Nove Mesto da favola: Schurter batte Cooper al fotofinish

Nino Schurter, sempre lui. Anche se stavolta ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per avere la meglio di Cooper. Un altro neozelandese dopo la volata con Gaze in Sud Africa. Ma questa volta il risultato è stato ben diverso, in una gara che ancora una volta merita un grande 10 in pagella.

Un finale da delirio. Come delirio è stato come sempre il tifo del numerosissimo pubblico ceco. Un tracciato spettacolare, come sempre tra i migliori. Tanti colpi di scena e numerose cadute, che hanno messo KO atleti importanti. Insomma, tutti gli ingredienti che si vorrebbero vedere in una gara di MTB.

Fin dall’inizio non sono mancate le sorprese. La prima è stata la caduta nel giro di lancio di Samuel Gaze, che parecchio acciaccato (Problemi ad un gomito per lui, fortunatamente niente di rotto) e con la bici rotta ha dovuto subito dire addio ai sogni di gloria. Out ben presto per una foratura anche Stephane Tempier. Davanti tutto sembrava prevedere un duello tra Nino Schurter e Mathieu Van der Poel, anche se poi su di loro è rientrato Lars Forster, vera sorpresa di giornata. Con Schurter a spingere nei tratti tecnici in discesa, Van der Poel ha pagato dazio, con una rovinosa caduta che l’ha messo fuori dai giochi.

Schurter e Forster sono rimasti soli, ma non per molto, visto che con un grande forcing è rientrato su di loro Anton Cooper. Ottima la giornata del neozelandese, l’unico in grado di reggere il ritmo del campione del mondo fino al traguardo.

Con Forster alle prese con qualche problema tecnico, sui due di testa rientrava Maxime Marotte, forse il più costante e continuo tra tutti (escluso Schurter) in questa prima parte di stagione. Nell’ultimo giro però il francese doveva mollare e Schurter e Cooper sono andati a giocarsi la vittoria. Lo svizzero, già bruciato da Gaze a Stellenbosch, lanciava lo sprint, mentre Cooper da dietro rinveniva molto veloce. Un arrivo quasi alla pari, un “giallo” che solo il fotofinish risolveva, assegnando la vittoria ad uno stremato (come non si era mai visto) Nino Schurter. Cooper era ottimo 2°, mentre Marotte chiudeva ancora sul podio, con il 3° posto. Il 4° posto andava ad un quasi perfetto Forster, davanti a Manuel Fumic, che nel finale approfittava di un salto di catena dell’idolo di casa Jaroslav Kulhavy, che nonostante tutto chiudeva nel delirio generale al 8° posto, preceduto anche da Avancini, Vogel e dal sorprendente estone Arnis Peterson.

Andrea Tiberi, 15° era il migliore italiano, subito davanti a Marco Aurelio Fontana, a lungo nella Top10. A seguire Kerschbaumer 20°, Daniele Braidot 36°, Bertolini 51°, Pettina 52°, Colledani 57°, Samparisi 71°, Fumarola 78°, Pellegrini 82° e Bonetto 95°.

(Max Alloi)

Fonte: solobike.it