Van Aert imbattibile a Namur. Sorpresissima Richards tra le donne

Namur, con la 6^ tappa di World Cup, ha regalato emozioni e sorprese, ma soprattutto tanto divertimento per il pubblico. Un po’ meno per gli atleti, che hanno trovato condizioni estreme e un percorso caratterizzato dal tanto fango.Nella gara uomini tutti pronosticavano Mathieu Van der Poel, ed invece, un po’ a sorpresa, è sbacato il nome del campione del mondo Wout Van Aert. Sorpresa perchè in effetti quest’anno Van Aert era riuscito solo in un’occasione a battere Van der Poel, per di più a causa di problemi meccanici dell’olandese. Van Aert arrivava da due settimane di stop per allenarsi in Spagna e miracolosamente, se prima prendeva passivi importanti senza riuscire a tenere il ritmo di Van der Poel, in questa gara di Namur ha tenuto un ritmo insostenibile per tutti, tanto che al 3° giro aveva già 50 secondi su tutti i rivali. Di certo Van der Poel è incappato in una giornata storta, caratterizzata anche da 2 cadute (una spettacolare nell’ultimo giro), ma Van Aert è parso un altro atleta da quello visto fino ad ora.Van Aert ha attaccato, allungato e poi nel finale controllato, per evitare conseguenze dalle probabili e numerose scivolate. Alla fine è andato a chiudere con un vantaggio superiore al minuto su tutti quanti, con distacchi che raramente si vedono in una gara di ciclocross. Dietro era spettacolo, con Toon Aerts e Mathieu Van der Poel che vista la supremazia del campione del mondo, cercavano di avere la meglio nella lotta per il 2° posto. Tutto si decideva nell’ultimo giro. Aerts sembrava averne di più e Van der Poel a metà ultimo giro cadeva pericolosamente in una discesa, impattando contro un albero. Perdeva secondi e per Aerts sembrava fatta. Il campione d’Europa però di pura rabbia rientrava sul rivale proprio negli ultimi metri, ma pagava lo sforzo e veniva batuto in volata. 4° a 1’57” Kevin Pauwels, con tutti gli altri oltre i 2 minuti.Giornata non troppo positiva per i colori azzurri, con Gioele Bertolini caduto in partenza, che di fatto doveva dire addio ai sogni di gloria. Il miglior italiano è stato Marco Aurelio Fontana 31°, seguito dallo stesso Bertolini al 34°, e da Lorenzo e Nicolas Zamparisi al 38° e 40° posto.Meglio è andata per l’Italia nella gara Elite donne, contrassegnata dal successo imprevisto dell’inglese Evie Richards. La Richards, già bronzo ai mondiali di MTB del 2015 nella categoria Junior, a soli 20 anni sorprende tutti e vince una gara di Coppa, diventando la più giovane vincitrice in Coppa, primato che prima spettava a Marianne Vos. La giornata storta per la leader di Coppa Sanne Cant, che chiude solo 12^, lascia terreno fertile per atlete considerate di secondo piano, tanto che sul podio finiscono l’altra britannica Nikki Brammaier e l’azzurra Eva Lechner, sempre più convincente anche nel cross. Bene Anche Alice Maria Arzuffi, 10^. Una Namur che ha visto protagoniste tante bikers, visto che oltre alla Richards e alla Lechner hanno fatto bene Pauline Ferrand Prevot 5^ e Jolanda Neff 8^.Van der Poel e la Cant mantengono la testa delle rispettive classifiche di Coppa.Buona prova degli atleti azzurri anche nelle categorie minori. Tra gli Under 23, nella gara vinta da Pidcock, Jacob Dorigoni è 5°, mentre tra gli Junior, dove il successo è andato a Loris Rouiller, Filippo Fontana ha chiuso al 9° posto.(Max Alloi)