Di Rocco: “Non ci saranno criticità’ per la ripresa delle gare di ciclismo”
 Sull’aspetto sanitario credo che il ciclismo non debba avere  preoccupazioni. L’autorizzazione a far ripartire il calcio è un buon  test per tutti gli sport, in quanto la disciplina del pallone è di  forte contrasto, a differenza di quanto avviene nel ciclismo”. Sono le  parole di Renato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica  Italiana, in una video intervista rilasciata a InBici Magazine. 
 
 Il numero uno della Federciclismo e vicepresidente UCI specifica:  “Partendo dal World Tour, i protocolli utilizzati sono sempre di massimo  controllo per gli atleti, ora ci sono da aggiungere dei test specifici  per il Coronavirus, ma si parte già da un’ottima base. Le squadre sono  già ben attrezzate, non vedo grandi stravolgimenti rispetto al passato  perché le attenzioni dei gruppi sportivi sono sempre state molto alte,  poi su strada il nostro disciplinare cercherà di venire incontro alle  situazioni più a rischio”. 
 
 Diverso il discorso per ciò che riguarda il pubblico a bordo strada:  “il compito di gestire il pubblico, più che a noi, spetta alle  prefetture, ma la raccomandazione è sempre quella di mantenere le  distanze. Per fortuna il pubblico del ciclismo è sempre stato ordinato,  episodi spiacevoli sono sempre stati molto pochi, come l’episodio dei  fumogeni alla Milano-Sanremo dello scorso anno”. 
 
 La ripresa dei grandi eventi di ciclismo passa attraverso i velodromi:  “Il ciclismo su pista è un’opportunità da sfruttare, il primo  velodromo a riprendere l’attività è stato quello di Noto e piano piano  stanno riaprendo tutti. Per non dimenticare anche il Bmx, che sta  ripartendo con il suo centro a Verona. Partire con le gare individuali  sarà un ottimo inizio per la ripartenza. Anche per la mountain bike non  vedo criticità, perché sicuramente è una disciplina meno difficile da  gestire rispetto alla strada”. 
 
 Riguardo l’attività giovanile, nell’intervista a InBici Magazine, il  presidente Di Rocco spiega: “spero che i Giovanissimi possano  ricominciare a gareggiare nel mese di agosto. I ciclodromi stanno  riaprendo, sono spazi chiusi e protetti, quindi per ora i bambini  possono giocare e divertirsi, ma il Governo deve autorizzare la ripresa  degli eventi, altrimenti non possiamo fare nulla”. 
 
 La riflessione si allarga anche al mondo amatoriale: “Sicuramente  dobbiamo approfittare di questo momento per rivedere il mondo delle  Granfondo, perché per adesso sono una brutta copia del mondo  agonistico. Nel protocollo che è stato immaginato con Formula Bici e  con il prefetto Roberto Sgalla_cambieranno molte cose rispetto al  recente passato, soprattutto i momenti più conviviali come il ritiro  dei numeri di gara, la partenza e il pranzo finale. Spero da anni che  le gare amatoriali possano essere più cicloturistiche che agonistiche, a  volte si vedono formazioni amatoriali più attrezzate di squadre Under  23. L’agonismo esasperato ha fatto degenerare lo spirito di questi  eventi. Sarebbe utile fare delle classifiche che possano conteggiare i  tempi su delle salite cronometrate”. 
 
 Infine, il boom della vendita di biciclette, complice il bonus di 500  euro messo a disposizione dal Governo: “La bicicletta è sempre stata  molto apprezzata, ancora oggi nei bambini è il regalo più apprezzato e  sono felice che la ricerca dei costruttori vada sempre più avanti per  fornire maggiore comfort agli utenti. Sicuramente la bicicletta sarà  anche un mezzo per valorizzare il turismo di prossimità, oltre ad  essere riscoperta *come mezzo ideale per favorire gli spostamenti” 



 
             
             
            

