Haterly ancora iridato. Super Avondetto (argento) e Corvi (bronzo) regalano sorrisi all’Italia
Vincere un mondiale è difficile. Confermarsi ancora di più. Ma è quello che è riuscito a fare oggi a Crans Montana Alan Hatherly. Il sudafricano, campione uscente, non era di certo dato tra i favoriti, ma oggi ha realizzato la gara perfetta.
In realtà prima del via, con assente Pidcock e alla sua ultima apparizione Schurter, non c’era un favorito assoluto. In tanti attendevano la prestazione di Mathieu Van der Poel, che in effetti è partito forte, ma che poi da metà gara è letteralmente scoppiato, su un tracciato probabilmente troppo impegnativo per lui.
La differenza l’ha fatta proprio Hatherly, che a due giri dalla fine aveva quasi 1’30” su tutti gli avversari. Dietro c’era bagarre, nella quale facevano bella figura i nostri azzurri. A giocarsi il podio Fluckiger, la sorpresa Schatti, Andreassen, Koretzky, Avondetto e Luca Braidot.
Nell’ultimo giro alle spalle del sudafricano rimanevano in 3: Avondetto, Fluckiger e Schatti. Il 25enne italiano era in palla e sull’ultimo strappo ha allungato forte sui due svizzeri, che non ne avevano più. Hatherly andava a vincere il suo secondo mondiale consecutivo, alle sua spalle Avondetto conquistava uno strepitoso argento, mentre per il bronzo Koretzky beffava i due svizzeri, increduli.

Per l’Italia una giornata da ricordare, con 3 atleti tra i primi 8: 2° Avondetto, 7° Luca Braidot e 8° un incredibile Filippo Fontana. 17° Juri Zanotti. 29° Mathieu Van der Poel e 42° Nino Schurter.

In precedenza era arrivata un’altra medaglia per l’Italia, questa volta grazie a Valentina Corvi nella gara Under 23 donne. E’ stata una gara dominata dalla canadese Isabella Holmgren, che ha vinto per (tanto) distacco. Alle sue spalle a 2’16” si è piazzata la statunitense Vida Lopez de San Roman, mentre la Corvi, grazie anche ad una brutta caduta della francese Olivia Onesti (costretta al ritiro), ha conquistato un prezioso bronzo. 20° e 21° posto per Sara Cortinovis e Lucia Bramati. 28^ Marika Celestino.
(Max Alloi)
Fonte: solobike.it
Ph. UCI Mountainbike – SWpix