Gaes Pilgrim Race 2018, 3 e 4

Anche la partenza da Olmedo avviene in condizioni meteo eccellenti: il sole accompagna i ciclisti nei 110 km che li separano da Medina de Rioseco, piccola cittadina ricca di tesori artistici ed architettonici, ma senza che le temperature diventino problematiche. I primi 40 km, in costante leggera discesa, si percorrono tutti d’un fiato nelle campagne della Castiglia: solo nella seconda metà della gara troviamo qualche saliscendi, anche se la velocità di percorrenza rimane piuttosto alta: i primi quattro classificati concluderanno con oltre 30 km/h orari di media, ma in linea di massima tutti i concorrenti concluderanno sfruttando la mancanza di grandi pendenze e di difficoltà tecniche. Anche dal punto di vista extrasportivo non ci sono grandi elementi da menzionare: prima del terzo ristoro incontriamo il Monastero della Sacra Spina, per il resto solo campi coltivati. L’arrivo a Medina di Rioseco è posizionato sulla darsena del Canal de Castilla, simbolo di un’utopia non realizzata.

La cittadina un tempo era il granaio della Castiglia, grazie ai commerci di epoca medievale, ed aveva avuto in epoca rinascimentale uno sviluppo importante. La splendida Iglesia di San Marco e la “Capilla de Las Benavente” ribattezzata la Cappella Sistina della Castiglia, con le pareti e la cupola affrescate con le scene del Giudizio Universale e del Paradiso terrestre, che abbiamo visitato nel pomeriggio lo dimostravano ampiamente. Il Canale, articolato su più tratte, avrebbe dovuto arrivare fino al mare, ma gli altissimi costi di realizzazione impedirono la prosecuzione del progetto: rimane un bell’itinerario di cicloturismo, lungo cui anche noi ci siamo avventurati nella giornata seguente. Per quanto riguarda i risultati vince Iván Ochoa García in 3:15:00, con un secondo di vantaggio su Iván Coca e due su Jesús del Nero e Alberto Sánchez Saceda. Julio Fernández e José Antonio de la Torre, prima coppia maschile, impiegano sette minuti in più. Olga Echenique e Jorge Chico sono ancora primi nelle coppie miste: Monica Varas è la prima donna, mentre Danielle Nagaoka e Juliana de Paiva Cozzi formano la prima coppia femminile all’arrivo. Ecco il breve video di tappa:

https://www.youtube.com/watch?v=P5rnwihVW40

 

L’ultima frazione cronometrata ci porta a Sahagun, dove diventano definitive le maglie di leader. 64 km per 360 metri di dislivello positivo e 310 negativo, che si riveleranno ancora più veloci di quelli del giorno precedente. Protagonisti sono i soliti quattro atleti: Iván Coca, Alberto Sánchez Saceda, Iván Ochoa e Jesús Del Nero hanno completato i 64 km di giornata in 1:58:44, con una media di oltre 32 chilometri all’ora. Grazie a questo risultato Jesús Del Nero mantiene la maglia di leader e diventa il vincitore della seconda edizione della Gaes Pilgrim Race. In campo femminile Isabel Campos vince la tappa, ma la classifica finale incorona Olivia Carretero. Invariate le situazioni nelle coppie, con i vincitori di tappa che coincidono con quelli della classifica generale. Olga Echenique e Jorge Chico primi nelle coppie miste, Danielle Nagaoka e Juliana de Paiva Cozzi nella femminile, Julio Fernández e José Antonio de la Torre prima coppia maschile.

Sahagún, nonostante le piccole dimensioni, è una delle enclave più importanti dell’architettura mudéjar di Castiglia e fu sede di una delle abbazie più potenti di tutta la Spagna. Approfittando dell’ora di arrivo abbiamo dato un’occhiata al Monastero di San Benito, alla Cappella di San Mancio alla Torre dell’Orologio. Verso le sei del pomeriggio abbiamo visitato il Santuario de La Peregrina, sede di un museo dedicato al Cammino, e tutti  coloro che hanno completato le prime quattro tappe hanno ricevuto la Carta del Pellegrino, documento che attesta di essere arrivati sin qui. Verso le 19.00 trasferimento in autobus per Astorga, dove inizia la seconda fase della Gaes Pilgrim Race, quella di esperienza.

Ecco il video della quarta frazione:

https://www.youtube.com/watch?v=3BgCtsS03VE

(Sandro Bongiorno)