Tembaine Desert Rally: le Olympia Murdok dominano il deserto
Nella classifica Rally vittoria di Daniele Braidot su Miguel Martinez, entrambi in sella a Murdok
Sei giorni di gara, oltre 400 chilometri in e-bike tra dune, pietraie desertiche e piste nel Sud della Tunisia. Il Tembaine Desert Rally mette alla prova concorrenti e mezzi come poche altre competizioni, e in questo scenario la Murdok di Olympia ha recitato il ruolo di protagonista assoluta.
Nella categoria Rally, riservata alle e-bike più performanti, i riders Olympia hanno occupato le posizioni che contano fin dal primo giorno.
La vittoria assoluta è andata a Daniele Braidot (C.S. Carabinieri Olympia), che al debutto nella navigazione rally ha costruito il successo tappa dopo tappa, trovando rapidamente confidenza con il deserto. «Non mi aspettavo di vincere la generale. È stata un’esperienza completamente diversa da ciò a cui sono abituato, ma mi sono adattato in fretta e sono contentissimo del risultato», ha raccontato all’arrivo.
La corsa si era accesa già dalla prima tappa, con il successo dell’asso del motocross ed enduro Samuele Bernardini, autore su Murdok di una prova pulita che lo ha portato subito nelle prime posizioni, mentre Braidot chiudeva terzo dopo qualche errore iniziale nelle diramazioni del percorso.

Nella seconda giornata è stato invece Miguel Martinez, campione olimpico XC, a mostrare tutta la propria classe: il francese ha imposto un passo irresistibile e ha portato la sua Murdok al successo di tappa, gettando le basi per il secondo posto finale nella generale.
Nella spettacolare frazione che portava verso il Parc di Jebil, Braidot ha firmato una vittoria pesante, consolidando la leadership. Nella quinta tappa ha ulteriormente allungato, grazie a una prova solida dall’inizio alla fine, che gli ha permesso di blindare il primato fino al traguardo conclusivo.
Non poteva esserci banco di prova migliore del Tembaine Desert Rally per Murdok, una e-mtb progettata per garantire prestazioni elevate nei contesti più esigenti. Il bilancio complessivo della spedizione, con una doppietta nella generale e quattro bici in top ten (Bernardini sesto e Davide Camedda ottavo), parla da sé.





