Leogang World Cup: Pieterse e Cink, fughe per la vittoria
Grande spettacolo a Leogang anche per l’ultima giornata di World Cup, dedicata agli XCO. Gare particolarmente complicate (soprattutto per gli italiani), anche a causa del tanto fango sul tracciato.
Nella gara uomini si inizia subito con una fuga a 4, che sembrava una boutade, ma che si è rivelata azzeccata per il podio finale. Pronti via e se ne vanno Vidaurre, Schelb, Mathias Fluckiger e Cink, con dietro il gruppone in controllo che sembrava poter rientrare a piacimento.
Ed invece così non è stato. Davanti resistevano. Dietro lottavano, ma via via il gruppo si sfaldava e alcuni big, tra cui Koretzky, dovevano alzare bandiera bianca. A metà gara l’azione decisiva, quella di Ondrej Cink, che tutti pensavano potesse pagare nel finale lo sforzo profuso. Cink allungava, Fluckiger lottava e non perdeva troppo terreno. L’unico in grado di provare una rimonta era la sorpresa Puntener, che superava tutti e andava ad affiancarsi allo svizzero.
Furia ceca, così come lo ha soprannominato l’amico Marco Aurelio Fontana, lottava con le unghie e con i denti. Dietro Puntener e Fluckiger sembravano poter rientrare nel penultimo giro, arrivando ad una decina di secondi dal fuggitivo. Cink dopo aver tirato il fiato tornava a premere sull’acceleratore e nel giro finale allungava di nuovo sugli avversari, andando a conquistare, dopo una carriera di altissimo livello, la prima vittoria in Coppa. Proprio nel posto dove nel 2012 aveva conquistato l’oro al Mondiale Under 23.
Primo Cink, dunque. 2° posto per Mathias Fluckiger, davanti al sempre più sorprendente Fabio Puntener, uno dei pochi a correre nel circuito come privato. Giù dal podio Azzaro 4°, Forster 5°, Colombo 6° Martin 7°, Schwarzbauer 8°, Albin 9° e Hatherly 10°. 11° Nino Schurter, che fa quello che può, 16° il migliore degli italiani, ovvero Nadir Colledani, 17° Blevins, mai in gara, 24° Vidaurre, 30° Simone Avondetto, che prima di avere problemi era nel gruppo dei migliori. 31° Luca Braidot, 40° Andreas Vittone, 45° Juri Zanotti, anche lui coi primi prima dei problemi tecnici. Poi ancora 52° Daniele Braidot.
Nella gara donne dominio totale per Puck Pieterse, che già nel corso del primo giro allunga prima con Loana Lecomte e poi da sola, per fare gara solitaria fino al traguardo. Oggi l’olandese era imprendibile per tutti. Alle sue spalle, dopo una partenza lenta, buona gara per la leader di Coppa Samara Maxwell, che rientra piano piano sulle atlete che la precedevano e va a prendersi un preziosissimo 2° posto a 50″ dalla vincitrice. 3^ la sorpresa Ramona Forchini, davanti alla rediviva Jolanda Neff. Poi Wiedmann, Lecomte, Short, Koller, Mitterwallner e Rissveds.
In una giornata particolarmente difficile la migliore italiana è Greta Seiwald 26^, seguita da Chiara Teocchi 29^, Martina Berta 34^, Nicole Pesse 43^.
Dominio rossocrociato nelle gare Under 23. Tra i maschi vince il fortissimo Finn Treudler che precede di 47″ Paul Schehl e di 52″ Nicolas Halter. 13° Fabio Bassignana, 43° Elian Paccagnella. La gara donne è invece andata a Fiona Schibler, che ha preceduto le connazionali Monique Halter e Elina Benoit. 7^ Ella MacPhee, 19^ Lucia Bramati, 21^ Sara Cortinovis, 31^ Lucrezia Braida.
Blevins, Maxwell, Treudler e MacPhee sono i leader delle rispettive categorie.
(Max Alloi)
Fonte: solobike.it