S&H Program Training: come gestire la Sellaronda Hero

Dantercipies, Pralongià, Passo Pordoi, Val Duron, Monte Pana: in una sola parola Sellaronda Hero.
Se siete tra coloro che si sono riusciti a iscriversi a una tra le gare più dure del mondo, sicuramente state facendo il countdown per arrivare preparati al fatidico 17 giugno.
Il percorso lungo prevede il superamento di 6 passi per un totale di 4500 mt di dislivello positivo e 86 chilometri.
A pochissimi giorni dall’evento, tutti i bikers stanno affrontando ansia mista a preoccupazione. L’adrenalina con il passare delle ore cresce e anche la voglia di mettersi alla prova su uno dei percorsi più ostici del mondo è motivo di grande carica.
Ognuno sta facendo i conti con la propria coscienza, ripercorrendo tutti i mesi di preparazione e pensando ai sacrifici fatti per arrivare pronti all’evento clou della propria stagione.
E’ inutile ribadire quanto sia importante arrivare preparati dal punto di vista fisico e non lasciare nulla all’improvvisazione perché la Hero non è uno scherzo.
Chi ha seguito una preparazione specifica è sicuramente arrivato in ottima forma fisica, ben allenato ma anche abbastanza riposato per affrontare una competizione così faticosa.
L’inizio dell’ultima settimana sarà dedicata alla sistemazione e preparazione di tutto l’occorrente.
Fondamentale prima di partire è fare un check up della propria bici, magari con l’aiuto del meccanico di fiducia.
Il clima di montagna inoltre costringe a portarsi anche un’abbigliamento per potersi riparare da improvvisi temporali.
Molti di voi stanno raggiungendo o raggiungeranno Selva Val Gardena nelle prossime ore.
L’atmosfera vi porterà già dai giorni precedenti nel clima Hero.
Nella testa di tutti gli appassionati biker iscritti alla gara c’è però solo una domanda: come gestisco la gara?
La paura di non riuscire a portare a termine la gara attanaglia la mente degli atleti.
Tutti sanno di dover calibrare le forze, senza esagerare soprattutto nella prima parte del percorso, ma sfortunatamente un gran numero di bikers faticano a gestire gli sforzi.
La partenza al primo mattino può creare già qualche grattacapo, visto che le prime griglie già alle 7 prendono il via. La sveglia quindi dovrà essere 2 ore e mezza prima della propria partenza avendo così il tempo di fare una buona colazione, di preparare tutto l’occorrente e di fare riscaldamento.
Sveglia, colazione, riscaldamento: una gara positiva nasce dal corretto approccio proprio di questi aspetti.
Aver dormito bene è fondamentale per iniziare nel migliore dei modi la giornata.
Il risveglio dovrà essere tranquillo senza stress e con la voglia di affrontare una giornata di sport e divertimento in mezzo alle splendide Dolomiti.
Il capitolo colazione è sempre un momento particolare per ogni sportivo: ognuno ha la propria routine alimentare e la si deve mantenere tale anche nel giorno di gara.
Ho visto gente mangiare quantità industriali di pasta e riso finendo solo per aver problemi intestinali. Non esageriamo con le quantità anche perchè ricordiamoci che il Danterciepies ha subito pendenze importanti.
Proprio per questo motivo un altro aspetto fondamentale è il riscaldamento.
20-25′ di riscaldamento possono bastare per preparare il nostro corpo allo sforzo.
Dopo il riscaldamento ci troveremo in griglia insieme ad altri 4000 atleti pronti a soffrire e ad affrontare le fatiche della Sellaronda Hero.
Gestione e amministrazione sono le due parole chiave per riuscire a portare al termine la gara nei migliori dei modi.
Bisogna cercare di amministrare la fatica, aiutandoci magari con un cardiofrequenzimetro.
Per chi conosce i propri valori di frequenza cardiaca, l’intensità dello sforzo deve essere attorno al Medio, meglio magari qualche battito in meno visto che l’altitudine altera i battiti cardiaci.
Le pendenze impegnative delle varie salite ci costringeranno a sforzi comunque intensi e proprio per questo dobbiamo cercare di trovare il ritmo giusto di pedalata utilizzando rapporti agili.
Proprio la scelta dei rapporti è importantissimo per i bikers: vi tranquillizzo dicendovi che di pianura non c’è, quindi meglio andare sul sicuro scegliendo la corona più piccola che abbiamo.
Un consiglio per chi usa il monocorona è quello di non sopravvalutare le proprie capacità e le proprie forze: 28-30 è la scelta migliore per la dentatura della corona anteriore.
Non bisogna commettere poi l’errore di sottovalutare le condizione climatiche: fondamentale portarsi con se una mantellina per la pioggia e dei guanti lunghi.
Ancora meglio se scegliamo di portarci uno zaino dove metterci tutto l’occorrente, compreso di camera d’aria e attrezzi essenziali per riparare forature o problemi meccanici.
Un capitolo importante ce l’ha l’alimentazione durante la gara.
In mountain bike è sempre difficile trovare il modo per alimentarsi, ma dobbiamo essere in grado di diminuire magari l’intensità dello sforzo per riuscire a mangiare una barretta o un paninetto.
Soprattutto nelle prime 3-4 ore di gara scegliamo alimenti solidi, mentre i gel e gli zuccheri  da metà gara in poi. Vi consiglio di non commettere l’errore di provare nuovi integratori proprio il giorno della Hero; meglio andare sul sicuro sulla strategia di integrazione che abbiamo sempre utilizzato.
L’ultimo consiglio riguarda infine la discesa: 4000 e più partenti ci costringeranno a tenere gli occhi sempre ben aperti. Di discese troppo tecniche non ce ne sono molte (attenzione alla prima dal Dantercipies e a quella dal Pordoi), ma non sottovalutiamole.
Vi invito a vivere la gara in maniera positiva, con il giusto atteggiamento di chi sta affrontando una sfida bellissima e forse unica al mondo.
Una volte ogni tanto guardatevi in giro e ammirate il panorama: la natura vi darà un’energia fantastica.
Vi faccio un grosso in bocca al lupo!!
Se volete altri consigli scrivete pure a: giovanni_gilbo@hotmail.it
(Gilberti Giovanni)