Bmw Sella Ronda Hero: la nascita di un “love brand”

Ritorniamo a distanza di qualche giorno alla BMW Sella Ronda Hero di Selva di Val Gardena, riportando a pedali fermi le nostre impressioni che vanno oltre gli aspetti agonistici che vi abbiamo già raccontato ampiamente.

Analizzati in lungo e in largo quelli che sono stati gli aspetti agonistici, che hanno avuto una visibilità mediatica super con anche passaggi in Tv su Eurosport, Rai Sport e il Tg1, cerchiamo di sviscerare i motivi del succcesso di una gara entrata nel cuore degli appassionati.

Noi di solobike.it eravamo presenti tra i 4018 bikers ammessi alla manifestazione di questo 2018 giunta alla nona edizione e con al via bikers da ben 37 nazioni. Un evento che puo’ essere capito e valorizzato solo quando lo si vive “da dentro”, pedalandolo in un contesto patrimonio dell’Unesco.

Il successo della Hero é quello di una gara pressoché perfetta in ogni dettaglio, che fa innamorare ogni biker alla sua partecipazione e quindi desideroso di tornarci.

Il C.O. del coordinatore Gerhard Vanzi e del Direttore di gara Peter Rungalldier hanno saputo creare in pochi anni un “love brand”, ovvero un marchio quello della Hero, entrato nel cuore degli appassionati.

Ci sono tante gare, in contesti naturali anche altrettanto belli, ma poi viene la Hero, che con le sue novità sempre azzeccate di anno in anno sa ed ha saputo attirare centinaia di bikers da ogni parte del pianeta.

La Hero é ormai come la Moleskine, un oggetto talmente semplice per la funzione per la quale è pensata, ma superiore alla media nella percezione del cliente e fruitore, tanto che é impossibile farne a meno.

Quello che ci é piaciuto avendo vissuto l’evento in prima persona é senz’altro tutto il contorno e l’atmosfera che il C.O. ha saputo creare fin dal giovedi con la sfilata di moda di brand legati al ciclismo, la Hero kids del venerdi, i percorsi tirati a lucido e con pochissima neve nonostante  uno degli inverni piu’ nevosi degli ultimi 10 anni, la super atmosfera per ogni singolo finisher dei due percorsi da 86 e 60km, fino all’ultimo arrivato delle ore 19.15 che ha chiuso la gara ed è stato salutato anche lui come un vero “Hero”, con tutta la struttura (speaker, traguardo, striscioni pubblicitari, etc.) ancora presente come raramente succede nelle lunghe marathon mtb.

Che dire del percorso? Abbiamo visto e sudato ogni metro del marathon con le sue dure salite, discese a tratti anche tecniche, i bike park (come quello bello su Corvara), i sentieri in quota (come quello spettacolare verso Porta Vescovo), i tratti di portage sull’Ornella, elemento caratterizzante e per certi versi motivante della Hero. Insomma un mix di situazioni da vera “università della mtb” con un finale davvero “tosto” con il passo Duron che ha mantenuto per tutti, forse a parte Paez, il significato del proprio nome.

Dantecerpies, Sourasass, Pralongià con Ornella e Passo Pordoi e Passo Duron sono le “chiavi” del percorso marathon da 86km e 4500m di dislivello, mentre il “corto” da 60km conn 3200metri offriva in alternativa a Sourasass e Duron l’altrettanto duro e spettacolare Passo Sella, evitando lo sconfinamento in Val di Fassa a Canazei.

Un impegno continuativo che dura una stagione intera da parte del C.O. di Selva e che é stato anche di recente ripagato con il title sponsor di un brand “pesante” come BMW.

Ma sono anche altri e tutti importanti i marchi presenti ormai da anni e fidelizzati alla Hero, come Bianchi, Gore, Loacker, Enervit, solo per citare i principali.

Importante il pacco gara di questa edizione che oltre a integratori Enervit proponeva la maglia ricordo by Gore, e il SalvalavitaGO by Beghelli. Il costo di iscrizione ammontava a 120€ ed é stato un deterrente per molti, ma tutti i presenti sono rimasti strasoddisfatti dell’evento, andando a comprarsi anche qualche altro ricordo della loro partecipazione, scegliendo nell’ampio catalogo di merchandising e gadgets approntato dal C.O. della Hero.

Per concludere un evento ormai assurto allo status di Top Event, nell’olimpo della mtb, ambito e ricercato dai bikers, non solo italiani.

Un Evento con la E maiuscola che non ha nulla da invidiare per esempio alla Maratona delle Dolomiti, suo alter ego sul fronte delle granfondo su strada.

(MM)

Ph: ufficio stampa