Soavebike: bis di Dal Grande e Fumagalli

1300 bikers hanno preso parte alla XIX ed. della classicia gara veronese che si é corsa in una bella giornata primaverile con anche un leggero venticello. Percorso di circa 52km e 1600m di dislivello reso fangoso soprattutto nella parte finale per il violento temporale di sabato pomeriggio e la pioggia continua della notte. Come lo scorso anno hanno brindato al successo il veronese l’enfant du pays Dal Grande e la lecchese Fumagalli.

Un evento a tutto tondo quello che ormai da 19 edizioni regala ai bikers il borgo di Soave, con il suo rinomato castello e le dolci colline sulle quali si raccolgono le pregiate uve dalle quali si ottiene il prestigioso vino bianco.

La Granfondo KASK Soave MTB infatti é ormai un evento nel cuore dei bikers che ne sanno apprezzare non solo il bel tracciato, armonioso e divertente nella distribuzione delle seppur presenti salite, ma anche per la bella area expo con marchi importanti come Kask (title sponsor), KOO, Pirelli, Bianchi, Ultimate Italia, Giordana, radio Number One ma anche gli eventi collaterali come la prova Gravel del sabato a cui hanno preso parte sui 300 atleti.

Molto ben organizzato anche sia i ristori in corsa che il ristoro finale che il pasta party, che prevedeva un pranzo completo servito da un ottimo servizio di catering.

Pur non avendo mai pedalato prima questa Soave Bike, abbiamo riconoscuto intersezioni con piccoli tratti di altre gare della zona come la Tre Valli, la ormai (purtroppo) ex Divinus Bike di San Giovanni Ilarione o il Durello.

Del percorso ci é piaciuto soprattutto il mai banale finale con il caratteristico arrivo in discesa con passaggio dentro le mura del Castello di Soave, che ha abbracciato idealmente i bikers, una sorta di cavalieri moderni che in sella alle loro “Bike” erano riusciti a “vincere” l’ennesimo week end infangato di questa strana primavera 2019.

I punti di miglioramento di questa edizione a nostro avviso sono stati di sicuro in primis il lavaggio bici. Seppur numerosi e ben dislocati prevedevano solo canne dell’acqua con scarsa pressione, insufficiente per togliere tutto il fango raccolto dalle Mtb sui sentieri delle colline veronesi, causando cosi code e malumori tra i bikers.

Segnalati anche numerosissimi prolemi sulle classifiche esposte a fine gara che anche in ragione delle tre partenze distanziate di 5′ e 10′ rispettivamente dalla prima del primo blocco di 500, ha rallentato le fasi delle premiazioni finali, con proteste e arrangiamenti last minute per cercare di non scontentare nessuno.

Non vogliamo entrare nel merito delle singole situazioni ma fa abbastanza specie che alcune anomalie erano anche sul blocco della Top10 assoluta, classifica che oltre al sistema di cronometraggio (in questo caso SMS sport con anche due controlli intermedi lungo il percorso) dovrebbe avere a supporto il controllo nonche’ liberazione dei giudici Fci.

LA GARA:

la Soave Bike era inserita nel circuito Prestigio Mtb magazine e per la Easy Cup. al va diversi team di primo ordine con Bottecchia factory, Olympia, Bike innovation Focus Gist, Focus XC Italy team.

In campo maschile dopo le prime schermaglie iniziali si é fermato un quartetto in testa con il vincitore di domenica scorsa alla Passo Buole Righettini, il ligure Cristiano Salerno, il veronese Del Grande e il valtellinese Nicolas Samparisi. La selezione é iniziata in corrispondenze delle discese infangate che gli atleti hanno trovato dopo la seconda metà di gara. L’ex stradista Salerno infatti sulla piu’ viscida ha acusato qualche secondo di ritardo ed é stato poi costretto a inseguire. Righettni scendeva bene ma purtroppo é incappato in una foratura ed ha dovuto fare una sosta per riparare. Perfetto conoscitore di ogni centimetro del tracciato era cosi Del Grande ad avvantaggiarsi sugli avversari. er lui nemmeno una foratura che lo vedeva vittima ai meno 10km pregiudicava la corsa perché il latice faceva il suo dovere. Arrivo quindi per lui a braccia alzate sul traguardo di Soave per uno storico e meritato bis della edizione 2018. Grande soddisfazione in casa del suo team il Bottecchia factory racing che si consolava anche con il 4. posto di D’Agosino della foratura occorsa a Efrem Bonelli che era anche in lotta per una Top5. Alle spalle di Del Grande un soprendente Nicolas Samparisi (KTM Alchemist selle SMP DAMA) staccato di 31s e che ormai é quai tutte le domeniche ai vertici delle classifiche delle granfondo nazonali ed é di sicuro una delle rivelazioni di questo 2019. Terzo posto per un comunque soddisfatto Salerno che ha offerto una buona prova accusando 2m20s dal vincitore. Quinto un contrariato Righettini che ha comunque dimostrato di avere una ottima condizone.

La gara femminile é stata a senso unico con un “one woman show” di Mara Fumagalli che ha iniziao in testa e finito in testa rifilando distacchi abissali alle sue avversarie. La bergamasca Simona Mazzuccotelli a metà gara ha sopravanzto la ligure Gaia Ravaioli e le due atlete hanno cosi concluso nell’ordine ma staccate rispettivamente di 14 minuti la Mazzuccotelli e di 16m e mezzo la Ravaioli. Per un problema fisico purtroppo non h potuto gareggiare una delle favorite , Chiara Burato del team Omap ccli Andreis.

HANNO DETTO:

Stefano Dal Grande (Bottecchia Factory racing):Oggi sono contento perché tutto ha funzionato per il meglo. Quando ho forato ero indeciso se fermarmi alla assistenza o tirare diritto. Ho deciso per la seconda opzione ed é stata la scelta vincente perché con 0.8bar di pressione sono riuscito ad arrivare bene al traguardo. E’ il mio primo successo stagionale dopo qualche gara un po sfortunata come Capoliveri, dove avevo perso le ruote dei migliori e poi ho finito poco fuori dalla Top10″

Mara Fumagalli (Focus xc Italy team):Sono soddisfatta della mia prestazione e rivincere qui é sempre bello , essendo una gara quasi di casa per me e il mio team. Ora punto ai miei due prossimi obiettivi stagionali ovvero la HERO e il campionato Italiano Marathon”

Le foto della gara sono reperibili su: www.fotostudio3.com

(MM)

Ph: ufficio stampa