Il Team Trek Selle San Marco protagonista nella tappa più spettacolare della Cape Epic

Era una delle tappe più temute, non solo per il chilometraggio, ma anche perché i giochi per la classifica si facevano duri. Gli alfieri del Team Trek Selle San Marco hanno corso alla grande e nonostante un po’ di sfortuna hanno colto il 3º posto e il 7º posto. Brutto infortunio per Michele Casagrande.

Ci sono tappe alla Cape Epic che non ti permettono mai di prendere un respiro, la quinta tappa di questo 2019 è stata proprio così. Un continuo colpo di scena dall’inizio alla fine. Tante cadute tra i team che andavano al 110% e anche un pizzico di sfortuna, come per Samuele Porro che è stato attardato nella prima parte di gara da un problema meccanico che ha fatto rimbalzare il Team1 attorno al 15º posto. Lui e Damiano Ferraro hanno spinto davvero forte per rientrare e, complice anche qualche problema tecnico degli avversari, sono riusciti a concludere la tappa con uno spettacolare 3º posto. Ancora una volta sul podio, ancora una volta a consolidare la terza posizione in classifica generale, rosicchiando anche qualche secondo agli avversari diretti.

Grandissima prova anche per il Team2 che ha trovato finalmente il giusto colpo di pedale per rimanere con il gruppo di testa e chiudere la tappa al 7º posto.

Purtroppo la giornata festosa è stata rovinata da una brutta notizia: sul rettilineo d’arrivo Rabensteiner e Casagrande si sono toccati inaspettatamente e sono rovinosamente caduti a terra. Un banale incidente che ha però causato la frattura della clavicola di Michele Casagrande che si vede quindi costretto al ritiro. Fabian sarà al via domani come Outcast, con l’obiettivo di finire la Cape Epic e aiutare il Team1.

“Oggi avrebbe potuto essere una bellissima giornata, ma alla fine quella caduta proprio non ci voleva. Oggi io ho fatto tanta fatica nei primi 30km, poi mi sono ripreso e ogni km che passava mi sentivo meglio. Oggi siamo arrivati settimi, non lontani dal quinto. Finalmente avevamo trovato la gamba giusta, tutto filava per il verso giusto, ma adesso è davvero un peccato che Michele si sia fatto male. Ora domani parto come outcast e finisco la Cape Epic”, questo il commento di Fabian Rabensteiner a fine gara.

Damiano Ferraro ha commentato: “Io oggi non stavo molto bene, non ero molto in forma, ma nella nostra posizione non potevamo sederci e riposare, anzi dovevamo attaccare. Dopo aver risolto il problema di Samuele passavano i km e i mi sentivo meglio, ma non ero brillante. Alla fine è uscito un podio un po’ inaspettato. Davvero un peccato per la caduta e l’infortunio di Michele, purtroppo nella MTB sono cose che capitano”.

“Per descrive la tappa di oggi servirebbe un libro intero, – ha detto Samuele Porro. – ”Partiti soffrendo perché davanti Scott e Pyga hanno fatto subito un ritmo elevatissimo. Io e Ferraro abbiamo tenuto duro e siamo rimasti con Avancini e Fumic, questo era l’obiettivo gestire il vantaggio. Purtroppo dopo il primo water point ho sentito un crack e ho visto la sella rotolare, si è rotta la vite del reggisella. Ho pedalato senza sella per 10km circa, nel frattempo Michele e Fabian ci hanno raggiunti e, dopo aver cambiato la sella, con loro abbiamo fatto treno per rientrare sui Bulls che avevano preso circa 4 minuti di vantaggio. Quando li abbiamo raggiunti siamo stati un po’ con loro, poi sull’ultima salita abbiamo provato ad attaccare e il ritmo che tenevamo ci ha portato fino al terzo posto. Avrebbe dovuto essere una giornata di festa, ma l’infortunio di Michele fa davvero dispiacere, anche perché è successo proprio nel punto piu facile di una tappa che aveva un percorso
davvero pericoloso e insidioso”.

Tappa 5
3. Trek Selle San Marco 04:25:44.0 +6.14,5
7. Trek-Selle San Marco 2 04:29:40.6 +10.11,1

Classifica Generale
1. Scott-SRAM MTB-Racing 19:20:25.3
2. Cannondale Factory Racing 19:25:38.9 +5.13,6
3. Trek Selle San Marco 19:35:16.0 +14.50,7
4. BULLS Heroes 19:41:54.9 +21.29,6
5. SpecializedFoundationNAD 19:54:46.1 +34.20,8
11. Trek-Selle San Marco 2 20:10:15.8 +49.50,5

Tappa di domani: 89km per 2650 metri di dislivello

Fonte: comunicato stampa