Giorgia Marchet: cambia nome, ma non divisa il tricolore Under 23

Anche nel 2019 arriva un titolo Under 23 per il team Rudy Project. Questa volta grazie a Giorgia Marchet, ragazza in crescita che può esplodere anche in campo internazionale dopo il successo tricolore.

Solobike.it: Ciao Giorgia. Innanzitutto complimenti per il tricolore. Da 1 a 100 quant’è la gioia per questo successo e quant’è la sorpresa tua per questo risultato raggiunto?

Giorgia Marchet: E’ una gioia indescrivibile perché questo è il mio primo grande titolo quindi direi infinito! L’anno scorso quando mi dissero che Lamosano avrebbe ospitato gli italiani dentro di me pensai  ‘che figo sarebbe vincere gli italiani in casa?!’ Quello era solo un sogno, una battuta che però sabato si è avverato realmente!

Solobike.it: Un risultato che ripaga di tanti sacrifici. Un risultato che arriva dopo un inizio forse un po’ sottotono. Ma sei andata in crescendo in questa seconda parte di stagione. Tutto programmato, fortuna? O cos’altro ti ha aiutato ad arrivare a questo risultato?

Giorgia Marchet: Con il mio allenatore David Pizzolato avevamo pianificato di fare un inverno tranquillo puntando più sulla tecnica e sulla resistenza per partire con calma, in modo da arrivare in forma ad aprile e poi per le prime Coppe del Mondo. Abbiamo pianificato al meglio la stagione, alternando settimane di carico e scarico e a parte Les Gets abbiamo centrato i nostri obbiettivi.

Solobike.it: Raccontaci le emozioni di questa tua spettacolare gara. Prima, durante e dopo il trionfo…

Giorgia Marchet: Il giorno prima della gara ero tranquilla, ho fatto il mio solito allenamento pre gara e poi alla sera ci hanno consegnato in piazza i pettorali; ma poi quando ho sentito l’inno e visto la bandiera che scendeva dal campanile mi sono detta ‘ Gio domani il tricolore deve essere tuo ‘. Ai meno 1’ dalla partenza ero tesa, ma tra la folla ho incrociato lo sguardo del mio Presidente Michele Teso che mi ha dato interiore motivazione e tranquillità. Durante la gara la tensione è scomparsa, ma è subentrata la fatica. In salita spingevo più che potevo incitata dei miei tifosi, nell’ultimo giro ho amministrato il vantaggio cercando di non fare errori e poi quando ho finito l’ultima discesa mi sono detta ‘è Fatta!!’ L’ultima salita me la sono goduta tutta e poi quando ho visto mio papà che mi aspettava prima dell’arrivo con la bandiera avevo la pelle d’oca! Insomma tutta una serie di emozioni fantastiche che ti ripagano di tutte le fatiche che ho fatto durante la stagione.

Solobike.it: Un risultato che conferma l’ottimo lavoro del team Rudy Project, del presidente n.1 Michele Teso. Dopo la doppietta Under 23 dello scorso anno, ancora una doppietta anche nel 2019. Un team, una famiglia. E’ questo una spinta in più per fare bene?

Giorgia Marchet: Sicuramente si, il team fa la differenza!! Sul lato umano il nostro piccolo team secondo me ha una marcia in più! Ognuno al suo compito e lo svolge al meglio! Quando c’è la gara ci si concentra su quella e poi alla stand si fa festa come dopo il tricolore di sabato.

Solobike.it: Sicuramente ad inizio stagione partivi con un grande peso. Prendere il posto di un’atleta vincente. Questo pensiero è stato un peso, una spinta, un ostacolo da superare?

Giorgia Marchet: Essere l’atleta di punta è una grande responsabilità perché hai gli occhi puntati degli sponsor e dei compagni di squadra ma questo mi da anche grande motivazione perché mi sprona a fare sempre meglio e ad essere un punto di riferimento. 

Solobike.it: A chi vuoi dedicare questa vittoria?

Giorgia Marchet: Questa vittoria la dedico in primis a tutto il territorio bellunese che lo scorso autunno è stato colpita dalla Tempesta Vaia distruggendo boschi, strade e sentieri. Come dopo una gara andata male ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti cercando di tornare alla normalità. Poi la dedica va a tutti coloro che hanno collaborato e contribuito anche con una minima parte alla mia crescita di atleta che mi ha portato a vincere questa maglia. Non smetterò mai di ringraziarli.

Solobike.it: Ora arrivano appuntamenti importanti: Europei, World Cup in Val di Sole e Mondiali. Quali sono le tue aspettative per questi appuntamenti che, oltre al tricolore, segneranno presente e futuro?

Giorgia Marchet: Parto senza aspettative mente libera cercando di dare sempre il massimo onorando la maglia tricolore e quella della nazionale. Se mi pongo degli obbiettivi poi mi faccio troppi pensieri, mentre se parto tranquilla riesco ad andare più forte!

Solobike.it: Se in campo nazionale sei arrivata al n.1, in campo internazionale cosa ti manca ancora per arrivare a competere con le atlete top di categoria?

Giorgia Marchet: Credo che mi manchi ancora qualcosa sulla tecnica, già dall’anno scorso mi sento molto migliorata perché ho iniziato un percorso di tecnica ad hoc con Ugo Zoppas. E poi sono ancora giovane non voglio affrettare i tempi, ho ancora un anno e mezzo da under per puntare in alto e crescere gradualmente.

Solobike.it: Giorgia, ti ringraziamo e chiudiamo con un grande in bocca al lupo. E naturalmente per il “president” ti lasciamo con un doveroso #GUARDACHETIVEDO!

Giorgia Marchet: E si, guarda che ti vedo è il nostro motto!! Ciao a tutti e grazie, ci vediamo sui campi di gara!

(Max Alloi)

Fonte: solobike.it