Gravel in the Land of Venice: Press Tour nell’area dei Colli Euganei e del Sile– Day 4

La quarta giornata di questo Press Tour è dedicata al Sile e allo splendido percorso ciclabile che si conclude nel centro di una delle più eleganti città venete, quella Treviso che ha saputo conquistarsi, grazie alle sue iniziative ed alla sua bellezza, un ruolo da protagonista nel turismo che sceglie il Veneto. Partiamo da Mogliano Veneto, e attraverso strade secondarie intercettiamo il percorso lungo il fiume, uno dei più frequentati d’Italia. Il motivo è facilmente intuibile: non ci sono grosse difficoltà altimetriche, per la maggior parte è su sfondo sterrato in ottimo stato, e letteralmente immerso nella natura. Ciò che rende indimenticabile questo itinerario è la varietà paesaggistica che offre: il fiume, i piccoli centri abitati, le passerelle sospese sull’acqua, gli uccelli e le piante tutelati dal parco regionale.

E’ percorribile in ogni periodo dell’anno, e in ogni stagione regala atmosfere e sfumatura diverse, ma sempre coinvolgenti. I forti temporali dei giorni precedenti creano qualche piccolo imprevisto: in almeno tre occasioni dobbiamo scavalcare grossi tronchi che il vento ha sradicato e fatto cadere sul tracciato, ma niente di cui preoccuparsi. Chiacchierando lasciamo il Sile alle spalle quasi senza accorgercene, e arriviamo in centro a Treviso nel giorno di mercato, con le persone che si godono la bella giornata degustando un Prosecco davanti alle osterie. Non manchiamo di seguire il buon esempio, e concludiamo l’escursione ed il primo Press Tour davanti a piatti e bicchieri.  

Dopo i saluti e nel tratto che ci riporta verso casa si ripercorrono i momenti di alcune delle esperienze condivise insieme, il tempo farà il resto. Ma fin da subito ripenso ai momenti in cui parlavo con Francesco di alcune manifestazioni agonistiche a cui avevamo partecipato entrambi, e ad esperienze di cicloturismo che andavano ricordate per la loro bellezza. Ritornando lungo il canale Battaglia ripensavo alle parole di Maurizio Uliana, direttore del Museo della Navigazione, che mi ha fatto conoscere mille cose che non sapevo sulle mie terre e che mi ha consigliato “Se l’acqua ride”, un bellissimo romanzo di Paolo Malaguti sulla storia dei “barcari” che ho appena terminato. Con Sandra Pinato ci siamo confrontati su dove il ciclismo sia orientato, sia nel campo delle competizioni che su quello più strettamente turistico, oltre che sulla relativa evoluzione che ha avuto il ruolo di giornalista.

Francesco Stefani ci ha raccontato le difficoltà del mondo dell’apicoltura, strettamente legate all’involuzione climatica e mi ha insegnato parecchio sulla birra artigianale, ma da bravo studente ho dovuto assaggiarne più di una: val più la pratica… 

Claudio mi ha fatto incuriosire sulle diverse impostazioni che Openmind Travel può dare ai viaggi che organizza, a seconda dell’aspetto che si vuole previlegiare: un’esperienza dinamica e sportiva, oppure di ricarica e di riequilibrio; o di esplorazione, sia verso le tradizioni che le origini, ma anche di pura e semplice (ri)scoperta di cultura del cibo e del vino, ovvero verso il puro e semplice benessere. Un grazie anche ad Anna, Massimo, Stefano, Silvia e Marzia, per i momenti condivisi alla riscoperta di un territorio che non smette mai di stupire e di incuriosire, da valorizzare e tutelare sicuramente un po’ di più.

(Sandro Bongiorno)