Test Event BMX: Furlan chiude ai quarti di finale

Il francese Romain Mahieu e l’australiana Saya Sakakibara conquistano l’evento pre-olimpico, anticipato e accorpato nella giornata di oggi per l’emergenza maltempo – Il CT Lupi: “Abbiamo potuto testare una pista molto lunga ed un format diverso dal solito, è stata una trasferta importante”

Cala già il sipario a Tokyo sul Test Event di BMX, in programma questo weekend sulla pista giapponese. Inizialmente in calendario sabato e domenica, le prove pre-olimpiche sono state tutte anticipate e accorpate nella giornata di oggi a causa del super tifone Hagibis, che si è sviluppato rapidamente nel Pacifico occidentale, passando da una tempesta tropicale a un super tifone di classe cinque in sole 24 ore ed ora sta minacciando Tokyo e tutto il Giappone.

Termina dunque l’avventura azzurra con la conquista dei quarti di finale da parte di Mattia Furlan, l’unico convocato per l’evento internazionale dal CT Tommaso Lupi. A vincere il Test Event sarà poi il francese Romain Mahieu, che beffa il superfavorito Niek Kimman e lascia al terzo posto lo svizzero David Graf. Al femminile, invece, la vittoria va all’australiana Saya Sakakibara, che trionfa sulle statunitensi Alise Willoughby e Felicia Stancil.

Soddisfato il Commissario Tecnico, impaziente di testare dal vivo una pista “molto bella, non molto tecnica ma lunga e stancante”. Aggiunge Lupi: “E’ stata una giornata di gare particolare, con un effetto sorpresa sul piano tecnico perché la pista ha messo sotto torchio molti atleti, tra cui molti nomi grossi. Non si aspettavano una pista così lunga, non molto tecnica ma molto stancante. Se aggiungiamo anche la pioggia caduta nella notte, la pista è risultata molto pesante: il tutto scorreva meno, scorreva più lento”. Diverso dal solito anche il format utilizzato, che prevede 3 manche di quarti di finale, mentre solitamente se ne corre una secca. “Questo significa molti più giri da fare durante la giornata – spiega il CT – e già questo non ha reso la vita facile a Mattia Furlan, che ha dovuto gestire un format diverso dal solito”.

E sull’azzurro aggiunge: “Mattia l’ho visto bene, purtroppo non è riuscito a gestire al meglio la parte fisica: ha cominciato già a sentire troppa fatica durante il primo giro (su tre) dei quarti di finale. E le batterie hanno iniziato a scaricarsi.Questo rimane per noi un dato molto importante da analizzare, perché dovrà rivalutare alcuni aspetti legati alla preparazione. Ma al contrario di tanti altri, tra cui anche nomi importanti, che hanno preso sottogamba la gara, fancendo calcoli errati sui punteggi e rimanendo fuori, noi siamo andati avanti. E questo è sicuramente positivo”.

Ora testa alla prossima stagione, che imcombe più che mai: “Chiudiamo la stagione con questa trasferta e ci rimangono ancora due giornate di prove libere, utili per raccogliere ulteriori dati, sia fisici che tecnici. Siamo già al lavoro per il progetto invernale: si va verso l’anno olimpico quindi sarà tutto anticipato, e stiamo già pianificando il calendario 2020 con i ragazzi. Dovremo riprendere fiato, ma non troppo”.

Fonte: FCI