Daniel Degiampietro si evolve in “Neos”

Lo conoscevamo tutti come Daniel Degiampietro, da oggi lo identificheremo come “Neos”, un’evoluzione partita da lontano che cambia non solo il nome ma la filosofia di quello che vuole esprimere con la sua “arte su due ruote”

Daniel Degiampietro, 23 anni quasi compiuti, vive a Forno di Moena, è da tre anni professionista nel mondo dello spettacolo come esperto di street trials, una disciplina ciclistica che consiste nel superare ostacoli in modo acrobatico con la propria bici.

Negli ultimi due anni Daniel si è esibito durante importanti manifestazioni, collaborando anche con noti personaggi pubblici, emittenti televisive e radiofoniche, il suo video “Italian’s Blood” è stato visualizzato più di 1 un milione e 850 mila volte sulla pagina Facebook: People Are Awesome.

Esattamente un’anno fa, dopo un periodo complicato della sua carriera, Daniel decise di stravolgere da cima a fondo le sue performance e il suo modo di esporsi al pubblico: niente filtri, nessuna maschera, nessuna paura del giudizio.

La sua idea è quella di esibirsi come nessuno ha mai fatto prima, coreografando determinate acrobazie a ritmo di una musica inedita, scritta e cantata da lui.

È questo il mezzo espressivo che permette allo show man di trasmettere al pubblico emozioni non necessariamente collegate allo stupore scatenato dalle acrobazie.

Non mi sentivo me stesso – confida Daniel Degiampietro -, mi esibivo percependo che il pubblico mi vedeva solo come un ciclista pazzo. Era frustrante. Dentro di me c’era una moltitudine di emozioni e di idee che avrei voluto condividere. Non volevo essere un atleta, volevo essere un’artista. Ho iniziato a scrivere testi e registrare musica per sfogarmi, poi ho deciso di unire la musica ai miei show, per trasmettere al pubblico qualcosa di più”.

Daniel non smette mai di stupire, l’ultima novità è il suo nuovo nome d’arte: “Neos” (dal greco: nuovo, moderno, recente, con riferimento a persona che si trovi da poco tempo in una determinata situazione).

Questo per me è un periodo delicato, sto cercando di far cicatrizzare alcune ferite, alcune odierne, altre risalenti addirittura al mio periodo adolescenziale, alimentate da episodi che raramente e difficilmente ho espresso o citato nei miei discorsi, sentivo il bisogno di evolvermi e affrontare una volta per tutte ciò che avevo lasciato in sospeso, ingenuamente convinto che con il tempo avrei dimenticato, ma ho capito che ignorare non è sempre la soluzione migliore, puoi anestetizzare momentaneamente i tuoi problemi ma se vuoi sconfiggerli devi arrivare alla loro radice. Molte persone nei periodi difficili tendono a trascurarsi e ad’abbandonare i propri progetti/proprie passioni, credo sia sbagliato, spesso la malinconia può permetterci di fare un’upgrade e alzare l’asticella. Anche se è una sfaccettatura soggettiva, isolarsi non sempre è sbagliato, può permetterci di concentrarci su noi stessi e trovare il giusto equilibrio.

Neos è la parte più forte e artistica di me, un concetto che coltivo e vivo da anni ma che ho deciso di portare alla luce solo ora, in queste miti e apparentemente monotone giornate d’autunno, che per me hanno comunque un forte impatto d’ispirazione.

Sfrutterò questa stagione per pianificare i nuovi eventi e dedicarmi a nuovi progetti già ben agganciati nella mia mente, ho una “squad”composta da veri talenti, tutti giovani, con tanta voglia di emergere e lasciare il segno, questo mi dà la forza di lavorare intensamente ogni giorno“.

Il nome “Neos” richiama inoltre anche i punti cardinali: Nord, Est, Ovest e Sud, proprio per il fatto che sta puntando in alto, nonostante il piccolo paese in cui vive, vuole dimostrare che non esistono scuse e ostacoli che possano impedirci di realizzare i nostri sogni, indipendentemente da dove partiamo e proveniamo, non dobbiamo mai arrenderci.

Il sogno di Neos è quello di donare in beneficenza parte del ricavato di ogni show. Lui spera di essere fonte d’ispirazione per altri ragazzi, convinto com’è, che bastano piccoli gesti per cambiare il mondo.

Noi di Solobike.it non possiamo che fare un grande in bocca al lupo a “Neos” per realizzare tutti i suoi sogni.

Aldo Zanardi

Fonte: Solobike.it