Sara Casasola (Crelan-Corendon) detta legge a Osoppo: festa internazionale per il Giro Regioni Ciclocross con 630 partenti

Atmosfera da Coppa al Parco del Rivellino per il 19° Memorial Jonathan Tabotta in casa Jam’s Bike Team Buja. Exploit di Samuele Scappini tra gli under 23.

Osoppo non è solo una tappa del Giro delle Regioni Ciclocross. È un luogo che vibra, respira, accoglie. È un punto fermo nel calendario, ma anche un punto di partenza per chi cerca emozioni vere, per chi vuole capire dove sta andando il ciclocross italiano. E oggi, nel cuore del Parco del Rivellino, tutto questo si è manifestato con forza, bellezza e precisione.

Quasi 650 partenti hanno animato un weekend che ha avuto il sapore delle grandi occasioni. Il meteo, perfettamente autunnale, ha regalato colori e condizioni ideali per una giornata di gare intense, tecniche, veloci. Il tracciato, come sempre, ha fatto la sua parte: impegnativo, vario, con passaggi spettacolari e sezioni che hanno messo alla prova anche i più esperti. Un percorso che non perdona, ma che premia chi sa interpretarlo con intelligenza e cuore.

L’atmosfera? Da Coppa del Mondo. Con il tendone pranzo affacciato direttamente sul percorso, i punti panoramici che permettono di seguire le gare da prospettive uniche, e un pubblico presente, partecipe, caloroso. Osoppo è riuscita ancora una volta a creare quel mix perfetto tra agonismo e festa, tra tensione e condivisione.

Il livello tecnico è stato altissimo. Le gare hanno offerto spunti preziosi per lo staff della nazionale italiana, presente per osservare, valutare, annotare. E non è un caso: il parterre era di quelli importanti, con la presenza di squadre professionistiche come Alpecin, Corendon e Education First, e atleti del calibro di Sara Casasola, Stefano Viezzi, Mattia Agostinacchio. Nomi che non hanno bisogno di presentazioni, ma che oggi hanno confermato, se mai ce ne fosse bisogno, il loro valore e la loro centralità nel movimento.

Dietro le quinte, il lavoro organizzativo è stato impeccabile. La Jam’s Bike Team Buja, in sinergia con l’ASD Romano Scotti, ha costruito un evento che ha funzionato in ogni dettaglio. Dalla logistica alla comunicazione, dalla gestione dei flussi alla cura degli spazi, tutto ha contribuito a rendere Osoppo un modello. Il supporto delle istituzioni — Regione Friuli Venezia Giulia, Comuni di Buja, Osoppo, San Daniele e Gemona — ha dato ulteriore forza a un progetto che è ormai patrimonio condiviso.

Ma Osoppo è anche memoria. È cuore. È Jonathan Tabotta. Il suo nome è inciso nel DNA di questa manifestazione. Il Memorial Tabotta, giunto alla 19ª edizione, è molto più di una dedica: è un abbraccio che si rinnova ogni anno, un modo per dire che Jonathan è ancora qui, tra le curve, tra gli applausi, tra le emozioni. Oggi, mamma Amanda e il fratello erano presenti. E quando Amanda ha consegnato i premi sul podio, il silenzio si è fatto rispetto, il rispetto si è fatto commozione. Un momento che vale più di mille parole.

Osoppo ha scritto un’altra pagina importante. E lo ha fatto con la sua solita eleganza, con la sua solita forza, con la sua solita verità. Il ciclocross italiano ha bisogno di luoghi così. E Osoppo, come sempre, ha risposto presente.

Il racconto delle corse di giornata

UOMINI OPEN – Una delle gare più spettacolari, incerte, veloci e combattute degli ultimi anni per questa categoria al Giro delle Regioni Ciclocross, con un parterre di altissimo livello.

Fin dalle prime battute, Scappini ha cercato di imporre il proprio ritmo, spesso affiancato da Ceolin. La gara ha subito un colpo di scena già alla prima curva del primo giro, con la caduta di Bertolini e Mattia Agostinacchio. Quest’ultimo, portacolori della EF, ha poi dovuto fare i conti con una doppia scollatura della ruota posteriore, che ne ha compromesso la prestazione.

Viezzi parte male e, pur rimontando, resta intrappolato nel cuore del gruppo. Folcarelli tenta di guidare gli inseguitori, ma viene risucchiato dal ritmo imposto dai battistrada.

A due tornate dal termine, Ceolin e Scappini danno vita a una serie serrata di scatti e controscatti. Nelle ultimissime curve, Scappini sorprende Ceolin con un allungo deciso. Quest’ultimo non molla e resta incollato fino ai piedi della rampa finale, dove si decide tutto.

L’arrivo è in volata: Scappini trionfa e conferma la sua doppia leadership, indossando sia la maglia viola che la maglia bianca. Ceolin chiude secondo. Sul terzo gradino del podio sale Bertolini, in maglia tricolore, bravo a recuperare dopo la caduta. Seguono Ferri, Cafueri, Viezzi e Folcarelli.

Il tricolore Gioele Bertolini ha commentato, lapidario: «Tanta fatica oggi e grande recupero. Tutti volevano essere in seconda o terza ruota, era un continuo rimescolamento di carte. Davanti hanno rallentato, ho sfruttato un po’ di errori ne finale, ho interpretato al meglio la rampa. Oggi il podio era il massimo cui potessi ambire e podio è stato».

Il veneziano Federico Ceolin sperava di poter trionfare nella gara più vicina a casa ed è andato a un passo dal sogno: «Le gare non si vincono sempre con le gambe e un errorino nel finale mi è costato la vittoria. Abbiamo fatto divertire e ci siamo divertiti, questo è l’importante. La gamba è quella giusta per emergere man mano che si avvicinano gli appuntamenti europei».

La confermata maglia viola e maglia bianca Samuele Scappini ha commentato così la sua gara: «Ceolin ha avuto qualche difficoltà su una curva, io sentivo di avere le gambe per fare la differenza e mi son detto il classico o la va o la spacca. Sono arrivato sin sull’arrivo con tutte le forze che avevo, sono felice e testa già al monte Zoncolan».

Ottimi gli spunti per il CT della nazionale Daniele Pontoni, che ha fatto visita al Memorial Tabotta dopo un bronzo conquistato ieri al mondiale gravel femminile: «Bel finale, Federico aveva qualche metro di vantaggio, è stata una bella battaglia sino alla fine; per me – ha osservato il CT – l’importante è sapere che abbiano un’ottima condizione. In 2 settimane 2 tipologie di percorso molto diverse e molti ottimi responsi».

1° Scappini Samuele (Team Cingolani-Specialized) – maglia viola e maglia bianca

2° Ceolin Federico (Fas Airport Services Guerciotti)

3° Bertolini Gioele (Ale Colnago Team Asd)

DONNE OPEN – Dopo una fase iniziale di gara controllata e caratterizzata da ritmi elevati, Sara Casasola rompe gli indugi nel penultimo giro, cercando di staccare le compagne di fuga Carlotta Borello ed Elisa Ferri. Casasola si distingue come l’unica atleta capace di superare la rampa più ripida del tracciato senza mettere piede a terra, consolidando così la sua posizione al comando.

In difficoltà Rebecca Gariboldi, che non riesce a tenere il passo delle migliori (chiuderà quinta al traguardo). Al suono della campana dell’ultimo giro, Elisa Ferri tenta l’allungo su Borello, mostrando grande determinazione.

Nel giro finale, Ferri si scatena e costringe Casasola a spingere fino agli ultimi metri per mantenere il vantaggio. Al traguardo è Sara Casasola a trionfare, con Elisa Ferri seconda — un risultato di prestigio nella sua prima gara da Under 23 con la maglia Guerciotti. Carlotta Borello chiude terza, confermando la leadership nel GRC, mentre Beatrice Fontana conquista la quarta posizione.

Sara Casasola: «Ho sempre cercato di fare la rampa in testa, che era un punto molto critico. Ma sono stata fortunata anche ad avere la strada libera, ho attaccato sul tecnico, è stata dura perché Elisa era in rimonta durante l’ultimo giro, così ho dovuto dare un surplus. Essendo davanti sembra sempre di avere il fiato sul collo. Poi ho spinto sino all’arrivo e sono riuscita a spuntarla. Ora sarò in Belgio e la prossima settimana avrò gare di Superprestige, poi Europei e Coppe del Mondo, calendario pieno insomma».

1^ Casasola Sara (Crelan-Corendon)

2^ Ferri Elisa (Fas Airport Services Guerciotti)

3^ Borello Carlotta (Team Cingolani-Specialized) – maglia viola

DONNE JUNIORES – Giorgia Pellizzotti è costretta al ritiro nel corso del secondo giro, lasciando la competizione prematuramente. La friulana Azzurra Rizzi, in maglia bianca per la Jam’s Bike, prende l’iniziativa nel penultimo giro con una poderosa azione solitaria che la porta a guadagnare terreno sulle avversarie. Tuttavia, nel corso dell’ultimo giro, Nicole Azzetti riesce a ricucire lo strappo: prima si avvicina, poi la raggiunge e infine la supera con decisione. La rincorsa della Azzetti si conclude con un trionfo a braccia alzate sul traguardo. Sul terzo gradino del podio si piazza Nicole Righetto.

Una radiosa Azzetti ha così commentato la corsa: «Mi sono ripresa giusto ieri, sono state due settimane difficilissime a livello fisico, soprattutto questa. Ma sento che è andata bene. Ho fatto una gara sempre in spinta e in recupero. Al primo giro ci hanno sorpassate in molte per una caduta avanti a me. Ma questo percorso mi piace tantissimo e mi ha dato la forza di spingere sino alla fine. Dedico questa vittoria alla nuova squadra, alla mia famiglia e a me stessa per continuare a chiederci nonostante le settimane dure».

1^ Azzetti Nicole (Ale Colnago Team Asd)

2^ Rizzi Azzurra (Jam’S Bike Team Buja) – maglia bianca

3^ Righetto Nicole (Fas Airport Services Guerciotti)

JUNIORES – La coppia formata da Filippo Grigolini e Tommaso Cingolani prende subito il comando della corsa, mentre alle loro spalle inseguono Patrik Pezzo Rosola e il compagno Francesco Dell’Olio. Durante il terzo giro, Grigolini piazza un allungo deciso che gli consente di guadagnare oltre 30 secondi di vantaggio su Cingolani e Pezzo Rosola.

La gara si conclude con il trionfo di Filippo Grigolini, medaglia di bronzo agli ultimi campionati del mondo, che taglia il traguardo in solitaria. Tommaso Cingolani conquista il secondo posto, mentre Francesco Dell’Olio completa il podio con il terzo posto.

Il vincitore Grigolini ha confessato che: «È da tanto che aspettavo questa gara, la mia preferita in Italia. Avevo cerchiato la data in rosso sul calendario e sono contento. All’inizio guadagnavo pochi secondo al giro, poi l’exploit. Abbiamo fatto un terzo di gara con gioco di squadra, poi ho sentito la gamba e mi sono involato solo. Ora vorrei far bene come lo scorso anno, se non di più».

1° Grigolini Filippo (Team Cingolani-Specialized)

2° Cingolani Tommaso (Team Cingolani-Specialized) – maglia viola

3° Dell’Olio Francesco (Fas Airport Services Guerciotti)

ALLIEVI UOMINI 1° ANNO – Novantacinque al via, tra primo e secondo anno: una vera centuria di gladiatori, pronti a sfidarsi nell’arena naturale di Osoppo, incorniciata da due ali di pubblico e da un’atmosfera che sa di grande ciclocross. La gara più attesa di giornata ha preso il via con una caduta che ha subito frazionato il gruppo, lasciando la prima metà a condurre compatta per gran parte della corsa. Tensione e controllo sono stati i fili conduttori di una prova tattica, dove nessuno ha voluto esporsi troppo presto.

Solo nel finale si è sbloccata la situazione, quando il piemontese Maglietti ha deciso di rompere gli indugi. Con un’azione decisa ha sgranato il gruppetto di testa, presentandosi sul traguardo da vincitore, con un vantaggio minimo ma sufficiente su Pazzaglini, che conserva la maglia bianca, e su Carrer.

Proprio Carrer merita un plauso particolare: il corridore pugliese è stato vittima di una scivolata che ha compromesso la trasmissione e il cambio della sua bici. Nonostante le difficoltà meccaniche, ha stretto i denti e difeso con grinta la terza posizione fino alla linea d’arrivo. Chapeau.

1°Maglietti Nicolò (Cx Devo Accademy)

2°Pazzaglini Alessandro (Gs Pianello) – maglia bianca

3°Carrer Oscar (Asd Fusion Bike)

ALLIEVI UOMINI 2° ANNO – Per oltre metà gara sembrava potesse bastare l’assolo. Michel Careri, in maglia tricolore, aveva preso il largo con decisione, gestendo la corsa con autorevolezza e ritmo. Il vantaggio accumulato lasciava presagire un epilogo scontato, ma il ciclocross, si sa, non fa sconti. Un incidente lo ha costretto a rallentare, rimescolando le carte e riportandolo nel vivo del gruppo a metà del penultimo giro.

La gara si è riaperta, ma Careri non ha perso lucidità. Ha rilanciato con forza, sfruttando ogni metro disponibile, e nel finale ha saputo nuovamente fare la differenza. Sul traguardo è lui a imporsi, con una vittoria che vale doppio: per come l’ha costruita e per come l’ha difesa.

Alle sue spalle, un gruppetto compatto di quattro o cinque unità ha animato l’inseguimento per tutta la seconda parte di gara. Tra i più attivi, Borile, in maglia azzurra, e Antonio Pini, protagonisti di una prova generosa e tatticamente brillante.

1° Careri Michel (Cx Devo Accademy)

2° Borile Alessio (Asd Dp66 Pinarello) – maglia azzurra

3° Pini Simone Antonio (Ktm Spada Powered By Brenta Brakes)

DONNE ALLIEVE – La gara si è aperta con un lungo tratto a gruppo compatto, dove nessuna atleta è riuscita a fare la differenza. Poi, con un’azione decisa, Irene Righetto si è lanciata in un assolo solitario, resistendo con determinazione all’inseguimento agguerrito delle avversarie.

Al traguardo è proprio Righetto a imporsi, precedendo Anna Mombello e Zoe Del Ponte, rispettivamente seconda e terza. Rebecca Anzisi chiude al quarto posto, cedendo la maglia azzurra, mentre Martina De Franceschi completa la top five.

A fine gara, Irene Righetto ha commentato: «Oggi non era facile far la differenza, non essendoci lunghe salite. Era molto veloce, non adattissimo alle mie caratteristiche, quindi ho dovuto far tesoro di piccoli minuscoli vantaggi».

1^ Righetto Irene (A.S.D. Team Velociraptors)

2^ Mombello Anna (Cx Devo Accademy)

3^ Del Ponte Zoe (Soc. Sport.Sanfiorese)

ESORDIENTI UOMINI – Tre corridori si sono contesi il gradino più alto del podio: Thomas Vitaloni, Luca Bacchin e Francesco Barazzuol hanno preso il comando nella seconda metà di gara, dopo una prima fase condotta alla testa di un gruppo più ampio.

Al suono della campana dell’ultimo giro, Vitaloni e Bacchin hanno tentato l’allungo decisivo, ma Barazzuol è riuscito a rimanere agganciato, tenendoli nel mirino. La svolta arriva sulla rampa più impegnativa del tracciato: una scivolata di Bacchin gli fa perdere terreno, quel tanto che basta a Thomas Vitaloni per involarsi verso il traguardo e vincere a braccia alzate.

A completare il podio è Santiago Bembo, il vincitore delle prime due tappe, autore di una rimonta brillante su un Barazzuol in calo nella parte finale di gara.

Thomas Vitaloni ha riconosciuto l’avversario con fair play: «Ho dato tutto nel rettilineo prima della rampa, sono riuscito a rilanciare in piedi e o approfittato dell’indecisione di Bacchin, che è stato bravo in tutta questa gara, insieme abbiamo fatto un buon lavoro per distanziare gli inseguitori».

1° Vitaloni Thomas (A Favore Del Ciclismo A.S.D.)

2° Bacchin Luca (Soc. Sport.Sanfiorese)

3° Bembo Santiago (G.S. Mosole) – maglia azzurra

DONNE ESORDIENTI – Gara in solitaria per Giorgia Vottero, il cui successo non è mai stato in discussione sin dalle prime curve di gara. Alle sue spalle, sul podio, Melissa Plaino e Aurora Cerame: «Ci siamo messe un po’ a tirare e quando ho capito di averne me ne sono andata in solitaria su un percorso molto bello e soprattutto completo – ha illustrato la piemontese – Non ho preferenze tra polvere e fano, cerco di esprimermi al meglio su entrambi i terreni».

1^ Vottero Giorgia (Cx Devo Accademy)

2^ Plaino Melissa (Jam’S Bike Team Buja) – maglia azzurra

3^ Cerame Aurora (Asd Dp66 Pinarello)

MASTER

Master Fascia 1 (under 45) – È l’urlo del Vittorio Carrer a rimbombare per primo nella mattinata osoppana, rimbalzando tra gli alberi sino alle pendici del colle: il pugliese si impone nella classifica di fascia ed è il primo assoluto a tagliare il traguardo della gara amatoriale che apre il programma della tappa, dopo una corsa condotta con autorità, malizia e tanta forza fisica.

1° Carrer Vittorio (Team Eracle) – maglia azzurra

2° Macculi Antonio (Team Cingolani-Specialized)

3° Mazzucchelli Samuel (S.C. Alfredo Binda)

Master Fascia 2 (45-54 anni)

Incredibile in Fascia 2: per la prima volta non è Massimo Folcarelli ha porre il sigillo. É Carmine del Riccio a riuscire nell’impresa, dopo una gara molto combattuta, caratterizzata anche da qualche difficoltà meccanica per l’atleta laziale.

Un incredulo, quanto felice Carmine del Riccio, ha così commentato la sua prima vittoria assoluta in una fascia in cui corre contemporaneamente il pluricampione Folcarelli: «È sempre bello vincere, poi in una gara in cui non si sbaglia nulla è ancora più bello. E se si aggiunge che sono arrivato davanti a Massimo, cui non sono mai stato così vicino dal 2014 a Orvieto, posso dire di essere in un sogno. Oggi lui ha avuto qualche caduta e problemi meccanici, ma è incredibile questa vittoria e me la godo, con la prospettiva sul mondiale di fine novembre. Sarà in Italia e conto di arrivarsi al massimo della forma, dopo aver vissuto l’intero Giro delle Regioni come preparazione». Il mondiale master si terrà infatti a Varese la settimana successiva alla tapa conclusiva del GRC a Cantoira.

1° Del Riccio Carmine (Sunshine Racers Nals)

2° Folcarelli Massimo (Race Mountain -Gm Sport Folcarelli) – maglia azzurra

3° Dapretto Gianpiero (Federclubtrieste-Tecnoedile)

Master Fascia 3 (55-64 anni)

1° Giuseppin Sergio (Delizia Bike Team – Casarsa) – maglia azzurra

2° Ghiaroni Luigi (Spilla Team Asd)

3° Perini Paolo (S.C.Altair A.S.D.)

Master Fascia 4 (over 65)G

1° Parro Giovanni (Zero 5 Bike Team) – maglia azzurra

2° Braidot Mauro (Caprivesi)

3° Brancati Giuliano (Caprivesi)

Master Women

1^ Pellizzaro Jessica (Team Cingolani-Specialized) – maglia azzurra

2^ Selva Chiara (Spezzotto Bike Team)

3^ Leschiutta Stefania (B-Team Cyclocross Project)