Non solo bike: le distrazioni che danno energia al biker

Si parla spesso dell’importanza, che ha per i corridori, la CONCENTRAZIONE sull’obiettivo. E non sto parlando della necessaria CONCENTRAZIONE durante la gara bensì di quella totale focalizzazione sull’obiettivo che guida le scelte quotidiane dei corridori relative allo stile alimentare per esempio, la gestione dei recuperi, le attività quotidiane, gli stili di vita.
“STAI CONCENTRATO SULL’OBIETTIVO. LIBERA LA MENTE, NON PENSARE AD ALTRO SE NON A PEDALARE” questa sembra essere una condizione MENTALE indispensabile per non sprecare inutili energie ed arrivare mentalmente preparati alle competizioni.
Tuttavia, erroneamente, questa INDICAZIONE di massima viene talvolta ESTREMIZZATA e tradotta da alcuni bikers nella necessità di una DEVOZIONE totale alla bicicletta senza lasciare spazio ad altro.
In questa logica mentale sembra quindi che OGNI DISTRAZIONE debba essere allontanata dalla mente del biker pena un calo nel rendimento prestativo, ma sarà veramente così? Ogni distrazione è davvero “nociva”?
IO NON SONO D’ACCORDO.
Dalla mia esperienza,personale e professionale, mi piace l’idea di DISTINGUERE le distrazioni BUONE e salutari (per l’anima e per il cuore) dalle DISTRAZIONI evidentemente nocive al benessere fisico e mentale; in quest’ottica anche il tanto raccomandato “pensa solo a pedalare” può portare via energia e, a lungo andare, azzerare la motivazione del corridore.
Ogni biker ha le SUE PERSONALI DISTRAZIONI BUONE che possono essere tranquillamente assecondate nel corso della preparazione atletica senza inficiare negativamente lo stato di forma del biker ma, anzi, ridandogli energia soprattutto “mentale”.

È tutta una questione di testa “Se sono convinto che concedermi una piccola distrazione di tanto intanto mi faccia bene, allora mi farà bene.”! Questo concetto è stato ben spiegato dal neo campione del mondo di mtb, Alban Lakata, nel video “Marathon Man” postato qualche giorno fa su youtube.
Il neo campione del mondo di mtb si descrive elencando le sue abitudini quotidiane, alcune delle quali per altri bikers potrebbero sembrare azzardi o sgarri, ma che per lui sono“benzina mentale” rappresentando sane distrazioni funzionali al mantenimento del suo benessere psico- fisico.
Può capitare, per esempio, che un biker particolarmente competitivo nella “foga” di raggiungere i suoi traguardi ed obiettivi agonistici inizi a vivere la bici più come uno “strumento di lavoro” che non come mezzo di divertimento vedendo soltanto ALLENAMENTI, ALLENAMENTI E ANCORA ALLENAMENTI!
Questo atteggiamento mentale rischia di azzerare completamente la dimensione di svago e divertimento che rappresentano IL MOTORE di uno sport come la mtb.
Così come può accadereche un biker amareggiato e deluso dalla stagione agonistica passata decida di dare un taglio drastico ad ogni genere di divertimento, riducendo anche i tempi dedicati alla famiglia o agli amici pensando in questo modo di ottenere una maggior concentrazione.
In realtà questo atteggiamento mentale, spesso dettato dalla DELUSIONE o dall’INSICUREZZA nelle proprie abilità, può risultare snervante e quindi nocivo alla concentrazione, ma soprattutto alla salute fisica e mentale.
Spesso un atteggiamento così RIGIDO nei confronti delle distrazioni affonda le sue radici nell’insicurezza personale: è tipico degli atleti che sentono di aver perso il controllo degli eventi e privandosi di ogni più piccola distrazione si illudono di poter mantenere così il completo controllo sulla preparazione atletica.
Una cosa è certa, se nella tua mente sei convinto che concedersi ogni tanto delle sane distrazioni possa ripercuotersi negativamente sulla tua prestazione, probabilmente sarà esattamente così (è una credenza questa che genererà una profezia che si auto avvera); ma se invece sei convinto che sane distrazioni, ogni tanto, possano favorire il recupero fisico e mentale contribuendo al tuo benessere, questo sarà effettivamente il risultato che otterrai.
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(Dott.ssa Claudia Maffi)