Tris di Ragnoli alla Alta Valtellina bike marathon

Nona edizione baciata dal sole e impreziosita dal record di partecipazione con 3000 bikers al via. Podio fotocopia del campionato italiano marathon al maschile con Ragnoli che vince per il terzo anno la gara valtellinese. Al femminile successo come lo scorso anno per Maria Cristina Nisi.E’ ormai diventata una delle gare piu’ ambite dai bikers di tutto lo stivale la Alta Valtellina bike marathon, che e’ di diritto numeri alla mano nel novero delle 3 maggiori marathon nazionali con i suoi 3000 iscritti e siamo sicuri che nei prossimi anni potra’ ancora crescere. Gli ingredienti di cotanto successo di sicuro una organizzazione rodata, di qualita’, di ex bikers di vaglia, un c.o. che negli anni ha approntato una marathon dal rapporto qualita’/prezzo assolutamente imbattibile.Il percorso immerso nello scenario del parco nazionale dello Stelvio ha attratto ed attirera’ sempre i bikers per la sua incomparabile bellezza, con panorami mozzafiato, sentieri curati ed assolutamente in sicurezza, dal primo all’ultimo km della gara sia sul Classic (64km con 2000m di dislivello) che sul Marathon (93km con 3000m di dislivello).Lo spettacolo dei laghi di Cancano, il passaggio su Livigno, Passo Alpisella con le sorgenti dell’Adda, bocchette di Trela, Val Verva e la salita verso alpe Borom e San Colombano, il bike park di Oga: questi gli ingredienti di un percorso che per lo piu’ si svolge tra 1800 e 2200 metri con sentieri tirati a lucido, divertenti e sempre sicuri anche nei passaggi piu’ ostici come Passo Trela.Rispetto alla scorsa edizione ci e’ piaciuta la variante al percorso situata nella parte finale con la nuova salita posta dopo l’alpe Boron e chiamata Prei, un tratto corto di 1.3km ma dalle pendenze importanti che ha costretto parecchi bikers con piede a terra, ma che ha offerto ancora una volta panorami mozzafiato sul ghiacciaio di Cima Piazzi.Ristori praticamente ogni 10km, personale pronto e ben istruito, disponibile, fanno di questa AVBM una gara che piace sempre di piu’, in grado di attirare bikers anche dalle isole e dalle vicine nazioni europee come Austria, Polonia, Svizzera.Costumi tipici valtellinesi per le ricche premiazioni di categoria sia sul percorso Classic che MarathonUn bel ricordo sicuramente per i partecpanti anche il pacco gara offerto con l’iscrizione che prevedeva il kit by Dama composto da zaino, berretto e cappellino, integratori e borraccia e un prodotto WD40, oltre che due buoni sconto 20% per l’ingesso alle terme di Bormio e il buono Pizzocchero party.La gara era inserita nei circuti Prestigio e Marathon Tour ed inoltre ha assegnato le maglie di campione provinciale Marathon in prova unica.Tante le iniziative collaterali sgorgate anche quest’anno dalla mente del vulcanico C.O. capitanato da Tito Romani, con le escursioni accompagnate in primis gia’ nelle giornate di giovedi e venerdi, i test bike by Focus e Canyon, il Bier Festival la sera del sabato, oltre che una giornata intera (domenica) dedicata alle gare dei bambini.LA GARA:parco partenti uguale e superiore del campionato italiano Marathon, con ovviamente diversi bikers stranieri come la lituana Sosna al femminile e i forti elite del team polacco JBG-2, oltre che il forte austriaco Uwe Hochenwarter e il ceco Rauchfuss.Da segnalare anche il rientro alle corse della lecchese Mara Fumagalli , dopo la spinosa vicenda dello stop di circa un mese di corse per via del cerottino del massaggiatore della nazionale italian allo scorso Mondiale di Singen.Pronti via e subito partita di gran lena la corsa verso i laghi di Cancano dalla via di accesso delle Torri di Fraele.In testa in un gruppetto piuttosto folto subito in grande evidenza in salita il bresciano Mensi che nel primo passaggio da Trela ha scandito il ritmo. Alle sue calcagna Ragnoli, Porro, Rabensteiner e via via tutti gli altri.Anche sulla salita da Livigno verso Alpisella sempre Mensi a tirare in salita, con unici a restirgliegli a ruota Ragnoli, Porro e Rabensteiner. Mensi pero’ sulla discesa in un tratto veloce con una curva a chiudere per una disattenzione e’ rovinato a terra ed e’ stato costretto al ritiro , aiutato e soccorso prontamente dal compagno di team Cominelli. Quache punto di sutura e un grosso spavento per lui, che non dovrebbero comunque compromettere il finale di stagione.Ragnoli e’ cosi’ rimasto solo al comando e dopo avere fatto il giro del lago di Cancano ha mantenuto anche sul controllo orario delle bocchette di Trela un vantaggo di 20-30s sulla coppia del team TREK Selle San Marco composta da Porro e Rabensteiner.Nella insidiosa ultima parte di gara i tre hanno continuato a giocare come al gatto con il topo con Porro che sulle dure rampe di Prei con punte oltre il 20% aveva ridotto lo svantaggio a 20s, ma poi non e’ comuqnue riuscito a chiudere il buco.Vince quindi il bresciano Ragnoli per la terza volta in carriera alla Alta Valtellina Bike Marathon (primo successo a Validentro sul nuovo percorso) lasciando a poco piu’ di un minuto il comasco Porro, comunque visibilmente soddisfatto per esserre comunque riuscito a dare tutto.Terzo posto per Rabensteiner per un podio davvero prestigioso e come detto fotocopia dei recenti campionati italiani Marahon.Medaglia di legno per l’ottimo Cristiano Salerno, staccato di 4m35s dal compagno di team dello SCOTT racing team Ragnoli e ottima Top5 per il livignasco Mattia Longa che sui sentieri di casa e con il pubblico amico e tanto tifo centra un ottimo risultato.Podio femminile con Nisi ancora vittoriosa davanti a Fumagalli e SosnaMeno combattuta la gara femminile che ha visto come nella gara dei colleghi maschi il successo della campionessa italiana, Maria Cristina Nisi (Focus Innovation p6). Per lei pero’ una gara piu’ "facile" nel senso che ha condotto dal primo all’ultimo km, dimostrando una superiorita’ netta sulle avversarie.Con un tempo di poco superiore alle 5h, ovvero 5h02m15s vince in scioltezza la sua seconda Alta Valtellina bike marathon, lasciando a poco piu’ di 14minuti la lecchese Mara Fumagalli del team Polimedical FRM. Terzo posto con un distacco pero’ importante di 25minuti la lituana Katazina Sosna del team Torpado Suedtirol.Highlights della gara qui:

Segnaliamo anche i vincitori del percorso Classic che proponeva 64km e circa 2000m di dislivello, sul quale non erano ammessi al via bikers Elite.Al maschile successo per il biker del team Spacebikes, il trentino Zulian Ivan in 3h10m22s, mentre la prova femminile e’ stata vinta dalla svizzera del team Wittver Biasca Alessia Villa in 4h3m38s.HANNO DETTO:Juri Ragnoli (SCOTT racing team): "Una gara combattuta e sofferta oggi. Mi sono divertito ma ho dovuto sudare le proverbiali 7 camice per vincere qui su di un percorso tra i miei preferiti. Dopo la caduta di Daniele (Mensi, ndr) e’ stato un continuo elastico con il duo Porro – Rabensteiner. E’ stata dura ma ce l’ho fatta. Un altro successo importante e pesante dopo l’italiano, la Hero e la DSB. Ora un po’ di riposo e poi mi aspetteranno il Gran Raid in Svizzera nel week end dopo Ferragosto e poi la 3 Epic in prospettiva Mondiale Marathon 2018"Maria Cristina Nisi (Focus Innovation Pissei): "Oggi stavo bene come gia’ domenica scorsa alla Kronplatzking e sono partita forte. Sono rimasta sola ed ho fatto un buon ritmo. Un buon tempo di poco superiore alle 5h e un 73. posto assoluto che conferma una ottima giornata. Sono al mio 12. successo stagionale in una stagione da incorniciare. Domenica prossima Vecia Ferovia e poi stacchero’ un po’ la spina preparando le gare di settembre"Segnaliamo infine che le foto della gara disponibili all’acquisto saranno on line da martedi sul sito www.giofoto.it(MM)