dell’obiettivo, queste tecniche sono l’IDEALE per raggiungere un adeguato livello di attivazione e massima CONCENTRAZIONE in vista dello start.
Lagestione del dialogo interno attraverso frasi MOTIVANTI ed AUTOINCITAMENTI creati ad hoc avrà l’effetto di stimolare l’AUTOEFFICACIA del biker portandone l’attenzione sui punti di forza.
Quindi amici bikers, PIEDI SUI PEDALI e MENTAL TRAINING!!
Vuoi imparare delle tecniche più specifiche per regolare il tuo livello di attivazione? Scrivimi una mail ad info@claudiamaffi.it e visita il mio sito www.claudiamaffi.it 
(Dott.ssa Claudia Maffi)