E’ la Black Snake delle prime volte: Greenland e Cabirou rompono il ghiaccio in Coppa del Mondo

Il 22enne britannico e la pari età transalpina interpretano al meglio la finale del Downhill. Dopo la pioggia di ieri, in Val di Sole regna il bel tempo, accompagnato da un grande spettacolo di pubblico.

Dopo l’acquazzone di ieri, in Val di Sole è arrivato il sole, in tempo per accogliere uomini e donne jet, impegnati nelle finali del Downhill, in programma quest’oggi, Sabato 3 Agosto, sulla mitica Black Snake. Bandiere provenienti da ogni angolo del mondo e il rumore delle celebri motoseghe si sono impossessati dell’arena di Daolasa di Commezzadura, in Trentino, dove la Mountain Bike e in particolare il Downhill sono una religione. Un’atmosfera speciale che non è passata inosservata neppure agli atleti in gara, entusiasti di correre fra due ali di folla festante e far parte di un evento unico nel suo genere in Italia e nel Mondo. Quest’oggi, la Black Snake ha consacrato due rider emergenti con un futuro assicurato nel Downhill di vertice, e un presente già brillantissimo. Secondo al Mondiale 2016 proprio in Val di Sole, Laurie Greenland (MS Mondraker) si è sbloccato anche in Coppa del Mondo, così come la transalpina Marine Cabirou, prima fra le Donne Elite. Nelle categorie Junior, il neozelandese Tuhoto-Ariki Pene si è imposto a sorpresa nella gara maschile, con la norvegese Mille Johnset vincitrice nella competizione femminile.

GREENLAND BATTE BRUNI: FESTA BRITANNICA IN VAL DI SOLE

Se i francesi Amaury Pierron (Commençal Vallnord) e Loic Bruni (Specialized Gravity) speravano di rendere quella per il successo una partita a due, non avevano fatto i conti col talento inglese Laurie Greenland (MS Mondraker), che dopo essersi aggiudicato l’argento Mondiale nel 2016, si è sbloccato anche in Coppa del Mondo: la Black Snake sembra essere la sua pista del destino. Il tempio del Downhill ha esaltato la tecnica del rider britannico che si è buttato a capofitto, osando traiettorie ardite anche nelle sezioni più tecniche: un atteggiamento senza timori reverenziali, che ha pagato alla prova del cronometro. Greenland ha firmato un tempo di 3’37.819, precedendo il Campione del Mondo Bruni (3’40.673) e l’altro transalpino Loris Vergier (Santa Cruz Syndacate, 3’42.701). Quarto posto per il campione in carica Amaury Pierron (3’42.986) e grande prestazione di squadra di una Francia che si conferma una volta di più al vertice mondiale della specialità, pur senza il bersaglio grosso. “Questa prima vittoria significa tutto per me,” ha dichiarato Greenland, visibilmente emozionato. – “Ho lavorato per questo tutta la vita. La Val di Sole è davvero un luogo e una pista speciale per me, ma non mi aspettavo una run così, ma sono trovato un gran ritmo nella sezione delle rocce, ed è arrivato questo risultato da sogno. Sono incredibilmente felice.” Ottimo dodicesimo il primo degli italiani, il sardo di Carbonia Davide Palazzari, che nelle qualifiche di ieri, disputatasi in condizioni di bagnato, aveva fatto segnare il secondo miglior tempo. Risultato al di sopra delle aspettative anche per l’altoatesino Johannes Von Klebelsberg, tredicesimo.

DONNE ELITE: CABIROU PERFETTA, RIMPIANTO ITALIA

E’ Marine Cabirou la nuova regina della Downhill in Val di Sole. Vittoria meritata per la transalpina che ha pennellato i passaggi della Black Snake, dominando la classifica e andando a cogliere la prima affermazione in Coppa del Mondo. La portacolori della Scott Downhill Factory ha chiuso in 4’25.790, precedendo la grande favorita di giornata, Tracey Hannah (Polygon RUN, 4’37.566). La gloria della Black Snake è sfuggita ancora una volta all’australiana che non è riuscita ad impensierire l’impeccabile Cabirou, mentre l’elvetica Camille Balanche (4’44.114) ha chiuso in terza posizione. “Non mi aspettavo che la mia prima vittoria sarebbe arrivata qui,” racconta la 22enne transalpina. “Ieri con la pioggia le sensazioni non erano state eccezionali, ma stamattina ho cambiato un po’ la linea e la scelta ha pagato veramente tanto. Val di Sole è una gara bellissima, si respira la passione di tutte queste persone sul tracciato. Come festeggerò? Vediamo stasera…” Per l’Italia il bilancio è a metà fra soddisfazione e rimpianto: l’altoatesina Veronika Widmann (INSYNC) ha ottenuto il miglior risultato in carriera, uno splendido quarto posto che avrebbe potuto essere qualcosa di ancora più grande, se non fosse stato per una scivolata dopo circa 3 minuti di gara, in cui ha riportato anche un forte colpo al costato. “Non so se sia più la gioia per il mio miglior risultato in carriera o il rimpianto per quello che poteva essere. Ho guidato benissimo nella parte alta, più tecnica, e poi sono scivolata in un tratto più facile, forse è stato un calo di tensione. Val di Sole ha fatto un lavoro incredibile, qui c’è sempre un pubblico eccezionale e forse mai come stavolta ho sentito tanta attenzione del pubblico già dai giorni precedenti. Con la pioggia di ieri le condizioni erano davvero difficili, ma questo è il downhill e questa è la legge della Black Snake.”