Appenninica Mtb Stage Race: con la prima tappa si entra nel vivo

Con la prima vera frazione è entrata finalmente nel vivo Appenninica Mtb Stage Race.

Il Prologo svoltosi sabato a Bologna ha permesso che i riders prendessero confidenza con questa nuova gara a tappe, ma non li ha impegnati poi molto. I 9,7 km per 271 metri di dislivello, che ci hanno portato a San Luca e nelle colline circostanti si sono rivelati divertenti, ma non erano certo il momento principale del Day 0. La registrazione, la consegna dei pacchi gara, la verifica delle bici, l’incontro con atleti incontrati nelle gare di mezzo mondo hanno sicuramente meritato maggior attenzione. Nel primo pomeriggio lo staff ha caricato bici e borse, mentre gli atleti sono saliti in autobus, e il tutto è partito per Berceto, sede della partenza di domenica mattina.

Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, punto di ospitalità per i pellegrini che affrontavano la Via Francigena, ha fatto da campo base per la cena e per la notte. Il briefing e le premiazioni hanno chiuso la serata, e molti hanno cercato di riposare il più possibile, visto che la partenza era prevista per le otto.

Il Prologo si è svolto nel caldo e sotto il sole, e le condizioni meteo della prima tappa erano le stesse: per fortuna lunghi tratti erano all’ombra, e questo ne ha solo parzialmente mitigato la durezza. La giornata si è rivelata molto impegnativa: 78,6 km per 2491 metri di dislivello che ci hanno portato a Castelnovo de Monti, in un contesto paesaggistico affascinante. Il percorso doveva seguire principalmente l’Alta Via dei Parchi, ma lo staff è stato costretto a modifiche importanti, perché i danni provocati dalle perturbazioni dello scorso inverno hanno stravolto il bosco e lunghi tratti di sentiero. Il GPM di giornata era posizionato sul Passo della Colla, a 1474 metri di quota, che abbiamo raggiunto dopo 22 km prevalentemente di salita. Il primo ristoro era posizionato 5 km dopo, mentre il secondo era al 56° km, insieme all’assistenza meccanica. Il percorso era molto vario: sottobosco prevalentemente, con molti tratti su sterrato e pochi km di asfalto, e gli atleti non hanno certo potuto risparmiare energie, alcuni punti erano piuttosto ripidi e a volte bisognava scendere dalla bici.

Gli svizzeri Christian Meyer e Dennis Seifred sono stati i primi a raggiungere il traguardo, ed il loro tempo dice già tutto: 4h 45min e 14sec., alla media di 16,62 km/h, circa 5 minuti in meno del team formato dagli olandesi Maurits Buits e Henk Bos. Rossocrociata anche la terza squadra, formata da Thomas Jauner e Christian Biffiger, che ha concluso in 5h e 11 min. Meyer e Seifred, nonostante il risultato poco brillante nel Prologo, sono in testa alla generale, che rispecchia l’ordine d’arrivo della giornata: circa tre minuti il distacco sulla seconda coppia, oltre 23 sulla terza.

Per gli atleti che corrono in solitario la situazione sembra più incerta. L’austriaco Lukas Kaufman, con 4h 49min e 57sec. precede di soli due secondi Lorenzo De Sanctis: anche nella generale gli è davanti per poco più di minuto. Alle loro spalle l’americano Coulton Hartrich, il cui leggero distacco consente comunque di tenere i giochi aperti. La seconda tappa fa timore a tutti, e potrebbe portare qualche scossone in classifica: vedremo anche le condizioni del belga Hans Planckaert, che oggi ha sorpreso tutti: in uno scontro in discesa ha frantumato il vetro anteriore di un Suv, per poi ripartire come se niente fosse e concludere al sesto posto. Mentalità belga, niente da aggiungere. Dopo 101 km e 3760 metri di dislivello arriveremo a Fanano, vi sapremo dire se la tappa è bella come ci hanno anticipato.


(Sandro Bongiorno)