Platonica rivincita di Vos e Van der Poel

Ormai da una dozzina d’anni a Maldegem, località belga delle Fiandre Orientali (gemellata con Adria, Rovigo) si disputa la gara internazionale di ciclocross denominata “Park Cross”.
Le due prove maschili e femminili, previste con la formula open, costituiscono, all’indomani dei campionati del mondo, la tradizionale passerella per i neo laureati e spesso è capitato che gli stessi gioiscano anche per il coincidente successo, ottenuto con indosso le prestigiose insegne, conquistate o conservate, della maglia bianca con i colori dell’iride, recante il logo “Uci”.
Così non è stato in questa occasione. I campioni olandesi Marianne Vos e Mathieu Van der Poel, entrambi medaglie d’argento ai recenti mondiali, sfortunati ma battuti dai belgi Sanne Cant e Wout Van Aet, hanno impresso alle loro prestazioni una determinazione agonistica decisiva imponendosi nelle rispettive gare con ampio margine ed in perfetta solitudine, praticamente in testa dall’inizio alla fine.
Nella gara open donne la Cant, alla sua prima uscita, in assoluto, con le insegne di campionessa del mondo, ha raccolto generosamente la sfida della Vos e si è battuta per contenere la sua antagonista fino ad arrivare a cogliere la piazza d’onore (a 1’04”) lottando fino all’ultimo metro con Sophie De Boer per la piazza d’onore. Da rilevare che la stessa Cant aveva vinto questa gara di Maldegem nelle ultime due edizioni.
Nella gara open maschile, invece, dopo aver percorso mezzo giro in testa il confermato campione del mondo Van Aert non reagiva con convinzione all’attacco di Van der Poel e dopo qualche giro lasciava l’incombenza di condurre l’inseguimento a Michael Vanthourenhout (vincitore di questa gara lo scorso anno) ed al suo compagno di squadra Tim Merlier i quali andranno poi ad occupare, nello stesso ordine, i gradini laterali del podio con un minuto ed oltre di ritardo dal campione olandese che ha pigiato con foga sui pedali come se questa gara fosse un’appendice della sfortunata prova mondiale.
Insomma Van Aert, appagato per l’importante obiettivo stagionale conseguito in Lusemburgo, non ha raccolto, in questa poco significativa occasione, la sfida di Van der Poel. Anzi ha evitato di finire sul podio proprio per non accreditare a quell’immagine fotografica la dignita di rivincita del mondiale.
E tutto ciò è ben comprensibile, considerato peraltro che il campione belga ha come residuo obiettivo, per ottenere il grande slam stagionale, il Trofeo Superprestige (trentamila euro il premio finale al vincitore) che presenta la sua settima e penultima prova per domenica prossima a Hoogstraten.
Nella classifica provvisoria Van der Poel precede di soli tre punti Van Aert (vincitore della classifica finale la scorsa edizione) e quindi potrà essere, quella di Hoogstraten, l’ennesima occasione per un rinnovato confronto ad alto livello tra i due giovani rivali.
Intanto domani a Lille, sempre in Belgio, nella penultima prova del “DVV Trofee”, con classifica a tempi Van Aert non avrà difficoltà a difendere la sua leadership (premio finale al vincitore analogo a quello del Superprestige) avendo un vantaggio consistente sui più diretti avversari in classifica, tra i quali peraltro non figura Van der Poel.
In definitiva, al di là del rinnovato successo nel campionato nazionale e di quelli in singole prove di Coppa del Mondo e Superprestige, a Van der Poel resta come obiettivo importante stagionale solo la classifica finale del Superprestige mentre Van Aert vincendo di nuovo questo prestigioso trofeo farebbe il pieno, ancora una volta, degli obiettivi principali del calendario internazionale, compresa la Coppa del mondo ed il ranking stagionale Uci.
Segnaliamo, infine, che nella prova del Superprestige di Hoogstraten risulta iscritta anche la nostra Alice Maria Arzuffi. Speriamo che possa confermare la sua partecipazione, visto che è uscita piuttosto ammaccata dalla spettacolare caduta nello sfortunato mondiale.
Elite uomini
1.Mathieu Van der Poel (Ola, Beobank-Corendon) 1h01’34”; 2.Michael Vanthourenhout (Bel, Marlux) 1′; 3.Tim Merlier (Bel, Crelan) 1’12”; 4.Wout Van Aert (Bel, Crelan) 1’18”; 5.Gianni Vermeersch (Bel, Steylaerts) 1’20”; 6.Kevin Pauwels (Bel) 1’26”; 7.Laurens Sweeck (Bel) 1’40”; 8.Wietse Bosmamns (Bel) 1’57”; 9.Corné Van Kessel (Ola) 2’07”; 10.Davide Van der Poel (Ola) 2ì’10”.

Elite donne
1.Marianne Vos (Ola, WM3 Pro Cycling) 44’18”; 2.Sanne Cant (Bel, Enertherm) 1’04”; 3.Sophie De Boer (Ola, Kalas) 1’07”; 4.Maud Kaptheijns (Ola, Steylaerts) 1’21”; 5.Ellen Van Loy(Bel, Telenet Fidea) 1’43”; 6.Loes Sels (Bel) 1’46”; 7.Alicia Franck (Bel) 1’48”; 8.Jolien Verschueren (Bel) 3’33”; 9.Kailin Antonneau (Usa) 3’49”; 10.Veerte Goossens (Ola) 4’05”.