Il ruolo del manager nel mondo della MTB: Claudio Prando e la sua esperienza

Se ne parla tanto in altri sport, dove gli interessi economici sono maggiori e di conseguenza il richiamo è forte, ma anche nella mountainbike il ruolo del manager ha una sua importanza, soprattutto per gli atleti stranieri, comunitari e ancor più extracomunitari, che devono essere assistiti con la non semplice burocrazia italiana. In uno sport “povero” come la mountainbike con il ruolo del manager si riassumono molte figure professionali e alla fine di base c’è quasi sempre la passione e l’amicizia. Claudio Prando, da anni, con tanta passione svolge questo ruolo, cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.

La figura del manager nel mondo della mountanbike è poco definito, non si capisce bene dove inizino e finiscano i suoi compiti e forse bene non lo sanno nemmeno loro, dovendosi improvvisare a seconda delle necessità in vari ruoli. Non tutti forse conoscono Claudio Prando, eppure sono anni che segue atleti di livello come i fratelli Medvedev, Alexey (Cicli Taddei) e Dmitry (Metallurgica Veneta GT Trevisan Saby Team), Stefano Dal Grande (Bottecchia Factory Team) e Vera Medvedeva (Metallurgica Veneta GT Trevisan Saby Team). Abbiamo voluto sentire Claudio, che svolge questo ruolo con discrezione, serietà e tanta passione, per cercare di capire meglio di cosa si tratta in realtà.

Solobike.it: Ciao Claudio, ci parli un po’ di quello che è il tuo ruolo come manager? Dove iniziano e finiscono i tuoi compiti?

Claudio: A dire il vero non so neppure io dove iniziano e dove finiscono i miei compiti. Certo è che non ci si può improvvisare da un giorno all’altro, soprattutto con gli stranieri sono tante le cose da conoscere per gestire tutto correttamente.

Solobike.it: Ci ricapitoli in sintesi i tuoi compiti?

Claudio: Gestisco i contatti con le squadre, i documenti per i permessi di soggiorno, pratiche bancarie, alloggi, gli faccio fare dietro scooter e molte volte devo fare anche il “mental trainer”!

Solobike.it: Davvero molte cose. Dove trovi il tempo per tutto questo, so che hai un’attività e una famiglia?

Claudio: Non è sempre facile trovare il tempo, se non ci fosse la passione non si farebbe nulla. Si, io ho un’attività di ristorazione a San Giovanni Ilarione, dove vivo con la mia famiglia, e questa m’impegna molto ma, grazie anche alla mia bella famiglia, che mi sostiene, riesco sampre a ritagliare del tempo per seguire i miei “amici/atleti”.

Solobike.it: So che hai altri ruoli nel mondo della mountainbike, ce ne vuoi parlare?

Claudio: Sì, faccio parte del direttivo della ASD Basalti, società che organizza la GF del Durello, e anche questo ruolo richiede un certo impegno.

Claudio Prando assiste Stefano Dal Grande in Nazionale nel 2015

Solobike.it: Come concili tutte queste cose con la tua vita privata?

Claudio: Come ti dicevo ho la fortuna di avere una famiglia che mi sostiene. Il lavoro, l’attività di manager e il resto m’impegnano a fondo, ma con qualche salto mortale riesco sempre a conciliare tutto, trovando anche il tempo da dedicare alla mia bella famiglia.

Solobike.it: Ci parli del rapporto con i tuoi atleti?

Claudio: Alla base di tutto ci deve essere stima e fiducia reciproca, quando questi elementi sono presenti s’instaura un rapporto più di amicizia che altro. Quando hanno momenti difficili gli sto vicino, ma anche loro sono stati vicini a me in certe situazioni.

Abbiamo voluto sentire anche alcuni degli atleti gestiti da Claudio e queste sono state le loro parole:

Alexey Medvedev: Per me Claudio è come un fratello maggiore. Mi ha aiutato sia nello sport che nella vita, fin dal 2011 quando è iniziata la nostra amicizia. Anche io ho avuto modo di ricambiare la sua amicizia nel 2017, quando ha attraversato un momento difficile. Una cosa è certa, se non fosse per lui io non sarei qua a correre adesso.

Dmitry Medvedev e Vera Medvedeva: Claudio ci ha aiutati molto e riportato Vera alle gare. Ci supporta in molte cose, dai documenti all’organizzazione per le gare. Anche se lavora duramente riesce a trovare il tempo da passare con noi. E’ una persona molto onesta e buona, come la sua famiglia con i suoi bellissimi figli. Grazie di tutto Claudio, a te e alla tua bella famiglia.

Claudio, Dmitry e Vera con la maglia di campionessa nazionale russa

Solobike.it: Dalle loro parole traspare un grande affetto nei confronti tuoi e della tua famiglia, sei orgoglioso di questo?

Claudio: Certamente, ne sono orgoglioso e ti garantisco che l’affetto è reciproco!

Solobike.it: Ti ringraziamo per averci chiarito alcuni aspetti del tuo ruolo nel mondo della mountainbike. Abbiamo capito che lo fai con molta passione e serietà. Un impegno che ti richiede sacrifici e rinunce a volte, ma da quello che abbiamo capito ti ripaga con grandi soddisfazioni.

Claudio: Grazie a voi di Solobike.it per avirmi dato questo spazio e il modo di ringraziare chi mi sostiene e aiuta in questa attività, a partire dalla mia famiglia.

Aldo Zanardi

 

Nella foto di copertina: Claudio con Alexey campione europeo marathon 2018

Fonte: Solobike.it