Il meteo detta legge al Rally di Sardegna MTB, vincono Miltiadis e Fasolis

Dal nostro inviato sul campo Sandro Bongiorno:

La seconda tappa del Rally di Sardegna Mtb ha preso regolarmente il via alle otto di ieri mattina, ma le cose non sono andate come previsto, perché le condizioni meteo hanno costretto gli organizzatori a modificare la prova speciale, che conta per la classifica, e a rinunciare alla salita a La Marmora, punto più elevato di tutta la Sardegna. Il vento, che aveva già creato difficoltà agli atleti anche a quote più basse, soffiava con un intensità che, se non avete già visitato il Gennargentu e le sue montagne dalle sommità arrotondate, ben difficilmente riuscirete ad immaginare, facendo mancare le necessarie condizioni di sicurezza per un passaggio in quota.

I primi 25 km si sviluppano nel contesto classico del Rally. Partenza dal centro di Lanusei e primi tratti su asfalto, poi sterrato in sottobosco fino al guado del fiume, da dove inizia la salita, prevalentemente su asfalto che porta al Nuraghe Ruinas, a circa 1200 metri di quota, dove è posizionato il ristoro. Qui il vento non si riesce a gestire, e torniamo sui nostri passi fino al traguardo, in una giornata che prima era coperta di nuvole, e che poi lascia trasparire il sole, forte come nei giorni precedenti.

Nei 21 km per 860 metri di dislivello della prova speciale riesce a prevalere Andreas Miltiadis, che precede di 44 secondi Diego Arias Cuervo, che però mantiene la maglia di leader. La Hubbers Polimedic si consola comunque con un altro atleta sul podio di tappa, conquistato da Kevin Fantinato.

Nessuna novità in campo femminile: Costanza Fasolis nonostante un dolore alla schiena ha preceduto ancora Ilaria Balzarotti, mentre sul terzo gradino del podio si è piazzata nuovamente Martina Stirano. Qui la classifica sembra quasi decisa, visti i 14 minuti di vantaggio dell’atleta del team RDR Italia, mentre in ambito maschile i quattro minuti di vantaggio del colombiano Arias Cuervo consentono ancora a Miltiadis di sperare in un capovolgimento di fronte. Spettacolari comunque i panorami di questa seconda frazione, che sicuramente dagli oltre 1800 metri di punta La Marmora sarebbero stati ancora più emozionanti.

La terza tappa, che parte ancora da Lanusei ma arriva a Bari Sardo, di circa 103 km per 2276 metri di dislivello, ha uno sviluppo prevalentemente in discesa, visto che porterà gli atleti in riva al mare, ma potrebbe riservare ancora emozioni e riaprire il discorso vittoria finale.

(Sandro Bongiorno)