A Sakarya Leo Paez si conferma sul tetto del mondo

Con una grande prestazione il colombiano Leonardo Paez vince il secondo titolo mondiale consecutivo, precedendo il lusitano Tiago Ferreira e il ceco Martin Stosek. Vittoria a sorpresa per l’elvetica Ramona Forchini, che conquista la maglia iridata davanti alla polacca Maja Wloszczowska e alla compagna di nazionale Ariane Luthi. Medaglia di legno per un ottimo Juri Ragnoli

Dopo tanti anni, in cui aveva più volte sfiorato il sogno mondiale, vincendo numerose medaglie senza mai indossare la maglia iridata, nel 2019 a Grenchen, in Svizzera, Leonardo Paez aveva sfatato la maledizione. A tredici mesi di distanza il colombiano si è ripetuto a Sakarya, in Turchia. Con una gara magistrale ha stroncato la resistenza degli avversari. La gara, all’apparenza tecnicamente non impegnativa, prevedeva 3 giri per un totale di 110 km con 3.500 metri di dislivello, alla distanza si è rivelata molto selettiva.

Dopo un primo giro poco selettivo il ritmo si è alzato notevolmente nel secondo e la scrematura e stata forte.

Estromessi dalla lotta Samuele Porro per una foratura e Tony Longo per problemi al cambio, sono rimasti in quattro gli azzurri in gara.

Juri Ragnoli è stato l’unico a reggere il ritmo dei migliori, restando agganciato al gruppo di testa che comprendeva i colombiani Leonardo Paez e Arias Cuervo, il portoghese Tiago Ferreira e i cechi Martin Stosek e Kristian Hynek.

Quando nel terzo giro Paez ha forzato il ritmo solo Stosek è riuscito a seguirlo per un tratto, per poi arrendersi e aspettare il rientro di Ferreira per tentare di collaborare all’inseguimento del colombiano. Juri Ragnoli, su in terreno certamente non adattissimo alle sue caratteristiche, è rimasto solitario in quarta posizione.

Paez ha iniziato una cavalcata solitaria e nulla hanno potuto i suoi inseguitori, andando a vincere con il tempo di 4:19:50.

La lotta per gli altri due gradini del podio si è risolta con Ferreira secondo e Stosek terzo, mentre Ragnoli, autore di una prova superlativa, si è dovuto accontentare della “medaglia di legno”.

Ragnoli sfinito al traguardo complimentato dal CT Mirko Celestino

Gi altri italiani hanno terminato 16° Fabian Rabensteiner, 18° Jacopo Billi e 19° Riccardo Chiarini.

Classifica maschile

1 Hector Leonardo Paez Leon Col 4:19:50

2 Tiago Ferreira Por 4:22:10

3 Martin Stosek Cze 4:22:25

4 Juri Ragnoli Ita 4:24:42

5 David Valero Serrano Esp 4:26:09

6 Kristian Hynek Cze 4:29:29

7 Ben Thomas Gbr 4:30:19

8 Frans Claes Bel 4:30:28

9 Sergio Mantecon Gutierrez Esp 4:31:36

10 Daniel Geismayr Aut 4:31:39

11 Peeter Pruus Est 4:31:44

12 Diego Alfonso Arias Cuervo Col 4:31:46

16 Fabian Rabensteiner Ita 4:36:15

18 Jacopo Billi Ita 4:38:20

19 Riccardo Chiarini Ita 4:38:44

La gara femminile, sulla distanza di 2 giri per 80 km con 2.300 metri di dislivello, non vedeva al via nessuna atleta italiana, dopo la rinuncia per motivi lavorativi diElena Gaddoni, si è assistito lotta serrata tra le elvetiche Ramona Forchini e Ariane Luthi, la polacca Maja Wloszczowska, la sudafricana Robyn De Groot, l’ucraina Yana Belomoina e la slovena Blaza Pintaric.

Estromessa dai giochi nelle battute iniziali, per un problema meccanico, causato da un contatto con un’altra concorrente, la lituana Katazina Sosna, che finché è rimanta in gara ha dimostrato di poter lottare con le migliori per la vittoria.

Le prime a staccarsi dal gruppo di testa sono state Yana Belomoina e Blaza Pintaric, poi è stato il turno della De Groot e successivamente anche la Luthi ha alzato bandiera bianca.

A questo punto la lotta è stata serrata tra la Forchini e Maja Wloszczowska.

Nelle battute finali, su un passaggio sopraelevato, Ramona Forchini si è piantata proprio al culmine dello strappo, mentre la Wloszczowska stava per saltarla di slancio, ma con un po’ di malizia l’elvetica ha ustruito il passaggio alla polacca, costringendola a mettere il piede a tarra in un punto non agevole. Ormai i giochi erano fatti e la giovane elvetica, classe 1994, s’involava verso l’inaspettato successo. Maja Wloszczowska si doveva così accontentare dell’argento, mentre il bronzo era per l’altra elvetica, Ariane Luthi.

Classifica Femminile

1 Ramona Forchini Sui 3:42:18

2 Maja Wloszczowska Pol 3:42:19

3 Ariane Luthi Sui 3:43:40

4 Robyn De Groot Rsa 3:44:09

5 Yana Belomoina Ukr 3:48:03

6 Stefanie Dohrn Ger 3:49:51

7 Isla Short Gbr 3:50:23

8 Lejla Tanovic Bih 3:51:01

9 Blaza Pintaric Slo 3:51:50

10 Adelheid Morath Ger 3:55:36

Grande soddisfazione per tutto lo staff dell’italianissimo Team Giant Polimedical di Loredana Manzoni e Gianfranco Bechis, che da qualche anno credono in Leonardo Paez e nelle sue qualità, una fiducia ampiamente ripagata dai risultati.

Aldo Zanardi

Fonte: Solobike.it